Octopath Traveler II – Recensione

Recensito su Nintendo Switch

Il panorama attuale dei giochi di ruolo sta vivendo un momento particolare. Con il grande ritorno di Final Fantasy sullo sfondo, il 2023 sarà un anno per certi versi “diverso” per il medium, su cui inizia a pesare l’assenza di un qualcosa di veramente innovativo e in grado di creare un nuovo corso. In questo complesso e delicato sistema, come un po’ accade spesso negli ultimi anni, si è inserita Square Enix, che in collaborazione con Acquire ha deciso di inaugurare il 2023 con un grande ritorno, quel sequel di Octopath Traveler atteso a gran voce dai fan e che, finalmente, è diventato realtà. Come vi dicevo già in fase di anteprima, le aspettative intorno alla produzione erano moderatamente alte, e non soltanto per i motivi sopracitati. Il primo Octopath Traveler, come già detto in precedenza, aveva portato con sé, oltre a tante belle idee, anche tante altre meno convincenti, che hanno in qualche modo bloccato l’ascesa al successo definitivo di una produzione comunque ricca di fascino, capace di riscrivere per certi versi il modo di fare JRPG, cristallizzandosi su uno stile audiovisivo e ludico ben preciso e per versi rivoluzionario.

Octopath Traveler II, insomma, si portava dietro un bel po’ di fardelli, e posso dirvi subito che, sebbene molte cose abbiano trovato una loro dimensione ottimale, non tutto è andato per il verso giusto. Sia chiaro, come dicevo anche nel precedente pezzo, ho trovato il sequel in diritto del piccolo capolavoro uscito nel 2018 una versione completa e migliorata su praticamente tutti gli aspetti, ma al contempo penso che la voglia di giocare troppo “in casa” da parte degli sviluppatori sia un po’ limitante, soprattutto sotto il profilo delle ambizioni. Ed è un peccato, ovvio, ma il gioco comunque è super godibile e super interessante, soprattutto se siete amanti del genere di riferimento in primis.

octopath traveler II

Octopath Traveler II: storie di tutti i giorni

Il primo grande limite del primo Octopath Traveler è stato non saper creare un ecosistema narrativo coeso e coerente con il character design e con i “viaggiatori”, i protagonisti indiscussi dell’opera. La scelta di dare a ognuno di loro un viale tematico e narrativo aperto e completamente libero, oltre alla totale libertà con cui poter affrontare ognuna delle storie in questione anche nell’ordine che si preferisce, ha rivestito un ruolo controproducente nell’economia generale della produzione. Per quanto interessanti, per certi versi speciali e soprattutto ricchi di passione e amore sotto il profilo della cura generale, i racconti e le storie degli otto viaggiatori sono diventati velocemente troppo deboli, incapaci di dare all’intera produzione una linea ben definita, finendo col portare sugli schermi un qualcosa di troppo frammentato e con cui risulta difficile empatizzare e legarsi, emotivamente e narrativamente parlando.

La prima grande missione di Octopath Traveler II era proprio questa, lavorare in maniera armoniosa sull’intelaiatura narrativa del gioco e provare a portare su schermo un racconto più coeso e uniforme, e soprattutto più coerente con la direzione che nelle intenzioni lo studio ha sempre avuto. Ebbene, dopo oltre quaranta ore di gioco passate in compagnia dei viaggiatori, posso dirvi che la missione, almeno per quel che concerne il mio giudizio, è da considerarsi riuscita soltanto in parte. Octopath Traveler II si muove in direzioni molto simili al suo predecessore, lo si capisce subito, e nel bene e nel male anche a livello narrativo non si discosta più di tanto da quanto visto ormai diversi anni fa.

Octopath Traveler II

Le otto storie dei nuovi otto protagonisti, per quanto devo ammettere che mi sono sembrate tutte (o quasi) in qualche modo più curate e originali, mi hanno comunque restituito lo stesso fragile feedback del suo predecessore, soprattutto quando ho provato a dare un senso di coesione ad un racconto che appare ancora una volta troppo fragile, al di là degli sforzi creativi del team di sviluppo. In particolare, avendo scelto la storia di Throné come principale, mi ha un po’ deluso il fatto che in molti casi gli spunti per rendere il tutto più omogeneo e ben incastonato c’erano e sono stati “sprecati” e mai veramente interpretati nel modo corretto. In generale, tutti i racconti hanno dato quella stessa sensazione di incompletezza, per quanto però, così come in passato e stavolta forse anche di più, presi singolarmente tutti e otto hanno dimostrato di saper intrattenere e di risultare molto interessanti. In particolare, ho apprezzato parecchio la linea narrativa di Partitio e Ochette, che sulle prime battute avevo erroneamente bollato come le più deboli (potenzialmente) del pacchetto e che, invece, alla fine della corsa mi hanno lasciato delle ottime sensazioni ed emozioni. Mi sono piaciute meno altre storie, così come ho trovato forse un po’ di dislivello anche in termini di realizzazione dei protagonisti, non tutti secondo me scritti con la stessa qualità costruttiva. Certo, questo parametro potrebbe essere influenzato parecchio dal mio gusto personale, e forse non potrebbe essere altrimenti, ma non posso non pensare che non tutte le storie siano state costruite con la stessa minuzia, chiaramente non nelle intenzioni, certo, ma nel risultato finale, che rimane più che valido in tutti i casi, al netto delle mancanze sopracitate.

