Under Night In-Birth Exe: Late

Tutti gli appassionati di Melty Blood, picchiaduro in 2D, vorranno provare il nuovo titolo di Ecole Software e French-Bread, ossia Under Night In-Birth Exe: Late. Essendo il primo un ottimo esponente del genere, sicuramente ci si aspetta che Under Night abbia determinate frecce al suo arco, essendo una sorta di sequel spirituale, già uscito da qualche mese in Giappone, sia in sala giochi che in retail, è soltanto adesso sbarcato in Occidente. Andiamo subito a vedere quali sono le sue caratteristiche principali, i suoi punti di forza e le debolezze.

La notte degli incubi

Solitamente, quando qualcosa di strano accade, lo fa sempre in Giappone. L’Hollow Night è un fenomeno che si verifica proprio nella Terra del Sol Levante per qualche mese ogni centinaio di anni. Durante questo fenomeno, dei mostri chiamati Voids si nutrono del potere e della mente di determinate persone dotate di una particolare capacità, rendendoli gli unici a poterli vedere e percepire. Hyde, il personaggio principale di questo picchiaduro, è uno di tali esseri umani “prescelti” che è sopravvissuto all’attacco dei Voids, acquisendo così particolari poteri e diventando un In-Birth.

Hyde non sarà l’unico a essere dotato di tali capacità, alcuni infatti si schierano con lui, altri invece hanno ben altre intenzioni, meno profonde e benigne finendo per dividersi in tre diverse organizzazioni: la Yato, che da la caccia i Voids, la Licht Kreis, che primariamente difende i civili, e la Amnesia che invece si oppone alle precedenti fazioni e si mostra molto più caotica e confusionaria.

La trama di Under Night In-Birth Exe: Late non spicca per originalità ma, alla fine, stiamo parlando pur sempre di un picchiaduro. Tuttavia sarebbe stato molto più apprezzabile vederla portata in chiave animata, anziché venire a conoscenza dei fatti tramite dei semplici scene di dialogo prive di animazione.

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Botte notturne

Alla ricchezza di modalità disponibili (Story Mode, Versus, Online, Training, Score Attack, Time Attack, Survival, Gallery e la possibilità di personalizzare i combattenti) controbatte la povertà in termini di personaggi, sedici in tutto, e di arene, quindici. Tuttavia pur disponendo di pochi lottatori c’è da puntualizzare il fatto che ognuno di essi è caratterizzato, in termini di capacità e mosse, in modo certosino: ognuno di essi infatti avrà un proprio stile di combattimento, dei propri punti di forza e di debolezza. Non sarà difficile trovare il proprio lottatore preferito dopo una breve serie di partite, per poi iniziare a spulciare per bene le sue mosse e le combo utilizzabili. Infatti durante gli scontri saranno molto avvantaggiati gli stili aggressivi: più si sta addosso all’avversario e più facile sarà portare a casa la vittoria. Attaccando di continuo l’avversario, oppure premendo X, sarà possibile far caricare la Grind Grid, una barra situata al centro dello schermo  che, raggiunta una certa soglia, farà entrare il lottatore in modalità Vorpal.

Entrati in modalità Vorpal acquisiremo vari bonus come maggior danni inflitti e la possibilità di inanellare molto più facilmente le combo, distruggendo letteralmente l’avversario. Ovviamente se saremo noi a subire danni, prese, combo e chi più ne ha più ne metta la Grind Grid scenderà di volta in volta in favore dell’avversario: si tratta infatti di una barra condivisa fra i due lottatori e bisognerà combattere anche per “conquistarla”. Questo tipo di approccio alla lotta fa sì che gli scontri siano molto movimentati, dinamici e vivi, rendendo quindi ogni combattimento sempre spettacolare e mai noioso, a patto ovviamente di selezionare un buon livello di sfida.

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Un po’ troppo buio

Pur apprezzando la tecnica realizzativa del gameplay non si può giudicare quella grafica nello stesso modo. I modelli 2D in stile anime dei personaggi sono ben caratterizzati e ricchi di colore ma non rendono molto in movimento: le animazioni sono infatti molto povere in fatto di dettagli e peccano molto in fantasia, risultando anche ripetitive. Della stessa risma sono anche le arene, le quali non trasmettono nulla di particolare, sono semplici sfondi che fanno da rifinitura allo scontro e nulla più, peccando anche qui di troppa semplicità e forse anche poca cura nel processo di realizzazione.

Discorso leggermente diverso invece per il doppiaggio, disponibile sia in inglese che in lingua originale: qui infatti ogni personaggio è diversificato bene e tramite le voci è facile intuire anche quale sia l’essenza, il cuore del personaggio. La colonna sonora è anch’essa di buona levatura anche se non brilla di certo per originalità.

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Under Night In-Birth Exe:Late è un picchiaduro 2D che sicuramente ogni appassionato del genere deve perlomeno provare. Pur non brillando per originalità e realizzazione “artistica” ha un gameplay frenetico e dinamico che difficilmente stancherà il giocatore, soprattutto se lo si gioca in compagnia. Se siete disposti a passar sopra ai suoi difetti sicuramente è un titolo che sa come divertire, altrimenti, se non siete amanti del genere, non crediamo sarà questo titolo a “convertirvi”, pur avendo buone potenzialità.

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