Nexomon: Extinction – Recensione
Il mood dell’epoca che viviamo spinge le persone verso un panorama che tristemente – secondo il parere di chi scrive – fa presupporre che niente di realmente nuovo possa essere concepito, al massimo è possibile rivitalizzare, reinventare, modificare quello che già esiste. Assumendo questo come dato oggettivo, anche in campo videoludico ci si spinge verso l’obiettivo di migliorare ciò che già esiste fornendo feature aggiuntive o storie originali seppure in un contesto ormai ben più che collaudato.
Questo non è necessariamente un male quando l’obiettivo viene centrato, ed è proprio quello che devono aver pensato i ragazzi del team di VEWO INTERACTIVE INC quando, in collaborazione con PQube, hanno dato vita a Nexomon: Extinction, che sbarca su Nintendo Switch, PlayStation 4, Xbox One e PC.
Palese è il paragone con la famosissima serie Pokémon, a partire dal nome che richiama immediatamente alla mente la saga Game Freak per arrivare al contenuto che sin dalle prime battute si rivela familiare al punto da far storcere il naso. Anche qui, sebbene la trama abbia un taglio più maturo e avventuroso, ci si ritrova infatti catapultati nell’azione con l’ormai iconica scelta di uno starter iniziale tra un roster più fornito rispetto allo standard a cui il grande pubblico è abituato e che è composto da 7 creature di sette tipologie differenti.
Va detto che le tipologie di Nexomon e le loro relative implicazioni negli scontri hanno, in Nexomon: Extinction, una valenza maggiore dei titoli della stessa categoria, dato che in questo gioco non è sempre e solo una questione di livello delle bestioline utilizzate in combattimento.
L’accento di una trama più aggressiva poi non è un fattore da sottovalutare. Degno del miglior cliché, il nostro protagonista si rivela fulcro di un’avventura condita da flashback e incognite che lo vede al centro di un intrigo che si dipana man mano che si prosegue nell’avventura, ma tutto ha un imprinting più maturo, votato alla risoluzione di un conflitto e di un mistero più che al mero vai in giro e divertiti. E non mancheranno neanche i colpi di scena, maturi e ben integrati nella storia principale.
Al risveglio dall’incubo in cui il prologo ci catapulta ci si ritrova in un orfanotrofio, pronti per affrontare l’esame che ci vede diventare domatori di creature mostruose e divertenti. I Nexomon infatti sono creature con cui a popolazione ha imparato a convivere al punto da vederli perfettamente integrati nella vita quotidiana… ma non è sempre stato così.
Un tempo infatti umani e Nexomon erano nemici visto che i mostriciattoli erano sotto il controllo di un tiranno che li aizzava e li faceva combattere. Un domatore impavido però ebbe il coraggio e la forza di sconfiggere il re dei mostriciattoli per relegarlo nell’oblio, permettendo ai Nexomon di diventare compagni e alleati degli umani… almeno fino ad ora.
Da qui parte la nostra avventura in Nexomon: Extinction. I tiranni sono tornati, combattono tra di loro per il potere e noi dobbiamo riportare l’ordine, con l’aiuto del team che formeremo catturando i Nexomon selvatici incontrati lungo il cammino da rinchiudere nelle Nexotrappole. E senza spoilerare troppo possiamo anche anticiparvi che non tutti i tiranni saranno nostri avversari…
Per quello che riguarda le dinamiche del gameplay di Nexomon: Extinction possiamo affermare che nessun videogiocatore possa trovarle nuove o che possa avere difficoltà nel padroneggiarle. Catturate i Nexomon selvatici, affrontate gli avversari – siano essi domatori o nemici – fate evolvere i vostri cuccioli e fate apprendere a loro nuove tecniche. Poche le differenze, giusto qualche sfaccettatura in fase di cattura, dove potrete usare del cibo o altre feature per rabbonire i Nexomon avversari. Carina la raccolta di minerali che vede gettare le basi per la creazione di nuclei in grado di donare feature ai vostri Nexomon in battaglia.
