Nobunaga’s Ambition: Awakening – Recensione

Recensito su PlayStation 4

Nobunaga's Ambition Awakening 1

Nobunaga’s Ambition: Awakening, nuovo capitolo della storica serie targata Koei Tecmo, è forse uno dei più fulgidi esempi di come sia possibile innovare ed evolvere le proprie idee senza necessariamente sacrificarle sull’altare delle esigenze di mercato e, allo stesso tempo, di come la tradizione abbia un ruolo fondamentale anche in un medium perennemente tendente al cambiamento come quello videoludico.

La serie ha raggiunto proprio nel 2023 l‘invidiabile traguardo dei 40 anni dall’uscita del primo capitolo, avvenuta nel lontano 1983, preistoria del videogioco, riuscendo non solo a mantenere la sua notevole rilevanza in patria, ma addirittura ad acquisire e poi incrementare una presenza oltreoceano.

Questo successo è dovuto in gran parte a una delle caratteristiche più significative di Nobunaga’s Ambition, che ha giocato un ruolo fondamentale nel permettere alla serie di sopravvivere così a lungo: una continua ricerca della sperimentazione, che di titolo in titolo ha portato enormi cambiamenti restando però in grado di evitare – letteralmente in maniera chirurgica – di intaccare l’anima della serie.

Nobunaga's Ambition Awakening 4

Uno sguardo al gameplay

Per capire i cambiamenti apportati e soprattutto i risultati raggiunti da essi dobbiamo però iniziare dalle basi. Nobunaga’s Ambition: Awakening è uno strategico ambientato nel Giappone dell’era Sengoku (come ad esempio Crusader Kings III, di cui trovate qui la recensione) che ci mette al comando di un daimyō, un signore feudale che controlla uno delle decine di clan che si dividono l’arcipelago.

Avviando una nuova partita ci viene chiesto di scegliere tra una decina di scenari, ossia precisi (e ben descritti) momenti storici all’interno dei quali possiamo selezionare un daimyō qualunque – a prescindere dalla sua rilevanza storica negli eventi del periodo – e condurlo al suo obiettivo, che funge da condizione minima per vincere la partita.

Mentre nei titoli precedenti era necessario conquistare tutto il Giappone, o in alcuni casi più della metà, in Nobunaga’s Ambition: Awakening esistono ulteriori condizioni di vittoria, ad esempio la conquista di una singola regione, che velocizzano e snelliscono le partite e incoraggiano a provare anche clan più piccoli, sebbene sia comunque permesso continuare a giocare fino alla vittoria finale.

Gestione del tempo e delle battaglie

Il passaggio del tempo, tradizionalmente diviso nella fase del consiglio all’inizio di ogni mese e in quella di combattimento dove poter muovere i propri eserciti (di fatto un sistema a turni, dove un turno coincideva con un mese di gioco), è ora in tempo reale, sebbene molte tipologie di eventi avvengano comunque a inizio mese.

La componente gestionale, seppur drasticamente semplificata, è  ancora estremamente importante in Nobunaga’s Ambition: Awakening e ci permette di gestire una quantità limitata di manodopera per costruire o riparare edifici e migliorare la produzione di oro e provviste, oltre a essere eventualmente investita in azioni di spionaggio e sabotaggio o eventi a tempo limitato.

Per quanto riguarda le battaglie, è sempre possibile controllare le truppe dalla mappa del mondo ma è stata eliminata quasi completamente la possibilità di scendere sul campo di battaglia e controllare direttamente i vari ufficiali, con l’eccezione degli assedi e delle battaglie storiche, queste ultime accessibili a patto che nella partita si verifichino gli eventi storici necessari ad attivarle.

Potrebbe sembrare una grave mancanza, ma in realtà così non è, in parte perché le battaglie manuali nei titoli precedenti risultavano spesso molto lunghe e noiose, in parte perché in Nobunaga’s Ambition: Awakening le meccaniche sono state snellite e rese al tempo stesso più tattiche velocizzando lo spostamento delle truppe, ma limitandone il movimento a strade predefinite come avviene nella mappa del mondo.

Nobunaga's Ambition Awakening 2

La gestione degli ufficiali e il sistema di lealtà

La novità più significativa apportata al gameplay di Nobunaga’s Ambition: Awakening è indubbiamente rappresentata dai cambiamenti al sistema degli ufficiali. Come da tradizione della serie ce ne sono migliaia, ciascuno con la sua affiliazione, le sue statistiche e una breve descrizione del suo ruolo nella storia del periodo Sengoku.

