Oddworld: Abe’s Odyssee New ‘n’ Tasty
Nostalgia canaglia
Ci sono certi ricordi che restano indelebili nella mente. Ce ne rendiamo conto quando, varcate ancora una volta le pesanti porte dei mattatoi Ernia, ci sembra quasi di sentire il penetrante odore della carne in lavorazione. È allora che il ricordo più terribile ci torna prepotentemente alla mente, accompagnato da un lungo brivido che ci corre lungo la schiena: la carne di scrab è finita, la prossima materia prima per i deliziosi snack dei mattatoi siamo diventati noi lavoratori. Così, mentre pensiamo al da farsi tremando di paura, arriva Abe: “Ciao”, dice lui. “Ciao” gli rispondiamo, alzandoci in piedi. “Seguimi”, prosegue, e noi, oggi come allora, gli diamo l’unica risposta possibile: “Ok!”.
Un po’ di storia
Correva l’anno 1997 e, nelle proprie Playstation One, i piccoli redattori di Gamesource scoprivano Oddworld in tutta la sua unicità: un titolo graficamente delizioso, dalla trama grottesca e dalla difficoltà smodata, che piano piano ha saputo ritagliarsi un posto nel cuore di tutti i videogiocatori di quel periodo. La struttura dell’odissea di Abe è, anche in questo remake, la stessa dell’originale: nei panni del verde alieno – che ha appena scoperto che i Mudokon, la sua razza, saranno la materia prima per i futuri snack prodotti nel mattatoio in cui lavora – i giocatori dovranno superare una serie di mortali trappole in schermate puzzle/platform bidimensionali, portando in salvo tanto i propri simili quanto la propria pelle.
Vi basta questo, se non conoscete Abe, per sapere tutto quello che vi serve per buttarvi nell’azione. Ai videogiocatori con qualche anno in più sulle spalle, che come noi hanno assaporato tutta la bontà del prodotto videoludico originale, possiamo invece assicurare che le cutscene e la narrazione portano con sé tutto lo spirito del 1997, regalando le stesse emozioni e dimostrandosi in grado di far affezionare chiunque al povero Abe.
Prima di Dark Souls
Quando ancora i giochi erano difficili – soprattutto i platfom – e, soprattutto, quando questa difficoltà era straordinariamente in grado di non tramutarsi in frustrazione, c’era Abe’s Odyssey. Il remake presenta una comodissima feature di salvataggio rapido di cui parleremo tra poco ma, a parte questo, la difficoltà e l’elevatissimo numero di pericoli mortali (con relative morti susseguenti) è rimasto esattamente lo stesso. Nemici pronti a sparare al minimo rumore, bombe, mine, seghe elettriche, cani da guardia alieni e, ovviamente, improbabili salti e arrampicate che impongono una profonda conoscenza di un sistema di controllo che non perdona il più piccolo degli errori: sono queste le caratteristiche salienti di Oddworld: New ‘n’ Tasty. Nel gioco si prosegue per prove ed errori: difficilmente supererete indenni uno schema al primo tentativo, anche se siete giocatori fortunati. Provare diverse soluzioni, capire come procurarsi un’arma o come affrontare una sequenza di interruttori per salvare tutti i Mudokon presenti nell’area sono compiti che richiedono la pazienza di un monaco tibetano esperto, dal momento che più e più volte sarete chiamati e ripetere le stesse azioni dopo essere stati crudelmente freddati da una delle mortali minacce presenti nel mondo di Oddworld.
Dicevamo più sopra dell’unica caratteristica in grado di abbassare l’asticella della difficoltà, venendo incontro ai giocatori meno esperti o pazienti: nella versione da noi provata – quella PS4 – basta una semplice pressione del touchpad per fissare un punto di controllo, da richiamare semplicemente con una pressione più prolungata. Questo permette, in caso di morte improvvisa, di ripartire dal proprio salvataggio veloce piuttosto che dal checkpoint automaticamente salvato dal gioco, risparmiando così una serie di noiosi passaggi già superati. Nonostante questo, a chi non conosce Oddworld va comunque il nostro avvertimento: non si tratta di un titolo per videogiocatori impulsivi ma, al contrario, si tratta di un gioco abbastanza retrò, difficile quanto basta, in cui la difficoltà riesce incredibilmente a non divenire frustrazione, dimostrandosi piuttosto una sfida che lascia una sensazione di grande soddisfazione una volta superata.
Restyling grafico, ma non troppo
New and Tasty non è una semplice riproposizione in alta definizione dell’originale titolo del 1997: il gioco è stato interamente riscritto tanto nelle meccaniche – fedeli all’originale ma leggermente diverse – quanto nella grafica. Quest’ultima era un vero e proprio cavallo di battaglia di Oddword e gli sviluppatori hanno saputo celebrarne la genialità anche in New and Tasty, in cui le macabre morti di Abe assumono un aspetto caricaturale grazie a uno stile in bilico tra il cartoon e il grottesco. Fiore all’occhiello di questa edizione le ombre, una gioia per gli occhi sia negli angusti corridoi dei mattatoi Ernia sia nelle assolate montagne rocciose in cui dimorano i Mudokon.
Per quanto riguarda il sonoro, invece, una buona e una cattiva notizia. La prima è data dal ritorno dei tanti spassosi effetti che gli affezionati ricorderanno, primi su tutti le voci dei Mudokon e degli Slig, da utilizzare più di una volta per sbloccare passaggi e aprire porte protette da password. La seconda notizia, quella cattiva, è la mancanza della localizzazione italiana del gioco, almeno nella versione da noi provata: i menu e i sottotitoli nella nostra lingua non bastano a farci dimenticare i piccoli dialoghi – come quello citato in apertura – tra Abe e i suoi simili e riascoltarli in inglese non fa lo stesso effetto, un po’ come quando cambia il doppiatore del proprio attore preferito. Si tratta comunque di un dettaglio marginale che, chissà, potrà anche essere corretto in un prossimo futuro.
Nuovo e gustoso
Il nuovo Oddworld non poteva avere un sottotitolo migliore: nuovo, perché riesce a riportare in auge le classiche meccaniche della serie, ridisegnando in parte i livelli e riproponendo un grado di difficoltà a volte estremo che raramente possiamo ritrovare in videogiochi usciti nell’ultimo decennio; gustoso, in quanto si dimostra perfettamente in grado di divertire vecchi e nuovi fan, con delle piccole variazioni sul tema che riescono a dimostrare come le meccaniche e il gameplay di più di quindici anni fa siano ancora incredibilmente attuali e divertenti. Per chi ancora non fosse convinto, segnaliamo che il gioco, distribuito in digital delivery al popolare prezzo di 21 Euro, offre le funzionalità di cross-buy e cross-save, permettendo quindi di portare lo stesso acquisto dal salotto all’autobus senza soluzione di continuità. Salvare tutti i Mudokon per assistere al finale migliore non sarà certo cosa facile, ma siamo certi che vecchi e nuovi fan passeranno parecchie ore in compagnia di Abe e dei suoi fratelli, fidatevi di noi.
[signoff icon=”quote-circled”]Il carismatico Abe torna in una riedizione della sua prima, memorabile avventura. Celebrativo quanto basta, ridisegnato e ripensato senza tuttavia snaturare nulla dello spirito del gioco originale, Oddworld: New ‘n’ Tasty è uno dei titoli che non dovrebbero mai mancare nella ludoteca qualsiasi videogiocatore.[/signoff]