Un JRPG per tutti i gusti

A livello videoludico, Octopath Traveler II si conferma, in linea con il suo predecessore, un prodotto molto divertente e stimolante, sin dalle primissime battute. Grazie ad un livello di sfida sempre tarato verso l’alto, ma se devo ammettere dal mio punto di vista più morbido rispetto al passato, il nuovo JRPG di Acquire e Square Enix, stavolta fuoriuscito dalla sua sfera di esclusiva e approdato nelle case di un po’ tutti i giocatori, si conferma un prodotto che sa mettere nelle mani del giocatore decine e decine di ore di sana esperienza videoludica. Seguendo le orme di quanto visto nel capitolo precedente, Octopath Traveler II è un JRPG a turni molto classico, che si basa molto sul sistema di debolezze definito Dominio, che risulta sempre il modo migliore, quasi unico, per portare a casa gli scontri. Fiaccando la difesa avversaria con un numero preciso di colpi, basati proprio sulle debolezze, è possibile completare le numerosissime battaglie in maniera più armoniosa e meno tediosa, cosa che chiaramente rende il fattore strategico molto importante ma che, in qualche modo, appiattisce l’effetto sorpresa.

octopath traveler II

Questo sistema, decisamente collaudato, funziona comunque molto bene, anche grazie alla grande varietà di nemici e alla combinazione delle loro debolezze, mixate sempre per rendere le battaglie più interessanti e soprattutto per dare al giocatore una grande responsabilità sin da subito: la scelta del party più corretto da schierare. Per fortuna, la libertà offerta da Octopath Traveler II è totale. Ognuno degli otto viaggiatori, senza contare la possibilità di cambiare Classe, possiede un ottimo numero di abilità uniche, fondamentali per attaccare e avere la meglio su determinati avversari, il che rende l’aspetto ruolistico della produzione decisamente molto intrigante e super libero, sin delle primissime battute.

Mi è capitato in più di un’occasione di avere molti problemi con un determinato boss e di annientarlo successivamente scegliendo i membri giusti del party, e soprattutto equipaggiando le giuste abilità di supporto in base alla situazione. Il sistema scelto dal team di sviluppo funziona decisamente, grazie anche all’introduzione di una nuova abilità unica che si basa sul meteo e sul ciclo giorno/notte. Le abilità uniche risultano spesso molto utili, non solo in esplorazione ma anche in battaglia, e devo ammettere che le ho trovate un attimino più a fuoco rispetto al primo capitolo, per quanto però ho avuto sempre la sensazione di “dislivello” e di bilanciamento poco a fuoco. Per farmi capire meglio, ho avuto la sensazione che non tutte le abilità, non solo quelle uniche ma proprio in generale, avessero lo stesso peso specifico e che alcuni viaggiatori, in qualche modo, risultino più efficaci di altri. D’accordo, probabilmente ogni JRPG si macchia di problematiche simili, ma sono comunque convinto che durante il mio viaggio con Octopath Traveler II in diversi momenti questa sensazione sia stata un po’ troppo forte. Al netto di ciò, però, non posso non ammettere di essermi divertito veramente tanto a macinare ore ed ore di gioco, soprattutto quando si tratta di farmare.

octopath traveler II

Da questo punto di vista, grazie anche alla possibilità di velocizzare le battaglie, al viaggio rapido ed all’introduzione di nuovi modi per spostarsi da un punto e l’altro di una mappa, mi sono ritrovato per le mani un prodotto che si vuole lasciar vivere nella sua totalità proprio soprattutto a livello di esperienza ludica e che si preoccupa sempre di “avvertire” il giocatore del livello di pericolo, che spesso e volentieri risulta un po’ troppo rigido. Per intenderci: anche se siete equipaggiati di tutto punto (e io spesso lo sono stato eccome), si ha sempre la sensazione che quando si arriva fuori dalla propria comfort zone il livello di sfida diventi fin troppo aggressivo, con nemici in grado di uccidervi anche con pochi colpi. Proprio parlando di nemici, devo ammettere di essere rimasto un po’ più freddo analizzando i boss, che mi sono sembrati forse un tantino meno ispirati e troppo “ripetitivi”, soprattutto se confrontati con il primo Octopath Traveler. Lo ripeto: il gioco funziona, diverte e tiene seriamente incollati allo schermo, ma queste piccole criticità ci sono e vanno comunque considerate nel computo definitivo e nella valutazione complessiva del prodotto. A tal proposito, anche i Poteri latenti mi sono sembrati un’introduzione un po’ troppo a metà. Per quanto comunque interessanti, sul lungo andare queste abilità lasciano un po’ il tempo che trovano, e risultano meno utili di quanto si potrebbe immaginare, soprattutto se si pensa a quanto viene detto all’inizio del gioco, in cui sembrano destinate a ricoprire un ruolo più centrale e delicato nell’ecosistema ludico di tutta la produzione.

