Omen Exitio: Plague – Recensione Nintendo Switch
Esisteva un tempo in cui la diffusione dei media videoludici era appannaggio di pochi eletti e in ogni caso nessun titolo era in grado di far vivere le avventure quanto un buon libro o un buon film. Non era diffuso Youtube, non c’erano né Facebook né Whatsapp e nemmeno i cellulari offrivano quella sorta di intrattenimento ipnotico che oggi è una realtà con cui fare i conti. Quando l’estate arrivava noi ragazzi dovevamo fare i conti anche con i tempi morti della vita, oggi quasi spettro da cui fuggire a gambe levate. Proprio in quei lunghi e noiosi pomeriggi ci veniva in aiuto uno strumento fantastico ma che oggi purtroppo è stato dimenticato: il Libro-Game. Per quei “pochi” che non sanno di cosa si tratta i Libri-Game erano veri e propri romanzi in cui il lettore era chiamato a compiere delle scelte che mutavano la storia, a volte anche radicalmente.
Volete sapere il perchè di questo incipit nostalgico? Semplice. Oggi andiamo ad analizzare Omen Exitio: Plague, già uscito per PC e ora disponibile anche su Nintendo Switch.
Omen Exitio: Plague narra le gesta di Jake Huntington, medico giovane ma già messo a dura prova dalla vita in un mondo di fine ‘800 posto geograficamente tra Londra e Zanzibar. In fuga da un passato che ha la forma dello spettro della moglie morta di un male a cui il nostro protagonista non ha saputo porre rimedio, Jake decide di arruolarsi nell’esercito di sua Maestà la Regina d’Inghilterra. Spinto dalla volontà di scappare da Londra e dai suoi fantasmi decide di servire il suo paese nella sua guerra ai confini delle colonie più lontane, nella speranza di soddisfare un desiderio di lasciarsi tutto alle spalle e desideroso di affrontare la morte faccia a faccia.
Ma si sa che i fantasmi non sono facili da dimenticare e il nostro protagonista si ritrova coinvolto non solo nella guerra ma anche in un immaginario horrorifico e angosciante che pesca a piene mani dal bacino di follia e malattia tipico delle opere di Howard Phillips Lovecraft. E proprio come H.P. anche qui il protagonista dovrà fare i conti con le paure ancestrali dell’uomo e dovrà affrontarle se ne vorrà uscire vivo, possibilmente senza smarrire la ragione.
Come dicevamo prima il riferimento del team di Tiny Bull Studios pesca a piene mani nel bacino dei Libri-Game. Proprio come per quei reliquiari cartacei infatti arriveremo, nel corso della lettura, alla possibilità di compiere delle scelte che andranno a influire sulla trama stessa di Omen Exitio: Plague. Non sarà solo un discorso di “accetta/rifiuta quest’opzione” oppure, ma andremo a dover decidere il comportamento del protagonista.
Spesso queste scelte porteranno a una vera e propria modifica delle caratteristiche fisiche e mentali del protagonista che a loro volta influiranno sullo svolgersi della storia. Purtroppo questo meccanismo porta psicologicamente a decidere cosa fare non solo in base alla trama ma anche alla ricompensa che otterremo. Ciò non influisce comunque sulla capacità di appassionare di Omen Exitio: Plague.
Inoltre sarà sempre possibile consultare un diario di viaggio completo e accurato che terrà nota per noi di tutte le informazioni reperite nel corso dell’avventura. Diventa facile infatti, con una trama complessa e spaventosa, dimenticarsi di piccoli particolari che possono fare la differenza, ma grazie a un menù di gioco così completo tutto questo non sarà un problema. L’avventura di Omen Exitio: Plague porta a cinque finali differenti in base alle scelte compiute e vi ci vorranno circa sei ore per completare una lettura.
Purtroppo lo schermo in portabilità della piccola Nintendo Switch poteva essere sfruttato meglio, dato che la lettura non è proprio tra le più semplici: un opzione per ingrandire i caratteri sarebbe stata bene accetta. Per fortuna i punti a sfavore di questo titolo si fermano qui.
L’avventura grafica di Omen Exitio: Plague è ben narrata e coinvolgente, il che è davvero encomiabile se si pensa che l’intera opera narrata è frutto di un team di sviluppo molto giovane (oltre che tutto italiano). Orgoglioso di appartenere alla città del team di sviluppo – Torino appunto – chi vi scrive si rende conto della difficolta di portare un prodotto come questo nel panorama odierno a confrontarsi con titoli blasonati che vantano FPS granitici e grafiche mozzafiato.
Allo stesso modo tutta la redazione di Gamesource si trova concorde nel definire ottimo il lavoro di scrittura della storia che deve sapere coinvolgere e appassionare pur mantenendosi fedele a un’atmosfera cupa, angosciante, malata e carica di terrore. Omen Exitio: Plague riesce in tutto questo.
Omen Exitio: Plague è un Libro-Game, o meglio un Game-Libro. Un’avventura grafica ben narrata e coinvolgente che riesce a ritagliarsi una grossa fetta di estimatori in un panorama dove HD e framerate la fanno da padrone. Il giocatore o più che altro il lettore viene coinvolto e si riesce a godere di una trama matura, spaventosa e ricca d’angoscia che scivola via pagina dopo pagina. Il team torinese di Tiny Bull Studios merita un plauso per il coraggio e la realizzazione.
Pro
- Trama coinvolgente
- Comandi semplici
- Concettualmente stimolante
Contro
- Caratteri a schemo poco leggili in portabilità