Neptunia Game Maker R Evolution RECENSIONE | Un capitolo da dimenticare
Neptunia Game Maker R Evolution è il nuovo esponente della ormai longeva saga di Hyperdimension Neptunia, nonché il principale franchise di Compile Heart. Una serie che incorpora nel suo racconto una visione dell’industria del videogioco alquanto singolare, incarnando marchi come PlayStation, Nintendo, Xbox e molti altri ancora in tantissimi personaggi femminili.
Mentre la serie principale è ferma da diverso tempo, lo sviluppatore giapponese ha pubblicato negli ultimi anni una serie di titoli spin-off e qualche remake, esplorando nuovi anfratti del vasto universo della Gamindustri. Tuttavia, Game Maker R Evolution si pone come un capitolo scialbo e incapace di intrattenere come i suoi predecessori.
Neptunia Game Maker R Evolution RECENSIONE | alla riconquista della popolarità
In uno dei tanti universi che compongono la serie Hyperdimension Neptunia, il racconto di Neptunia Game Maker R Evolution ci catapulta in un’era piuttosto competitiva per lo sviluppo di videogiochi. Infatti varie aziende e personalità del settore hanno rincorso il frenetico sviluppo del mercato fallendo miseramente.
Questo fenomeno ha coinvolto anche l’azienda guidata da Jagaa, Pippih e Reedio che purtroppo non è riuscita a reggere il confronto con gli altri Game Maker, fallendo miseramente. A causa di ciò, il trio si è guadagnato la nomea di “Dee del fallimento” da parte del pubblico, che ormai ha schernito completamente le ragazze.
Mentre agli occhi del mondo i loro videogiochi verranno visti come prodotti inferiori e la loro popolarità colerà sempre più a picco, il trio verrà attaccato da una misteriosa guerriera conosciuta come F-Sha. In un momento di crisi, a salvare le ragazze ci penserà Older Neptune, che giunta dall’Hyperdimension giunge in loro soccorso.
Vinto lo scontro, Older Neptune si offrirà di aiutare le fanciulle dandole supporto nella rinascita della loro azienda, con l’obiettivo non solo di creare videogiochi qualitativamente migliori, ma anche di ottenere nuovamente l’accoglienza positiva da parte del pubblico. Un percorso che sarà tutt’altro che semplice.
Infatti il principale ostacolo sarà un gruppo di ladre, le “Pirate Maker”, le quali per produrre i loro videogiochi non si pongono problemi nel rubare le idee altrui, copiando spudoratamente elementi come storia, arte e persino gameplay. Insomma, il copia e incolla sarà poco tollerato in questa avventura.
Il racconto viene espletato su schermo con la tipica modalità di narrazione delle visual novel, con i personaggi che vengono rappresentati in fattezze 2.5D. Mentre troviamo la storia piuttosto statica, i suoi dialoghi ci sono apparsi fin troppo diluiti e banali, seppur non manca quel carattere comico che ha influenzato le ultime incarnazioni del franchise.
Questo purtroppo ci porta a non apprezzare ciò che Neptunia Game Maker R Evolution vuole raccontarci, costringendoci a mal sopportare i numerosi momenti dedicati allo sviluppo dell’intreccio narrativo. Gli antagonisti risultano poco carismatici, sia nella caratterizzazione che nel loro design, finendo col diventare delle vere e proprie macchiette nel racconto.
Insomma, la storia è uno degli elementi meno entusiasmanti dell’ultima fatica di Compile Heart, la quale fatica soprattutto a catturare la nostra attenzione sul lungo termine. Nonostante rimangono i tratti distintivi della serie, come i riferimenti all’industria reale dei videogiochi, il canovaccio narrativo ci è parso poco in forma.
Battaglie poco entusiasmanti
Mentre il racconto si sviluppa tramite l’approccio tipico delle visual novel, Neptunia Game Maker R Evolution opta per un gameplay poco a fuoco e con ritmi altalenanti. Nonostante si tratti di un action-rpg in piena regola, il titolo non riesce a proporre un battle system sufficiente, con tante imperfezioni che lo rendono un prodotto indigesto.
