Noob the Factionless – Recensione

Recensito su PlayStation 5

Noob the Factionless cover

Noob the Factionless è un esempio di come la nostalgia sia un’arma molto potente in ambito videoludico, in grado di attirare l’attenzione del pubblico in maniera molto più efficace di quanto possa fare l’innovazione, e non c’è dunque da stupirsi che siano sempre di più i titoli a puntare su di essa.

Per quanto rappresenti un esordio nel mondo dei videogiochi, Noob the Factionless è in realtà tratto da una serie web francese che ha ottenuto un discreto successo in patria ma non ha ricevuto traduzioni ufficiali in italiano, nonostante il gioco stesso sia tradotto nella nostra lingua.

Vedremo più avanti come questa sua origine possa in parte intaccare l’esperienza di gioco di un titolo che, pur essendo godibile anche senza una conoscenza della serie da cui è tratto, fa di rimandi al proprio passato e di citazioni di cultura pop uno dei suoi punti di forza.

Noob: the factionless 03

Un videogioco dentro un videogioco

L’effetto nostalgia di cui parlavamo in apertura è legato a doppio filo al genere di Noob the Factionless, a conti fatti un JRPG vecchio stile che presenta un sistema di combattimento a turni nel quale ciascuno dei quattro personaggi ha un proprio ruolo specifico in battaglia.

Si tratta di una scelta che porta il titolo a puntare principalmente a un target di utenti che ricerchino in un titolo moderno le stesse sensazioni, o quantomeno lo stesso gameplay di JRPG classici, in un’epoca storica in cui persino i giganti del genere sembrano aver smesso di credere in esso, come possiamo approfondire in questo editoriale.

Le prime fasi del gioco sono abbastanza anonime da questo punto di vista, dal momento che le poche abilità a nostra disposizione rendono i combattimenti uno scambio di attacchi normali, ma l’aumento di livello dei personaggi e lo sblocco di un maggior numero di mosse rendono il gameplay via via più interessante.

Ma non è solo un JRPG. Noob the Factionless è in gran parte ambientato all’interno di un MMORPG, sebbene la natura single player del titolo renda necessario simulare una distinzione, in realtà inesistente, tra NPC e personaggi controllati da giocatori di Horizon 4.2, il “gioco nel gioco” in cui si svolge la nostra avventura.

La commistione di questi due generi, uno realmente presente a livello di gameplay, l’altro solo simulato, potrebbe potenzialmente avere risvolti originali e positivi per l’evoluzione della trama, dal momento che ogni evento e personaggio di Noob: the Factionless può essere visto da due punti di vista profondamente diversi.

Capita per esempio che momenti importanti a livello di storia di Noob the Factionless vengano interrotti da commenti dei nostri protagonisti riguardo alla complessità della trama o alla necessità di dover smettere di giocare e andare a dormire, per poi darsi appuntamento il giorno successivo.

A tale proposito è possibile controllare in alcune sezioni i personaggi nel mondo “reale” ed esplorare la città incontrando così altri giocatori, anche se questa possibilità non è mai sfruttata al massimo delle sue potenzialità e si riduce a momenti di ricerca dell’NPC o dell’interazione che ci permetta di rientrare nel gioco.

Noob: the factionless 05

Bug o feature?

Sì, perché nonostante ci sia molto da salvare in Noob the Factionless, il titolo presenta innegabili problemi tecnici ma anche e soprattutto una marea di scelte di game design controverse e spesso francamente incomprensibili, in grado di spezzettare e complicare drasticamente l’esperienza di gioco dell’utente.

Il gioco ha infatti una mappa del mondo attraverso la quale è possibile raggiungere punti di interesse, ma non esiste una mappa locale, al di fuori della mini mappa che indica solo i punti di salvataggio e gli ingressi ai vari edifici, questi ultimi segnalati da un punto esclamativo che è anche l’icona per le quest, non presenti sulla mini mappa.

La sua assenza, unita alla mancanza di un qualsivoglia indicatore per la quest attiva, significa che una notevole quantità di tempo viene persa nel cercare di capire dove dirigersi per raggiungere l’obiettivo attuale, seguendo indicazioni talvolta così vaghe da non capire nemmeno in quale parte del mondo si trovi il personaggio che stiamo cercando.

Noob the Factionless è un gioco difficile da giudicare, la sua natura di finto MMORPG lo porta necessariamente a essere una parodia del genere, ma è molto difficile capire quali dei suoi difetti siano inseriti volutamente come richiami a un’epoca passata e quali no.

Noob: the factionless 02

Per esempio l’assurdo e pressoché inutile grind necessario a portare al livello massimo i vari mestieri presenti nel gioco (cuoco, minatore, pescatore ed erborista) è frutto di una scelta precisa, così come le numerose e classiche missioni secondarie che ci portano a raccogliere determinati oggetti o sconfiggere un certo numero di nemici.

Altri problemi invece potrebbero essere altrettanto facilmente giustificati come parodia del genere, ma è proprio qui che Noob the Factionless si perde nel proverbiale bicchier d’acqua, situazione fin troppo comune al titolo che troppo spesso tradisce una mancanza di quella cura e attenzione che sarebbero forse sufficienti al salto di qualità.

All’interno di Horizon 4.2 sono infatti presenti gli stessi personaggi in più luoghi, apparentemente allo stesso tempo, e viene fatto notare nelle conversazioni tra i protagonisti come ciò sia inevitabile in un MMORPG in cui i giocatori si trovano a fare missioni diverse in momenti diversi della storia.

Potrebbe essere un tocco di classe, una scelta semplice ma assolutamente coerente con la situazione, che purtroppo fallisce miseramente nel momento in cui ci si rende conto che anche nel mondo “reale” lo stesso personaggio possa trovarsi a casa propria, al bar e al parco contemporaneamente.

La speranza è che alcuni di questi problemi minori di Noob the Factionless, possano essere risolti, come l’uso di oggetti che possono essere “schivati” dal nemico ma agire lo stesso, dal momento che il sistema sembra controllare prima se il nemico abbia evitato “l’attacco” e solo dopo se ci fosse effettivamente qualcosa da evitare.

Noob: the factionless 04

Un’occasione sprecata

In conclusione Noob the Factionless è un titolo strano, che sembra paradossalmente all’apice quando si cerca di trovare un senso ai suoi problemi e ci si rende conto di come molti di essi possano essere visti come parte di un puzzle, salvo poi cadere così fragorosamente in certi frangenti da domandarsi quanto di tutto ciò fosse effettivamente voluto.

Nonostante i problemi tecnici, tra compenetrazioni poligonali, textures inesistenti e sporadici crash, Noob the Factionless è un titolo a tratti godibile e persino divertente, a condizione di chiudere un occhio e mezzo durante la prima parte del gioco e imparare ad accettare e gestire la necessità di parlare con tutti per capire come proseguire nella storia.

È veramente un peccato, perché con la grande mole di contenuti che propone, post-game incluso, un sistema di combattimento che parte maluccio ma cresce sulla distanza e una soundtrack godibile anche se spesso ripetitiva nelle battaglie, Noob the Factionless sembra fallire miseramente e sistematicamente sul più bello.

6.5

Pro

  • Veramente tanti contenuti
  • Colonna sonora piacevole
  • Gameplay abbastanza articolato

Contro

  • Grossi problemi tecnici
  • Discutibili scelte di design
  • Storia e personaggi troppo superficiali
Vai alla scheda di Noob: The Factionless
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