One Piece Grand Cruise – Recensione
One Piece, come Naruto, Dragon Ball e molti altri manga e anime di punta, ha ottenuto un’enorme quantità di trasposizioni videoludiche. A volte si tratta di titoli mediocri, creati nella speranza che i fan comprino l’articolo a occhi chiusi; altre volte, invece, troviamo veri e propri videogiochi con la V maiuscola dietro ai quali è stato effettuato un lavoro di tutto punto. Dopo Pirate Warriors 3, ora uscito anche per Nintendo Switch, e Unlimited World Red, è giunto il momento per i pirati più forti di tutti i tempi di solcare i mari in realtà virtuale. PlayStation VR ospita dunque One Piece Grand Cruise, titolo in vendita a € 10 che, da descrizione, ci permetterà di vivere indimenticabili avventure insieme ai nostri beniamini. Sarà davvero così?
Marina e Kraken all’attacco
Non appena ci metteremo il visore, il gioco ci metterà di fronte alla scelta di affrontare una tra due diverse avventure che compongono l’intera offerta videoludica di One Piece Grand Cruise: Attacco della Marina e Attacco del Kraken.
Selezionando Attacco della Marina, un Lumacofono ci darà il benvenuto sulla Thousand Sunny presentandoci i membri della ciurma di Luffy per poi farci scegliere se visitare la Cucina o la stanza da letto di Nami. La nostra decisione porterà a una breve chiacchierata (più che altro un monologo di Sanji o Nami, rispettivamente) dedicata al solo vedere i nostri beniamini parlarci faccia a faccia. Dopo questa veloce parentesi ci troveremo sul ponte a fronteggiare una nave della marina che ha appena affiancato la Thousand Sunny: i membri della ciurma ci posizioneranno al comando di uno dei cannoni della nave assieme a una serie di altri PNG visualizzati come semplici sagome che ci aiuteranno. A questo punto la nave della marina inizierà a lanciare di tutto, da palle di cannone a barili, fino ad arrivare ad ancore e grossi pezzi di carne. Muovere il DualShock 4 risulterà in un movimento 1:1 del cannone di fronte a noi, così da poter mirare nel più preciso dei modi per ogni colpo sparato con il pulsante X. Colpire i bersagli lanciati dalla marina porterà all’acquisizione di punti, che andranno poi a compararsi con quelli totalizzati dalla “squadra” di PNG avversaria, posizionata sulla fiancata opposta della nave.
Intervallato da un breve intramezzo in cui potremo scegliere Zoro o Sanji come salvatori della nave da una palla di cannone gigante, il mini gioco dura solo un paio di minuti per poi giungere al termine con un semplice conteggio dei punti per decretare la squadra vincitrice.
Con l’Attacco del Kraken le scelte diventano più varie e interessanti. Come per il primo mini gioco, all’inizio potremo scegliere un luogo da visitare, stavolta tra Cucina, Stanza di Nami, Pontile e Infermeria. Qui i personaggi avranno cose diverse da dirci rispetto alla prima volta e ci faranno anche domande a cui potremo rispondere di sì o di no. All’interno delle stanze saranno presenti anche diversi oggetti appartenenti ai membri della ciurma: potremo sceglierne solamente uno e ciò determinerà chi, alla fine di questo gioco, ci farà i complimenti in prima persona. Dopo il monologo in una delle stanze inizierà il mini gioco contro un Kraken che ha appena assaltato la Thousand Sunny: anche questa volta saremo alla guida di un cannone e i comandi saranno identici a quelli di prima.
Lo scopo è colpire i tentacoli del Kraken, facendo più punti attaccando quelli che sono in procinto di attaccare la nave. Anche stavolta ci metteremo un paio di minuti a completare il tutto, tuttavia dopo la sconfitta della creatura marina verremo attaccati a sorpresa da Don Quixote Doflamingo. A questo punto osserveremo inermi un breve combattimento tra il membro degli Shichibukai contro il capitano Luffy, e soltanto a quel punto assisteremo all’epilogo dove verremo salutati calorosamente dai nostri beniamini.
Qualquadra non cosa
Subito dopo aver completato One Piece Grand Cruise, non rimarremo solamente con un senso di totale insoddisfazione causato dalla brevità e insipidità dell’esperienza, ma proveremo un senso di disagio e perplessità dovuto a diverse cose che palesemente non quadrano. Per quale motivo proporre un gioco nel quale sfidiamo sagome anonime in una sfida a punti che poi non dà alcun seguito oltre ai risultati immediati? Perché simulare una gara con squadre alleata e nemica quando saremo impossibilitati a giocare con amici o altre persone, che sia in locale o online?
Abbiamo fatto una rapida ricerca e abbiamo scoperto che in realtà questo gioco faceva parte di una rapida esperienza in realtà virtuale che fu proposta in Giappone agli avventori di un evento a tema One Piece, dove erano presenti spettacoli, mostre e quant’altro. Durante questo evento, naturalmente, tanti avventori hanno avuto modo di giocare insieme in queste sfide VR divertendosi e alleandosi in squadre per cercare di totalizzare più punti. Quello che troviamo noi sulla PlayStation 4 è invece un mero port di ciò che fu proposto al tempo, con la conseguente inutilità che ne deriva.
Se questo non bastasse, i cacciatori di trofei non avranno vita facile a causa della costrizione a ricominciare tutto daccapo per decine di volte in modo da totalizzare moltissimi punti totali nei mini giochi o per farsi salutare nel finale da ogni singolo membro della ciurma. Naturalmente ogni singola sezione di dialogo o di animazione non è saltabile in alcun modo, quindi saremo costretti a sorbirci ogni volta svariati minuti di dialogo intramezzati da uno o due minuti di mini gioco.
Tette a portata di mano
Tecnicamente One Piece: Grand Cruise non è mal realizzato. Colonna sonora praticamente inesistente, ma comparto grafico gradevole: sembra proprio di trovarsi di fronte agli eroi della serie all’interno di un episodio dell’anime. Quando ci si trova in compagnia di Nami o Nico Robin, oltretutto, è palese una forzatura dei loro movimenti o delle loro posizioni per far sì che il giocatore vada a guardare inevitabilmente proprio in certi punti. Il doppiaggio è ovviamente affidato ai doppiatori originali , che fanno come sempre un ottimo lavoro.
A parte questa parentesi bonaria, è impossibile dare una lode a un gioco che dura un minuto scarso, fa male il suo lavoro natio da multiplayer, ha alcuni problemi alla mira e, addirittura, presenta un adattamento italiano pessimo.
One Piece Grand Cruise vuole essere un’esperienza in VR su One Piece, ma è stata gestita nel peggiore dei modi. Dopo il primo impatto iniziale, carico di divertimento e sorpresa nell’essere faccia a faccia con i propri eroi, il resto del gioco è una delusione dall’inizio alla fine. Se fosse costato 1 o 2 euro avrebbe avuto il suo perché, ma 10 euro per un minuto di gioco e qualche monologo dei personaggi è chiaramente un furto. Peccato, perché stare di persona sul pontile della Thousand Sunny è senz’altro una bellissima sensazione. Speriamo che prima o poi venga creato un gioco di One Piece in VR degno di tal nome.
Pro
- Graficamente decente
Contro
- Dura un paio di minuti
- I cacciatori di trofei dovranno rivedersi l'intera esperienza decine di volte
- È un port di un'esperienza pensata per il multiplayer