Innanzitutto l’ultima fatica di Compile Heart ci permette di esplorare vari dungeon in cui vi pullulano creature di ogni tipo, queste possono essere affrontate in battaglie a tempo reale dentro un’area circoscritta. Da qui possiamo controllare quattro personaggi, i cui attacchi si basano sostanzialmente sulla pressione di uno o due tasti, che in base alla sequenza formano una combo.
Tuttavia il combat system si basa su un sistema link, che permette di passare al controllo di un altro personaggio scaturendo degli attacchi speciali. Questo crea una catena continua di cambi e attacchi combinati, finché l’intero party non si unisce per scagliare un attacco combinato sul nemico di turno.
Mentre possiamo apprezzare l’idea di poter controllare più personaggi contemporaneamente durante un combattimento, ottenendo diversi benefici, bisogna sottolineare che questa dinamica avviene con fin troppa casualità e non vi sarà dato sapere quando approfittare del sistema link. Per fugare ogni vostro dubbio, confermiamo che potete comunque cambiare il personaggio in utilizzo in qualsiasi momento.
Older Neptune, Jagaa, Reedio e Pippih si contraddistinguono per i loro moveset, permettendo dunque di prediligere uno degli stili di combattimento che le caratterizzano. In aggiunta, ciascuna delle ragazze potrà trasformarsi, raggiungendo una nuova forma per un periodo limitato che ne potenzia attacchi e abilità.
Inoltre, le protagoniste potranno scatenare persino un potente attacco, l’EXE Drive, una finisher capace di spazzare via tutti i nemici sul terreno. Tenendo in considerazione questi elementi che costituiscono la base del gameplay, l’impianto ludico di Neptunia Game Maker R Evolution non ci ha per nulla convinti.
Nonostante ciò, il gameplay risulta fin troppo acerbo e non riesce a concretizzare i suoi intenti, fallendo in ogni suo aspetto. Infatti uno degli elementi peggiori del titolo è il suo sistema di combattimento, che nonostante idee tutto sommato apprezzabili sono state messe appunto con cura molto scarsa, risultando per nulla entusiasmante.
I combattimenti risultano confusi e privi di senso, con uno scaling della difficoltà completamente da rivedere. Anche la progressione ci è parsa molto lenta: purtroppo il titolo punta fin troppo sul fattore grinding, costringendoci il più delle volte a rigiocare interi dungeon per poter rivaleggiare contro alcune boss fight.
Persino azioni di supporto come l’utilizzo di oggetti curativi avviene in maniera del tutto casuale, rendendo impossibile curare in tempo le ferite di un membro del party o persino rianimarlo. Un’insieme di fattori negativi che rendono la creatura di Compile Heart un vero disastro sotto il profilo ludico, nonché un capitolo davvero dimenticabile.
Diventare il CEO di un’azienda di videogiochi
Passando oltre la controparte action, Neptunia Game Maker R Evolution ci permette anche di gestire un’azienda che sviluppa videogiochi. Infatti tornando a Victory Plaza potrete gestire la vostra compagnia decidendo innanzitutto cosa svilupperà. All’inizio sarà possibile scegliere solamente uno tra i generi videoludici proposti e nel nostro caso abbiamo scelto i giochi di ruolo.
Evolvendo la propria azienda tuttavia sarà possibile sviluppare anche altri tipi di videogiochi, come picchiaduro, giochi di corse, titoli action e molto altro ancora, diventando così un’azienda sempre più grande e rilevante nell’universo di Game Maker. Assumendo sviluppatori potrete decidere che tipo di videogioco finanziare, facendo combaciare tratti come genere, stile, creativi e idee.
Lo sviluppo di un videogioco avviene in maniera molto semplice e in base alle nostre scelte non solo tempo e costi subiranno delle variazioni, ma verrà influenzata anche la qualità del prodotto. Presso l’azienda sarà possibile sviluppare più progetti contemporaneamente e una volta realizzati, questi potranno essere utilizzati persino come pezzi d’equipaggiamento per il party.
Infatti, i dischi prodotti possono conferire delle abilità passive a ogni personaggio, dandoci un piccolo margine di personalizzazione. Inoltre non è detto che lo sviluppo di un videogioco possa garantire il successo sperato, poiché il fallimento è pur sempre dietro l’angolo.
Dalla vendita del software inoltre si ottengono le risorse necessarie per evolvere l’azienda e fare nuovi investimenti, ma dovete sapere che potrete dedicarvi anche al marketing e al supporto post-lancio pubblicando i DLC dei videogiochi prodotti, massimizzando così i vostri guadagni.