Gli ufficiali sono braccia, occhi e orecchie del daimyō che controlliamo, e avremo bisogno di loro per compiere praticamente qualunque azione nel gioco, dal comandare un esercito al gestire una città o castello, dallo spionaggio alla diplomazia e ciascuno di essi sarò più o meno efficace in un determinato compito in base alle proprie statistiche.

La statistica più importante in Nobunaga’s Ambition: Awakening, o quantomeno la più rilevante a livello di possibilità di gameplay, è rappresentata però dalla lealtà, che si alza e abbassa in base alla situazione dell’ufficiale stesso. Potrebbe ad esempio alzarsi qualora questi si veda assegnata la gestione di un territorio e abbassarsi nel caso in cui il medesimo territorio gli venga sottratto da un’invasione nemica o da una nostra decisione.

Nobunaga's Ambition Awakening 3

Un alto livello di lealtà permette a un ufficiale di combattere più a lungo prima di ritirarsi e di essere più refrattario a tentativi di altri clan di spingerlo al tradimento, che potrebbe invece accettare di buon grado con una lealtà più bassa. E’ stato inoltre introdotto un gradito sistema di negoziazione, utilizzabile anche in diplomazia, che permette eventualmente di scendere a patti con un ufficiale ribelle.

Ma la grande novità che Nobunaga’s Ambition: Awakening apporta a questo sistema è rappresentata dall’IA degli ufficiali stessi, che non solo hanno caratteri e idee personali, ma soprattutto sono finalmente in grado di agire in base a esse, a prescindere dalla lealtà e talvolta dagli ordini del daimyō. Un ufficiale particolarmente coraggioso potrebbe dunque lanciarsi direttamente in battaglia, mentre uno più strategico potrebbe cercare di aggirare il nemico e colpirlo alle spalle. In una situazione disperata il primo potrebbe scegliere di mantenere la posizione e combattere fino alla fine, il secondo di ritirarsi e riorganizzarsi.

E’ sempre possibile per il giocatore sovrascrivere i comportamenti di un ufficiale in battaglia con i propri ordini, ma farlo spesso e assegnare comandi che siano completamente contrari al carattere di un ufficiale potrebbe talvolta risultare in una diminuzione della lealtà nei nostri confronti.

Nonostante non sia più possibile scegliere di controllare un qualunque ufficiale del gioco anziché un daimyō, e partire quindi da un punto più basso della scala gerarchica, come avveniva in Nobunaga’s Ambition: Spheres of Influence, il sistema degli ufficiali è ancora un fiore all’occhiello della serie.

Nobunaga's Ambition Awakening 5

Grafica e contenuti di Nobunaga’s Ambition: Awakening

Passando a un rapido cenno all’aspetto tecnico, Nobunaga’s Ambition: Awakening presenta una grafica piacevole, specialmente nella rappresentazione degli ufficiali e della dettagliatissima mappa in 3D del Giappone. Nella mia esperienza di gioco su PS5 non ci sono mai stati problemi di crash o cali di framerate e le mie conquiste sono sempre state fluide e piacevoli alla vista.

Una menzione la meritano anche l’incredibile quantità di descrizioni, personaggi ed eventi storici, ormai una tradizione della serie che rende il titolo una vera e propria enciclopedia del periodo Sengoku. Interessante anche constatare come i numerosi eventi storici ispirati a fatti reali si attivino automaticamente una volta raggiunte le corrette condizioni, come ad esempio la conquista di un determinato castello da parte di un clan o semplicemente il raggiungimento di una certa data significativa.

In conclusione

Nobunaga’s Ambition: Awakening è un titolo che farà la gioia non solo di chi segue da tempo la serie, ma anche degli appassionati di grand strategy per i quali si rivelerà sicuramente un’inaspettata sorpresa. Se siete anche solo minimamente interessati al periodo Sengoku in Giappone provatelo: non rimarrete delusi.

9
Un titolo che farà la gioia di tutti gli appassionati di grand strategy e del periodo Sengoku.

Pro

  • Gameplay ricco e raffinato
  • Una mole incredibile di contenuti storici
  • Alta rigiocabilità

Contro

  • Alcune meccaniche tagliate avrebbero meritato miglior sorte
  • Ci vuole un po' di pazienza per imparare a giocare.
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