NieR: Automata Become as Gods Edition – Recensione

NieR: Automata è stato uno dei JRPG che ci hanno maggiormente convinto nel 2017. Originariamente uscito solo su PlayStation 4 e PC, il gioco di Platinum Games è approdato anche su Xbox One (con ottimizzazione per Xbox One X) lo scorso 26 giugno con la Become as Gods Edition. Un late port in un certo senso doveroso nei confronti dell’utenza Microsoft, che nella precedente generazione ha potuto godersi NIER (uscito su PlayStation 3 e Xbox 360, appunto), divenuto col tempo un autentico cult game.

Innanzitutto, questo port di NieR: Automata è stato pubblicato esclusivamente sullo Store di Xbox al prezzo di lancio di € 49,99, e purtroppo non beneficia di unedizione retail, a differenza della versione per PlayStation 4. In compenso, nei circa 45 GB richiesti per il download troverete tutti i DLC finora rilasciati su Steam e PlayStation Store: il principale è 3C3C1D119440927 (del costo di € 13,99 su Steam e PS Store), ma ci sono anche i contenuti Maschera macchina, Grimoire Weiss, Pod di cartone, Pod vintage grigio, Pod vintage rosso (inclusi nella Day One Edition per PC), che saranno disponibili progredendo in un determinato modo nella storia.

Sul piano sostanziale, 3C3C1D119440927 aggiunge una modalità gladiatoria con tre arene nettamente differenziate, un boss opzionale e una breve ma interessante cutscene, per un totale di un paio d’ore di gameplay ben rifinite. Si tratta perlopiù di materiale post game, visto che richiede alti livelli per essere dominato.

Per quanto concerne il comparto tecnico, dobbiamo evidenziare come il gioco non fosse perfetto nella sua versione primigenia che girava a 60 fps non granitici nonostante la risoluzione di 900p (mentre su PlayStation 4 Pro venivano raggiunti i 1080p). Su Xbox One, tuttavia, il frame rate pare meno incline a oscillazioni. Su Xbox One X si sale a 4K – upscalati, però: la risoluzione nativa è 1920×2160, quindi la versione per PC rimane superiore sotto quest’aspetto, e il miglior filtraggio delle texture contribuisce alla buona resa complessiva. Il frame rate appare più stabile, anche se non ancora impeccabile.

Al netto dei DLC di cui già si è detto, la Become as Gods Edition è contenutisticamente pari alla versione “liscia” di Nier: Automata, per cui vi rimandiamo alla recensione dell’anno scorso per una disamina più dettagliata dell’opera di PlatinumGames.

In questa sede ci basti ricordare che il gioco costituisce allo stesso tempo il sequel di Nier e il quinto capitolo della saga Drakengard/Nier considerata nel suo complesso. La vicenda è godibile stand alone, ma esistono interessanti collegamenti con Nier (che abbiamo ricapitolato per voi prima del debutto del gioco l’anno scorso) che premiano i fan. Che siano maturi i tempi per una versione rimasterizzata di Nier? L’anno scorso si era originato un rumor, coerente con dichiarazioni di Yoko Taro sull’elevata possibilità di un remaster in caso di vendite esaltanti di Nier: Automata. Ora che le vendite si sono rivelate esaltanti, potrebbe anche accadere.

Concludiamo questo breve “ripasso” su Nier: Automata evidenziando l’impatto che ha avuto sullo sviluppo della serie la scelta di Square Enix di affidare lo sviluppo a PlatinumGames: mentre i precedenti episodi avevano sempre peccato sul versante del gameplay, rivelandosi affascinanti o anche appassionanti per altri motivi, Automata si avvale di un ottimo combat system, sorretto da un comparto tecnico impensabile sia per Cavia (sviluppatori storici della serie) sia per Access Games (autori di Drakengard 3). D’altro canto, si tratta del primo titolo della serie ad avere il budget da million seller, pur collocandosi per certi aspetti al di sotto di un autentico “AAA”, come emerge dall’elemento open world.

NieR: Automata Become as Gods Edition è la miglior versione disponibile del gioco di PlatinumGames, contemperando le esigenze tecniche (giocando su Xbox One X, con una resa inferiore solo alle migliori configurazioni PC) e la mole di contenuti, grazie all’inclusione di tutti i DLC rilasciati finora.