Per fare un esempio, le risorse potranno essere impiegate nell’assunzione di nuovi sviluppatori, i quali si contraddistingueranno per una serie di caratteristiche, dai parametri alle loro preferenze di sviluppo. Questo dunque permette di rimpolpare le fila del proprio staff, così da creare videogiochi sempre migliori.
Nonostante sia piuttosto semplificata, la gestione della compagnia risulta come l’unico elemento riuscito di Neptunia Game Maker R Evolution, che a nostra detta risulta insufficiente in tantissimi aspetti. Infatti vi è la possibilità, grazie alle numerose combinazioni, di realizzare progetti molto diversi tra loro, permettendovi anche di realizzare equipaggiamenti interessanti per il vostro party.
Un gioco non proprio all’avanguardia
Il titolo soffre di diverse lacune tecniche e grafiche. Mentre si apprezzano le illustrazioni che rimpinzano le schermate durante i dialoghi, Neptunia Game Maker R Evolution si presenta come un videogioco visivamente povero e poco d’impatto. Mentre il mercato nipponico si evolve giorno dopo giorno, Compile Heart sembra essere rimasta ancorata – ancora – al passato.
Partendo dal comparto grafico, questo risulta veramente stantio, con modelli e ambientazioni poveri di dettagli. Questo ha un impatto considerevole anche sulle protagoniste, che vedendole in azione abbiamo provato solamente una sensazione: noia. Mentre altri capitoli risultano più curati, l’ultimo spin-off della saga sembra essere tornato decisamente indietro nel tempo.
Questo lo notiamo soprattutto dalle animazioni ingessate, che rallentano i ritmi del gameplay e rendono poco chiaro ciò che accade su schermo. Ogni combattimento infatti è lento, tanto da portarci a non digerire quella che dovrebbe essere la componente più intrattenente della produzione.
Persino le prestazioni sono altalenanti: nonostante un comparto grafico “light”, il titolo è afflitto da evidenti cali di frame rate durante le battaglie, soprattutto quando su schermo vengono attivate due o più abilità o semplicemente l’azione si fa più frenetica.
Come se non bastasse, il level design si mostra decisamente pessimo, con mappe poco chiare persino nella loro linearità. Mentre per procedere sarete costretti ad aprire porte e portoni compiendo giri incredibili, spesso non sarà nemmeno chiaro dove bisognerà andare, costringendovi a raggiungere la destinazione quasi per tentativi.
In tutto ciò, l’unico elemento interessante del titolo è il doppiaggio originale, che come sempre vanta di un buon cast soprattutto per gli utenti più navigati nel mondo dell’animazione giapponese. Troviamo infine una traccia audio e una localizzazione in lingua inglese, che da sempre accompagnano la distribuzione globale della serie.
Neptunia Game Maker R Evolution RECENSIONE| Un disastro
Se pensavate di iniziare la serie Neptunia (e Hyperdimension Neptunia) partendo dall’ultimo spin-off prodotto da Compile Heart vi invitiamo caldamente a dirottare la vostra attenzione su altri capitoli del franchise. Game Maker R Evolution infatti non riesce a fare minimamente breccia nel nostro cuore.
La colpa ricade principalmente su un gameplay poco a fuoco, mal gestito nei ritmi e afflitto da un comparto tecnico pessimo, a cui si aggiungono meccaniche di gioco poco interessanti e non riuscite. A tutto ciò bisogna aggiungere un racconto poco d’impatto e diluito da una moltitudine di dialoghi estremamente superficiali.
Indubbiamente si apprezza la parte gestionale che riguarda in primis lo sviluppo di videogiochi: con un pizzico di approfondimento in più avrebbe potuto fare la differenza in un gioco così complicato. Un notevole passo indietro dato che i precedenti spin-off (come Sisters Vs. Sisters di cui potete recuperare la recensione) sono riusciti a regalare delle esperienze più memorabili.
Un'avventura da dimenticare
Pro
- Elementi manageriali interessanti ma niente di impressionante;
Contro
- Storia priva di mordente e diluita con dialoghi inutili;
- Gameplay pessimo;
- Tecnicamente non all'altezza del mercato giapponese;