Nobody Saves the World – Recensione
Dai creatori di Guacamelee! non potevo aspettarmi niente di meno che un titolo divertente, frizzante e carico di humor demenziale, e ve lo anticipo subito: sono stato ampiamente accontentato. Dopo essermi perso questa chicca su Steam, è venuto in mio aiuto il team dei DrinkBox Studios portando Nobody Saves the World direttamente su Nintendo Switch, Xbox Series X/S e PlayStation 5. Quindi appena ho avuto la possibilità di affondare gli artigli su questo titolo in piena portabilità non ho esitato un attimo a supplicare di essere io il recensore designato a svolgere il compito di sviscerare questa chicca, e devo ammettere che ne è valsa la pena.
Nobody Saves the World è un titolo geniale che parte già alla grande, pur sfruttando tutti i cliché del caso. Il protagonista – un esserino pallido, con le orbite vuote e il corpo nudo e flaccido – si sveglia in un letto di un villaggio completamente immemore e, sfidando ogni qualsiasi barlume di lucidità, decide di girovagare per il borgo senza neanche degnarsi di mettere un paio di pantaloni, come giustamente gli viene fatto notare appena qualche secondo dopo l’incipit iniziale.
Ma la logica ha poco a che fare con Nobody Saves the World e nel nostro primo girovagare decidiamo contro ogni buonsenso di addentrarci nella villa di Nostramagus, solo per venire a conoscenza del fatto che il mago plurititolato supremo è sparito e che qualcuno dovrà dare una mano al popolo raccogliendo i frammenti di una gemma, al fine di porre fine a una non ben precisata calamità.
E chi potrà e soprattutto vorrà svolgere l’oneroso compito? Nessuno. Già perché se finora non ci eravate arrivati Nessuno è il nome del nostro pallido protagonista, che fregata di soppiatto la bacchetta storta di Nostramagus verrà imprigionato all’istante da Randy, psicopatico aiutante del pluripremiato mago che vede in lui un rivale incompetente e per questo decide di sbatterlo di prepotenza nelle segrete del castello… senza ovviamente perquisirlo per riprendersi la bacchetta (?!).
In ogni caso ora siamo qui, in uno schifo di prigione, con un materasso bagnato non si sa di cosa e con un gabinetto otturato che qualcuno ha deciso comunque di utilizzare; la prima cosa che tutti – in questo caso Nessuno – deciderebbero di fare è uscire sfondando la porta in bella evidenza ma non si può, e qui si comincia a prendere confidenza con il gameplay. Le porte in Nobody Saves the World infatti si aprono solo accumulando stelle e le stelle si raccolgono portando a termine le missioni, che possono variare in base alla storia e al contesto. Per esempio girovagare e curiosare tra materasso e gabinetto non è stata una cattiva idea in fondo, dato che ci permetterà di accumulare le prime stelle e familiarizzare con il concetto di “riscatta missione”, se mai qualcuno ne avesse davvero bisogno.
Altro punto del tutorial iniziale ci vede dimenare la bacchetta (appena sarete saliti quel tanto che basta di livello) per trasformarci in un sorcio blu. Mai nella vita avrei pensato che assumere la forma di un topo sarebbe in qualche modo un progresso in un Action/GDR ma Nobody Saves the World è anche questo. Con la nuova forma acquisiamo un’abilità attiva e una passiva, oltre ad assumere delle dimensioni ridotte che ci permetto la fuga attraverso un cunicolo e che ci gettano finalmente nell’azione offerta da questo folle titolo.
Ora tutto il gioco, di cui non vi narriamo per intero la folle trama, è riassumibile in gironzola per la mappa, affronta i vari dungeon e nemici con le abilità acquisite e sali di livello per poter accumulare il potere di cambiare forma ancora e ancora. Ma la follia di Drinkbox studios è qui che dà il meglio poiché la forma Topo è una di quelle tutto sommato più normali, ma sappiate che lungo il percorso diventerete robot, tartaruga, sirena mostruosa, cavallo, lumaca, zombie, prestigiatore, culturista e molto altro ancora… vi basti sapere che potrete assumere anche l’aspetto di un uovo.
