Okami – Recensione Okami

In questi tempi, dove tutto si basa su grafica mozzafiato, fotorealismo ed alta risoluzione, è difficile credere che ci possa essere ancora spazio per la poesia, che ci possa essere ancora spazio solo il gusto del giocare: giocare con la fantasia e con la mitologia. Okami è tutto questo: originalità, fantasia, poesia, servito su un piatto d’argento da quei ragazzi della Clover Studio (già autori di Viewtiful joe) che ancora una volta hanno confermato al mondo intero di cosa sono capaci.
Uscito quasi un anno e mezzo fa per PS2 , ecco che la Capcom ce lo ripropone grazie alla genialità della Readi at Dawn, su Wii, console in cui sicuramente trova il miglior adattamento grazie all’ ormai prismatico Wiimote. Ovviamente il gioco non si discosta dalla precedente versione, ma controllare il Celestial Brush con questo controller aggiunge a tutto il gioco qualcosa di veramente unico.

La tela e il pennello

La trama vi vede alla guida del dio del sole Amateratsu, tramutato in lupo bianco: dopo un inizio abbastanza lento ma fondamentale per l’apprendimento dei comandi, sarete al comando del lupo alla continua ricerca di indizi nelle decine di villaggi che troverete strada facendo, per scoprire chi vi ha tramutato in questo "fantomatico" animale . Niente di nuovo, direte voi, ma la novità sta proprio nell’uso del Celestial Brush che vi permetterà di sospendere l’azione di gioco ed intervenire nella struttura del livello attraverso, appunto, il pennello. Quest’ultimo ci potrà essere utile sia come arma offensiva che difensiva. Infatti per tutto il gioco avrete come l’impressione di viaggiare in un disegno su tela, e che il vostro pennello vi aiuti a dipingere quelle particolarità che ancora non sono state disegnate dall’autore stesso del quadro. Dovrete superare un burrone? Niente di più facile: basta disegnare un ponte e il gioco è fatto! Purtroppo però l’uso del pennello non è così semplice come si sperava, perché per usare il Wiimote bisogna avere un polso molto fermo (soprattutto nei disegni più complessi). Comunque, proseguendo con l’avventura, farete molto presto a prendere confidenza con i comandi e con i disegni, e il tutto risulterà molto divertente e vario.
Per quanto riguarda i combattimenti, invece, viene ripreso lo stile di Zelda: per attaccare basta scuotere il telecomando al momento giusto e, anche se a lungo andare risulta ripetitivo, nelle fasi più concitate del gioco è il miglior modo possibile per far fuori le orde di nemici che vi si pareranno davanti. Queste non saranno mai troppo difficili da abbattere, ma il tutto sarà ricompensato dai boss di fine livello, molto ben caratterizzati e disegnati, dall’impatto visivo sempre di grande rilevanza. Per questo sentirete sempre il bisogno di arrivare fino in fondo al livello, per scoprire quello che i ragazzi delle Clover hanno riservato per voi.
 

Uno schizzo di fantasia

A testimonianza di quanto detto arriva l’ottima grafica in cell shading, che aumenta notevolmente l’immersione in questo fantastico disegno-avventura dove i fondali in carta filigranata si mescolano con le pennellate dai colori fortemente "pastellosi", rendendo il tutto qualcosa di surreale, al di fuori del tempo e dello spazio, una poesia per gli occhi e per il cuore. In una parola: incredibile!
 

I speak only english!

Purtroppo la nota dolente, e stranamente fuori luogo, è la totale mancanza di una traduzione in italiano. Tutto (compreso i sotto titoli) sono in inglese e non si capisce perché la Capcom non si sia sforzata ad introdurre un qualsiasi tipo di traduzione per il vecchio continente. Infatti questa decisione (peraltro molto discutibile) è stata tra i fattori dell’insuccesso di Okami in Italia e nel resto dell’Europa, limitando molto l’uso del gioco per chi non mastica abbastanza bene la lingua di Shakespeare .

 
Il suono più dolce

Il sonoro, comunque, è sempre azzeccatissimo in ogni situazione, con musiche di pregevole fattura sempre in tono con l’atmosfera surreale del gioco.
Forse qualche effetto sonoro risulta un pò fuori luogo, ma in generale il lavoro svolto dagli ingegneri del suono e’ sicuramente di grande impatto.
 

Sintetizzando

E’ un titolo che sicuramente non potrà mancare in nessuna collezione che si rispetti: più che un videogioco è un’opera d’arte tra poesia e tecnica. Sicuramente la conversione per il Wii non ha portato così tante innovazioni ma, solo per poter usare quel pennello sul nostro schermo, vale davvero la pena acquistarlo.
Come dicevamo, la lingua inglese e i comandi potrebbero minare l’esperienza in game, ma se gli dedicherete il tempo che merita potrete apprezzare quest’ultima meraviglia dei Clover Studio (scioltisi subito dopo la pubblicazione del titolo). Giochi di questa portata ce ne sono davvero pochi per il Wii, ma meraviglie di questo genere sapranno regalarvi ore e ore di pura magia.

 

 

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