Nexomon: Extinction presenta inoltre un sentore di dungeon crawler e una propensione al grinding, dato che anche un solo scontro mal calcolato può ricacciarvi all’ultimo punto di salvataggio facendovi ripercorrere lunghi tratti di quello che è un simil open world isometrico a 2 dimensioni, con un respawn di tutta la fauna selvatica e non. In pratica o siete pronti o siete fregati. Cacciare, svolgere le innumerevoli missioni secondarie, recuperare e rivendere materiali e Nexomon e soprattutto esplorare è l’unico sistema per proseguire in un’avventura tutto sommato libera dal punto di vista dell’approccio. Una cosa importante da tenere a mente è l’uso delle Nexotrappole, che variano per elemento e qualità e che danno vita in fase di cattura a un mini gioco, purtroppo praticamente solo fine a se stesso.
Purtroppo la componente RPG è appena abbozzata e forse, dato che questa è da sempre una delle carenze del famoso Pokémon, si sarebbe potuto fare qualche sforzo in più per poterla migliorare. Ma il punto di forza di titoli del genere non è di certo questo ma bensì quello di solleticare la componente collezionistica dei giocatori e Nexomon: Extinction non fa eccezione.
Sotto questo aspetto il titolo spicca nell’universo di cloni con una cura per l’attenzione dei mostriciattoli che trasuda passione e amore. Ogni Nexomon ha più di un’evoluzione, e ogni qual volta evolve cambia e migliorano non solo le caratteristiche fisiche ma anche la storia che li accompagna nella descrizione. Sono presenti più di 400 Nexomon differenti e ognuno di essi è caratterizzato davvero con cura e precisione, sia nella sua forma base che nelle sue evoluzioni. Inoltre sono presenti diverse tipologie di Nexomon che bisogna assolutamente tenere da conto.
Come accennato in precedenza, uno dei punti dolenti dei titoli simili a questo è che per assurdo potenziando un solo tipo di creatura si ha quasi sempre la meglio su tutte le altre: si ottiene così un team con una creatura forte e svariate più deboli. In Nexomon: Extinction questo avviene con molta più difficoltà: sin dall’inizio conviene avere una squadra varia e uniforme dal punto di vista del livello e della potenza; in questo modo proseguire sarà più facile ma non meno lungo dato che in ogni caso livellare e camperare sono imperativi.
I menù sono agevoli e veloci e adattati perfettamente alla versione da noi testata per Nintendo Switch, ma abbiamo trovato diverse imprecisioni a livello di codice nella traduzione, cosa che siamo certi il team di sviluppo sistemerà prima del lancio ufficiale di Nexomon: Extinction. A compensare troviamo una caratterizzazione della tipologia del dialogo in sé a dir poco spassosa: con battute che bucano la quarta parete e un humor nero a tratti dissacrante che rende lo skippare i dialoghi un delitto.
Nexomon: Extinction, prodotto da VEWO INTERACTIVE INC ed edito da PQube, per Nintendo Switch, PlayStation 4, Xbox One e PC si rivela essere al colpo d’occhio qualcosa di già visto e rivisto. Detto questo, il titolo riesce a ritagliarsi una fetta di mercato grazie a un gameplay collaudato, un prezzo contenuto e soprattutto grazie a una quantità di Nexomon da catturare e far evolvere che farà la gioia dei collezionisti. Se si passa sopra le somiglianze Nexomon: Extinction risulta essere piacevole e ben sviluppato e in grado di regalare svariate ore di divertimento.
Pro
- Trama matura e interessante
- Ottima varietà di Nexomon
- Dialoghi esilaranti e intelligenti
- Gameplay collaudato...
Contro
- ... forse ormai anche troppo
- Decisamente simile a un'altra famosa saga
- Localizzazione italiana da migliorare