One Piece Odyssey – Recensione

Recensito su PlayStation 5

One Piece Odyssey, da un certo punto di vista, è il gioco sulla saga creata da Eichiro Oda che ho sempre desiderato. Non è la realizzazione migliore di tale gioco, c’è molto da migliorare in un ipotetico sequel (che spero esca prima o poi) eppure il risultato al netto dell’esperienza è molto positivo. One Piece Odyssey offre esattamente ciò che promette: un’esperienza Dragon Quest-like all’interno della Grand Line. Non eccelle nella realizzazione, ma mi chiedo come mai nessuno abbia mai pensato prima a questa formula.

One Piece Odyssey

Come spesso accade con gli spin off di One Piece, Odyssey è ambientato prima dell’ultima saga pubblicata (quindi prima di Wano e privo delle tecniche introdotte in quella mastodontica saga) e ci porta a vivere un’avventura pregna di ricordi e fanservice. Uno dei più grandi problemi nel tradurre il manga di Oda in videogioco è dovuto alla struttura della sua narrativa: molto lunga, con centinaia di personaggi memorabili e decine di ambientazioni. Ogni gioco ha optato per un’opzione diversa per creare un’avventura unica, ma Odyssey ha secondo me ha scelto la strada più interessante.

One Piece Odyssey

Il gioco si divide in 2 parti: l’esplorazione dell’isola di Waford e quella delle Memoria. La prima consiste di contenuto completamente originale e fortemente Dragon Quest-iano. La ciurma, accompagnata da due nuovi compagni chiamati Adio e Lim, dovrà scontrarsi con 4 giganti elementali, all’interno di 3 templi sparsi per l’isola. Questo per raccogliere le chiavi necessarie per accedere a Memoria e recuperare i propri poteri. Si tratta insomma di una classica narrativa JRPG, reminescenza dei vecchissimi Final Fantasy o dei Dragon Quest più tradizionali. One Piece Odyssey non osa in queste sezioni, tuttavia le realizza in modo competente e la buona scrittura proveniente dalla ciurma riesce a rendere la narrativa interessante, per quanto molto scontata.

One Piece Odyssey

Le Memoria è invece composta da mappe iconiche del manga ri-esplorate e ri-contestualizzate all’interno di una nuova narrazione. Sono essenzialmente la scusa del gioco per vomitare fanservice e riesumare vecchi plot point. Normalmente sarei prono a criticare questa idea in quanto si basa su pigri richiami al manga. Fortunatamente il team ha messo un po’ di impegno anche nella narrazione delle Memoria, non ricreando 1:1 le vecchie saghe ma decidendo di farcele rivivere con qualche twist. I risultati variano ma in ognuna delle quattro location visitate c’è qualcosa da apprezzare. Purtroppo il mio sogno di un titolo a tema One Piece che possa avere una narrativa standalone e solida quanto alcuni dei recenti film rimane, ad ora, tale.

Detto ciò la storia di One Piece Odyssey è perfettamente godibile. Scontata si, ma fa il suo lavoro grazie a del buon character writing e al fatto che passare tempo col cast di One Piece è sempre divertente, anche quando si tratta di rivivere eventi fedeli all’opera originale.

One Piece Odyssey

Il gameplay rimane molto attaccato alle sue radici simil Dragon Quest, con combattimento a turni abbastanza semplice ma sempre soddisfacente. One Piece Odyssey prova a offrire qualcosa in più tramite delle meccaniche che promuovono il lavoro di squadra tra i membri del team. Devo dire che ho apprezzato l’idea e che l’esecuzione è buona, nonostante non aggiunga molto a livello meccanico. Si tratta principalmente di avere i nemici e i personaggi divisi in varie zone della mappa di combattimento, ma la possibilità di spostarli liberamente toglie alla meccanica del potenziale. Aiuta il tema di amicizia e legami presente nella narrativa, ma offre poco a livello di gioco vero e proprio.

One Piece Odyssey

Fortunatamente il buon vecchio combattimento a turni è solido e difficile da rovinare. Lo ammetto senza troppi fronzoli: mi sono divertito nel corso delle quaranta ore di avventura principale e anche affrontando qualcuno dei contenuti post-game. Se devo trovare un effettivo difetto al sistema di gioco allora punterei al livello di difficoltà, a mio parere un po’ troppo tarata verso il basso.

One Piece Odyssey

Visivamente il gioco è gradevole, personalmente su PlayStation 5 ho preferito giocare in modalità qualità, in quanto l’upgrade dalla performance è notevole. Non parliamo di un gioco così spettacolare a livello visivo: non siamo sui livelli di Tales of Arise (per paragonarlo a un gioco con stile grafico simile) ma penso sia il miglior titolo tie-in disponibile sul mercato, graficamente parlando. A livello musicale sono rimasto invece un po’ deluso. La qualità generale delle OST è buona, ma non sorprende mai e soffre di una netta povertà di tracce con persino battaglie importanti lasciate prive di un tema dedicato. Un’occasione persa per sostenere la narrativa e darle una marcia in più da cui avrebbe decisamente giovato.


One Piece Odyssey è un buon JRPG che diventa esponenzialmente più interessante grazie al brand che adatta. Si tratta del prodotto che meglio traspone l’epopea di Eichiro Oda nel medium videoludico e propone una formula che spero vivamente venga riproposta e migliorata. Per i fan di One Piece è un must, per chi volesse avvicinarsi alla saga invece rimane godibile, ma personalmente sconsigliato a causa delle presenza delle Memoria che presuppongono una conoscenza almeno abbozzata della saga.

 

Se siete interessati all’acquisto di One Piece Odyssey potete ottenerlo ai seguenti link per PC o per Xbox Series X/S

 

8.5
One Piece Odyssey è un must per i fan...ma non lo consiglierei ad un neofita della serie.

Pro

  • Gameplay divertente
  • Formula di gioco perfetta per One Piece
  • Cast ben scritto
  • Graficamente gradevole

Contro

  • Un po' troppo facile
  • Molto semplice narrativamente
  • Non adatto a chi non conosce il manga (o l'anime)
  • Colonna sonora limitata
Vai alla scheda di One Piece: Odyssey
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