One Piece Odyssey – Recensione
One Piece Odyssey, da un certo punto di vista, è il gioco sulla saga creata da Eichiro Oda che ho sempre desiderato. Non è la realizzazione migliore di tale gioco, c’è molto da migliorare in un ipotetico sequel (che spero esca prima o poi) eppure il risultato al netto dell’esperienza è molto positivo. One Piece Odyssey offre esattamente ciò che promette: un’esperienza Dragon Quest-like all’interno della Grand Line. Non eccelle nella realizzazione, ma mi chiedo come mai nessuno abbia mai pensato prima a questa formula.
Come spesso accade con gli spin off di One Piece, Odyssey è ambientato prima dell’ultima saga pubblicata (quindi prima di Wano e privo delle tecniche introdotte in quella mastodontica saga) e ci porta a vivere un’avventura pregna di ricordi e fanservice. Uno dei più grandi problemi nel tradurre il manga di Oda in videogioco è dovuto alla struttura della sua narrativa: molto lunga, con centinaia di personaggi memorabili e decine di ambientazioni. Ogni gioco ha optato per un’opzione diversa per creare un’avventura unica, ma Odyssey ha secondo me ha scelto la strada più interessante.
Il gioco si divide in 2 parti: l’esplorazione dell’isola di Waford e quella delle Memoria. La prima consiste di contenuto completamente originale e fortemente Dragon Quest-iano. La ciurma, accompagnata da due nuovi compagni chiamati Adio e Lim, dovrà scontrarsi con 4 giganti elementali, all’interno di 3 templi sparsi per l’isola. Questo per raccogliere le chiavi necessarie per accedere a Memoria e recuperare i propri poteri. Si tratta insomma di una classica narrativa JRPG, reminescenza dei vecchissimi Final Fantasy o dei Dragon Quest più tradizionali. One Piece Odyssey non osa in queste sezioni, tuttavia le realizza in modo competente e la buona scrittura proveniente dalla ciurma riesce a rendere la narrativa interessante, per quanto molto scontata.
Le Memoria è invece composta da mappe iconiche del manga ri-esplorate e ri-contestualizzate all’interno di una nuova narrazione. Sono essenzialmente la scusa del gioco per vomitare fanservice e riesumare vecchi plot point. Normalmente sarei prono a criticare questa idea in quanto si basa su pigri richiami al manga. Fortunatamente il team ha messo un po’ di impegno anche nella narrazione delle Memoria, non ricreando 1:1 le vecchie saghe ma decidendo di farcele rivivere con qualche twist. I risultati variano ma in ognuna delle quattro location visitate c’è qualcosa da apprezzare. Purtroppo il mio sogno di un titolo a tema One Piece che possa avere una narrativa standalone e solida quanto alcuni dei recenti film rimane, ad ora, tale.
Detto ciò la storia di One Piece Odyssey è perfettamente godibile. Scontata si, ma fa il suo lavoro grazie a del buon character writing e al fatto che passare tempo col cast di One Piece è sempre divertente, anche quando si tratta di rivivere eventi fedeli all’opera originale.
Il gameplay rimane molto attaccato alle sue radici simil Dragon Quest, con combattimento a turni abbastanza semplice ma sempre soddisfacente. One Piece Odyssey prova a offrire qualcosa in più tramite delle meccaniche che promuovono il lavoro di squadra tra i membri del team. Devo dire che ho apprezzato l’idea e che l’esecuzione è buona, nonostante non aggiunga molto a livello meccanico. Si tratta principalmente di avere i nemici e i personaggi divisi in varie zone della mappa di combattimento, ma la possibilità di spostarli liberamente toglie alla meccanica del potenziale. Aiuta il tema di amicizia e legami presente nella narrativa, ma offre poco a livello di gioco vero e proprio.
Fortunatamente il buon vecchio combattimento a turni è solido e difficile da rovinare. Lo ammetto senza troppi fronzoli: mi sono divertito nel corso delle quaranta ore di avventura principale e anche affrontando qualcuno dei contenuti post-game. Se devo trovare un effettivo difetto al sistema di gioco allora punterei al livello di difficoltà, a mio parere un po’ troppo tarata verso il basso.
Visivamente il gioco è gradevole, personalmente su PlayStation 5 ho preferito giocare in modalità qualità, in quanto l’upgrade dalla performance è notevole. Non parliamo di un gioco così spettacolare a livello visivo: non siamo sui livelli di Tales of Arise (per paragonarlo a un gioco con stile grafico simile) ma penso sia il miglior titolo tie-in disponibile sul mercato, graficamente parlando. A livello musicale sono rimasto invece un po’ deluso. La qualità generale delle OST è buona, ma non sorprende mai e soffre di una netta povertà di tracce con persino battaglie importanti lasciate prive di un tema dedicato. Un’occasione persa per sostenere la narrativa e darle una marcia in più da cui avrebbe decisamente giovato.
One Piece Odyssey è un buon JRPG che diventa esponenzialmente più interessante grazie al brand che adatta. Si tratta del prodotto che meglio traspone l’epopea di Eichiro Oda nel medium videoludico e propone una formula che spero vivamente venga riproposta e migliorata. Per i fan di One Piece è un must, per chi volesse avvicinarsi alla saga invece rimane godibile, ma personalmente sconsigliato a causa delle presenza delle Memoria che presuppongono una conoscenza almeno abbozzata della saga.
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One Piece Odyssey è un must per i fan...ma non lo consiglierei ad un neofita della serie.
Pro
- Gameplay divertente
- Formula di gioco perfetta per One Piece
- Cast ben scritto
- Graficamente gradevole
Contro
- Un po' troppo facile
- Molto semplice narrativamente
- Non adatto a chi non conosce il manga (o l'anime)
- Colonna sonora limitata