New Super Mario Bros. 2 – Recensione New Super Mario Bros. 2

Pensare che non molto tempo fa certi lavori costituivano solide certezze: l’elettricista, il posto fisso in fabbrica, oppure (tanto per dire) l’idraulico.
Ma la crisi colpisce tutti, e andare in giro vestiti di rosso a salvare principesse non rende più come una volta.
Così Nintendo nel dare un calcio alla (nostra) miseria ci mette in mano un 3DS, una cartuccia di gioco, e ci manda a collezionare monete nel fantastico e sempreverde Regno dei Funghi.
Il pretesto narrativo di ogni buon Mario da vent’anni a questa parte è sempre lo stesso: complice l’ingenuità di un intero castello e dei suoi fungosi sudditi, l’incauta Peach finisce nelle grinfie di Bowser e spetterà al dinamico duo di fratelli correre in suo soccorso.
Nel farlo però i cari vecchi idraulici, probabilmente in bolletta dalle avventure passate, si dilettano a fare cassa facendo incetta di monete piazzate praticamente ovunque ad ogni angolo dello schermo. Che dal 24 Agosto (data di pubblicazione italiana) ad oggi non ne abbiano collezionate abbastanza? 

 


Un Mario Procione plana in tutto il suo splendore

 


Schiavi del denaro

Come si evince da quanto letto finora, il fulcro di questo episodio risulta essere proprio accumulare quante più monete possibili.
Pertanto, allo scopo di tenervi costantemente aggiornati sul "patrimonio" messo in cassaforte non appena completato un livello, ognuna di esse verrà conteggiata in un apposito indicatore ben visibile a schermo. Queste, a loro volta, confluiranno in un contatore mondiale che ne indicherà il numero raccolto da ogni cartuccia di gioco connessa ad internet e della cui cifra (che attualmente supera i cento miliardi) verrete sporadicamente aggiornati ad ogni traguardo raggiunto, con tanto di bonus sbloccabili in game.
A tal fine il gioco mette a disposizione due modalità: quella classica suddivisa in otto mondi dalla durata di una decina di ore, e quella denominata "febbre dell’oro", che vi consentirà di rigiocare per ciascuno di quelli completati nella prima tre livelli selezionati casualmente, con pochi secondi a disposizione e l’unico scopo di raccogliere il maggior numero di monete possibili, stabilendo record da poter successivamente condividere in rete.
Nella pratica, però, il tutto risulta essere poco più che un orpello tanto quanto l’introduzione dei nuovi elementi di gioco, come i mattoncini e gli anelli dorati predisposti esclusivamente all’acquisizione di monete o di alcuni power-up, tra cui il procione, in grado di planare e spiccare il volo dopo una breve rincorsa (sicuramente il più utile tra quelli disponibili) e la novità di questo episodio: il fiore d’oro.
Quest’ultimo, nello specifico, per quanto simile nell’utilizzo al classico fiore di fuoco, unisce ad una elevata potenza distruttiva la capacità di trasformare nemici e parti dello scenario in oro sonante.
Monete stella collezionabili (tre per ciascun livello), minigiochi e percorsi nascosti sparsi in ogni mondo in compenso ampliano quel che di buono ha da offrire il panciuto idraulico, senza mai però sfiorare le vette raggiunte nel corso degli anni.
Se tutta l’esperienza si sviluppa sullo schermo superiore, quello inferiore viene invece adibito principalmente a "magazzino": come nell’episodio su DS, infatti, sarà possibile conservare il power-up precedentemente equipaggiato e utilizzarlo in qualsiasi momento semplicemente pigiando sulla relativa icona.

 


Equipaggiare un fiore d’oro è il metodo più semplice per raccogliere monete

Altra nota dolente risulta essere l’estrema semplicità dell’intera esperienza indotta proprio dalla raccolta delle monete: se ogni cento si ottiene una vita è facile immaginare quali possano essere le conseguenze.
Come se non bastasse a facilitare le cose, dopo cinque morti consecutive nel medesimo livello viene in aiuto uno speciale power-up che trasforma Mario in uno sfavillante procione bianco, concedendogli per l’intero stage immortalità a qualsiasi colpo subìto e la possibilità di librarsi in aria spiccando il volo a proprio piacimento. Non che sia obbligatorio usufruirne sia chiaro, ma si sa, la tentazione alle volte può diventare irrefrenabile.
Gli stessi boss di fine mondo risultano di una semplicità disarmante se paragonati ai fasti di quelli passati.
Ultima pecca, e probabilmente la più dura da digerire, è insita nel comparto multiplayer.
Quello che nella sua incarnazione su Wii rappresenta una rivoluzione nel gameplay, qui si dimostra limitato e a tratti estremamente frustrante.
Se fa sorridere l’impossibilità di scegliere personaggi diversi dal classico duo di fratelli, la mancanza di una modalità alternativa a quella co-op giocabile poi esclusivamente in modalità classica lascia a dir poco increduli. Interi stage sembrano pensati per essere fruiti soltanto in single player, e giocati in coppia diventano quasi impossibili da portare a compimento, complici piattaforme troppo piccole e uno schermo di gioco limitato per poter cooperare in maniera ottimale.


Profondo Mario

Il comparto grafico si attesta sugli alti livelli tipici delle produzioni made in Nintendo, accompagnato dalla classica soundtrack della serie opportunamente tirata a lucido per l’occasione e integrato da una buona varietà di ambientazioni diverse per ciascun mondo: foreste lussureggianti si alternano così a distese innevate e a vulcani in eruzione che interagiscono con il piano di gioco, in un tripudio di colori accesi e sgargianti.
Di contro, però, risulta invece essere fastidioso l’utilizzo del 3D, che non offre nulla all’esperienza di gioco e che anzi a volte si rivela controproducente, inducendo a saltare erroneamente su quelle che all’apparenza hanno tutta l’aria di essere solide piattaforme.

 


Attraversare un cerchio dorato trasformerà i nemici in piccole miniere d’oro


Conclusione

Brevità a parte, quel che inficia maggiormente il titolo è l’innovazione: non che non sia necessaria dopo anni di scorribande nel Regno dei Funghi, ma si ha la sensazione di avere tra le mani tante buone idee realizzate in maniera frettolosa solo per fare (appunto) cassa.
Per quanto baffoni neri e salopette abbiano il loro fascino, questa volta è difficile mettere mano al portafogli ad occhi chiusi, tenendo conto di quel capolavoro che sempre su 3DS risponde al nome di Super Mario 3D Land.
Spendere soldi per collezionare soldi ora come ora è davvero così indispensabile?

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