Ogni aspetto ha una serie di attacchi propri, per cui il topo rosicchia, il cavallo scalcia, la sirena lancia bolle d’acqua, l’uovo rotola e la lumaca lascia una scia di bava (nella vecchia fattoria, ia ia o) tanto per fare degli esempi. Ogni attacco ha poi una caratteristica di stato come veleno, contusione, taglio, accecamento e via così: molti nemici infatti hanno uno “scudo” che risulta sensibile solo a un tipo di attacco. Ma quindi come fare con la lumaca per esempio, che ha solo attacchi veleno e oscurità, a infrangere uno scudo sensibile al taglio? Semplice: con i mix.
Da un certo punto in poi infatti potrete assegnare attacchi a personaggi diversi ottenendo per esempio un cavallo in grado di lasciare una bava velenosa mentre scocca frecce e colpisce con gli zoccoli posteriori. Solo a rileggere quest’ultima frase mi rendo conto di quanto questo possa apparire strano, ma è esattamente così. Non sottovalutate in ogni caso Nobody Saves the World: farlo vi costerà caro. Quindi farmate, raggiungete gli obiettivi, lasciatevi sempre alle spalle una via di fuga, occhio agli scudi nemici, equipaggiatevi degli attacchi più funzionali e fate attenzione alla vostra salute anche perche i ragazzi del team di sviluppo hanno fatto si che la difficoltà cresca in base al vostro incremento di attacco, per cui mai abbassare la guardia. E non dite che non vi avevo avvertito.
In ogni caso Nobody Saves the World funziona, e lo fa sotto tutti gli aspetti. Ogni personaggio ha una progressione costante che permette l’apprendimento di nuovi attacchi attivi e passivi, che possono essere ulteriormente potenziati tramite i gettoni blu lasciati dai nemici o trovati nei forzieri. Lo sblocco di nuovi aspetti fornisce la possibilità di affrontare le aree precedenti rendendo accessibili passaggi altrimenti impraticabili e la follia dei dialoghi, dei disegni e degli NPC si sposa con l’armonia generale offrendo un senso di appagamento. Non è possibile sentirsi fuori luogo o inadeguati a Nobody Saves the World.
La direzione artistica e soprattutto la caratterizzazione dei personaggi è un’esplosione di humor nonsense e colore che conquista fin dalle prime battute e che non cala mai durante l’intero corso dell’avventura. Sempre frizzante Nobody Saves the World sorprende passo dopo passo mescolando anche generi diversi come ufo e robot con streghe e draghi, passando ovviamente per le varie gilde in cui affrontare missioni, come quella dei ladri o dei cavalieri. Tra fatine strafatte che vi offrono ampolle di mana aggiuntivo e nidi in cui farsi covare da uccelli giganti la storia tiene botta e si fa seguire con piacere senza mai annoiare nonostante la ripetizione dovuta al farming necessario per affrontare determinati dungeon.
Quindi armati di follia e tanta determinazione Nessuno si farà strada per ore e ore, al fine di riuscire nell’impresa che nessuno gli ha affidato (si lo so il gioco di parole era terribile, ma chiudiamo un occhio per questa volta).
Il porting funziona alla grande sotto l’aspetto comandi e impostazioni, e risulta grandioso godere del titolo in portabilità. Purtroppo però le dimensioni contenute dello schermo, per esempio di una Switch Lite, a volte rendono difficile scorgere bene tutti gli elementi nella videata, specialmente nella fasi più concitate (e specialmente se siete in là con gli anni come il sottoscritto). Nintendo a questo proposito deve fare i conti con Steam Deck, che offre uno schermo più grande e più adatto a gestire titoli come questo, oltretutto a un prezzo più competitivo e con offerte speciali periodiche maggiori offerte da Steam. In ogni caso non voglio sminuire il lavoro di Drinkbox Studios: su Nintendo Switch Oled o normale e sul grande schermo Nobody Saves the World funziona alla grande.
Nobody Saves the World è la fiera del nonsense offerta da Drinkbox Studios. La miscela di follia, elementi action e GDR, trasformazioni e colore rende il titolo davvero piacevole e consacra l’ennesimo successo di questo studio. Approdata anche su console la pazza avventura di Nessuno riesce a conquistare dalle prime battute e a tenere alto l’interesse anche dopo ore di gioco, per cui mi sento di consigliare vivamente l’acquisto del titolo, per la piattaforma che più preferite.
Pro
- Follia e humor a non finire
- Gameplay frizzante e coinvolgente
- Trasformazioni esilaranti
- Livello di difficoltà bilanciato
Contro
- Confusionario sugli schermi più piccoli
- Farming necessario al prosieguo dell'avventura