Spettacolo in 2D

L’aspetto su cui il continuo dualismo ormai tipico della serie Octopath Traveler va un po’ a morire, in senso buono ovviamente, è quello tecnico e artistico. Al netto del gusto personale, che potrebbe far innamorare o odiare l’intera produzione, Octopath Traveler II mi ha sinceramente colpito artisticamente parlando, e lo ha fatto dal primo all’ultimo minuto. Per quanto mai veramente clamoroso, l’immaginario creato da Acquire è a dir poco spettacolare, ricco di amore e di passione per i giochi di una volta, di cui il titolo si fa ancora una volta portavoce, con un design incredibilmente ricercato che trasuda stile da ogni pixel. Lo stile acquerelloso, che va a braccetto con l’ormai iconico design 2D-HD, rende ogni singolo passaggio a dir poco emozionante, grazie anche alla scelta degli sviluppatori di puntare su mondi più aperti, che sembrano avere molto più da dire rispetto al passato, e non soltanto a livello ludico.

octopath traveler II

Octopath Traveler II è un vero e proprio inno all’arte, con scorci memorabili, fatti di passaggi e paesaggi indimenticabili, luoghi iconici nella loro “povera arte” e storie indimenticabili, raccontate con un design romantico e superlativo anche dei personaggi, sia quelli principali e positivi ma anche nemici, e in generale tutti quelli che si susseguono sullo schermo. La beltà creativa della produzione si sposa ottimamente anche con quella produttiva. Su Nintendo Switch Oled, piattaforma da me utilizzata in fase di recensione, Octopath Traveler II si è comportato molto bene anche in termini di stabilità, tanto in modalità portatile quanto con la console collegata al televisore, e devo ammettere che mi ha stupito il fatto che, proprio collegandolo alla tv, il gioco mi è parso avere una resa ancor più piacevole, sia da vedere sia da vivere. Anche il comparto sonoro fa il suo grande lavoro: le tracce che accompagnano il viaggio degli eroi creati da Acquire sono a dir poco memorabili ed emozionanti, e mi hanno in più di un’occasione strappato una lacrimuccia, ma anche un sorriso, pensando al grande potere che hanno i videogiochi, nel loro saper trasmettere così con tanto con – apparentemente – pochi sforzi.


Octopath Traveler II è un titolo in grade continuità con il suo predecessore, nel male e soprattutto nel bene. Il sequel indiretto del lavoro di Acquire migliora praticamente sotto ogni punto di vista il capitolo originale, senza però riuscire a rendere meno spigolose alcune criticità che, seppur con dimensioni diverse, si sono riaffacciate a distanza di cinque anni. Penso in particolare alla questione narrativa, ancora una volta forse troppo frammentata, ma nel complesso non posso non ammettere di aver comunque apprezzato tantissimo ogni ora passata in compagnia degli otto viaggiatori e delle loro personalissime tragedie. Se siete amanti del genere, o se comunque avete apprezzato il primo capitolo, vi ritroverete subito a casa: Octopath Traveler II non sarà un capolavoro, ma rimane comunque un grandissimo JRPG e certamente una delle produzioni più intriganti di questo 2023.

Octopath Traveler II RECENSIONE

Octopath Traveler II è un titolo in grade continuità con il suo precedessore, nel male e soprattutto nel bene. Vediamo come e perché in questa videorecensione.

8.5
Octopath Traveler II è un titolo in grade continuità con il suo precedessore, nel male e soprattutto nel bene. Il sequel indiretto del lavoro di Acquire migliora praticamente sotto ogni punto di vista il capitolo originale, senza però riuscire a rendere meno spigolose alcune criticità che, seppur con dimensioni diverse, si sono riaffacciate a distanza di cinque anni. Penso in particolare alla questione narrativa, ancora una volta forse troppo frammentata, ma nel complesso non posso non ammettere di aver comunque apprezzato tantissimo ogni ora passata in compagnia degli otto viaggiatori e delle loro personalissime tragedie. Se siete amanti del genere, o se comunque avete apprezzato il primo capitolo, vi ritroverete subito a casa: Octopath Travler II non sarà un capolavoro, ma rimane comunque un grandissimo JRPG e certamente una delle produzioni più intriganti di questo 2023.

Pro

  • Direzione artistica sontuosa
  • Modifiche al gameplay intriganti
  • Esplorazione maggiore e libertà di movimento quasi totale

Contro

  • Storie frammentate
  • Le nuove dinamiche di gameplay del giorno/notte e delle abilità uniche hanno poco peso sul lungo andare
Vai alla scheda di Octopath Traveler II
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