Old Man’s Journey – Recensione
Nel panorama videoludico, sono sempre di più le volte in cui viene da chiedersi se il tal prodotto sia un vero e proprio videogioco. Gli stessi sviluppatori di casa Broken Rules, definiscono Old Man’s Journey una “visual narrative”. Il titolo ha già da tempo attirato l’attenzione degli addetti ai lavori. L’aspetto grafico di questa avventura è sicuramente d’impatto. I numerosi premi, che sono fioccati durante svariati awards dedicati al palcoscenico indie, ci hanno molto incuriosito.
Andiamo quindi a passeggiare con il vecchio protagonista di Old Man’s Journey: che cosa ci offrirà questa esperienza?
La strada è breve ma questo è il cammino
Una cosa prima di tutto: Old Man’s Journey non fa né della rigiocabilità né della longevità il suo punto di forza. Due ore e avrete terminato l’avventura. All’avvio del gioco vi troverete a osservare il nostro vecchio uomo, abitante solitario di una piccola casetta, che presto vedrà recapitarsi una lettera. Sembra preoccupato, stupito ma in un attimo fa i bagagli e zaino in spalla si avvia a piedi lungo la strada.
Il gioco non scriverà mai una singola riga di testo e vi racconterà tutto tramite immagini, splendidamente realizzate. Fin da subito sarete incuriositi dalla lettera. Che notizie porta? Perché il vecchio si è messo in viaggio? Dove andrà?
Questa sottile trama andrà via a via ispessendosi, mostrando una storia semplice ma che fa l’occhiolino alla tenerezza delle scene di UP, il noto film Pixar. Durante il viaggio l’uomo dovrà riposarsi e, in questi momenti di attesa, tufferà i suoi pensieri nei ricordi. Un passo avanti l’altro e un po’ alla volta sarà raccontata la sua vita, fino allo svelare il motivo di questo viaggio.
Un mondo colorato in movimento
Parliamo ora del comparto grafico di Old Man’s Journey. Bellissimo, che altro dire. Tutti gli scenari sono disegnati a mano e la resa è magnifica. Sembra di muoversi all’interno di un quadro impressionista fatto a pastelli; lo stesso panorama ricorda alcune volte la Provenza. Non è da meno la colonna sonora, composta appositamente per questo progetto. Davvero azzeccata e coinvolgente nel susseguirsi delle varie ambientazioni.
Il protagonista si muove in questo paesaggio a piccoli passi, lentamente. Il nostro click indica la strada da percorrere, ed è qui che entra in gioco l’originale meccanica di Old Man’s Journey. Trascinando colline, strade, ponti è possibile modificare il paesaggio per congiungere luoghi altrimenti inaccessibili. A ogni modifica, lo scenario verrà svelato come all’apertura di un sipario.
A volte attraversare un punto della mappa sarà banale, altre volte dovremo fermarci a riflettere su come oltrepassare la difficoltà. Unire velocemente i binari per il passaggio del treno, sgomberare la strada da gregge di pecore che bloccano il cammino, oppure ancora far crollare muri grazie a grandi barili rotolanti, e così via. Nessuno di questi momenti sarà troppo difficile, il gioco vuole accompagnarci al termine del viaggio lentamente ma con costanza.
Tutto il viaggio è pieno di piccole interazioni con l’ambiente. Al passaggio del mouse gli elementi a schermo, ad esempio alberi o ciuffi d’erba, si muoveranno. Cliccando qua e là, attiverete animazioni sempre diverse. Così facendo, prenderanno vita brevi intermezzi che contribuiscono all’atmosfera distesa di questo titolo.
Gli sviluppatori hanno puntato tutto sull’aspetto grafico e sulla narrazione. L’originale idea nella modifica e composizione del paesaggio è, nel suo piccolo, una piacevole novità. Dunque se non vi spaventa l’acquisto di fronte al poco tempo speso a giocare, se siete interessati a scoprire questa storia dai ritmi lenti e rilassanti, che in fondo porterà ognuno di noi a riflettere, allora Old Man’s Journey può fare al caso vostro.
Pro
- Disegni di ambientazione bellissimi
- Animazioni e sonoro ispirati
- Rilassante e coinvolgente
- Vorrete sapere come va a finire
Contro
- Scarsa longevità e rigiocabilità
- Nessuna sfida
- Non per tutti