Need for Speed Rivals – Need for Speed Rivals

Craig Sullivan è approdato in casa Electronic Arts e il Ghost Team ha così avuto il suo battesimo del fuoco. Need for Speed è infatti un franchise storico della casa che grazie a questo team sta avendo una cadenza quasi annuale, come uno sportivo qualsiasi. Rivals può essere considerato come un nuovo inizio per la serie, un progetto che detterà le basi per un successo presente e futuro sicuro.
 
 
Police and thieves
 
Cominciamo con il titolo. I rivals citati non sono altro che  le forze dell’ordine e i fuggitivi che popolano Redview County e sfrecciano sulle sue strade dandosi sportellate per imporre la propria supremazia sull’asfalto. I poliziotti possono contare su veicoli veloci e ricchi di gadget per mettere letteralmente i bastoni tra le ruote ai criminali in fuga. I fuggitivi invece sono dotati di lussuosissime auto sportive e di serie che potranno essere customizzate e personalizzate in officine specializzate per migliorarne velocità e resistenza al fine di evitare di finire dietro le sbarre. A Redview County non ci sono regole e perciò ogni mezzo è lecito per fare fuori una volta per tutte gli avversari. Il rimando a Hot Pursuit e alle sue corse clandestine mozzafiato è evidente e quindi tutti gli appassionati potranno trovare pane per i loro denti anche in questo Rivals. Gli scenari che vi ritroverete davanti però in questo caso saranno ancora più maestosi e incredibili che in passato.

La contea è divisa infatti in quattro macro aree ispirate a reali paesaggi americani ma in nessun caso confinanti come nel caso specifico. Ci sarà l’interstatale 4 che taglia esattamente a metà la mappa in cui da una parte troveremo le spiagge bianche di un’area probabilmente associabile alla California, dall’altra l’area desertica del Nevada per poi arrivare alla zona montuosa dove ci imbatteremo in ghiaccio e tempeste di neve. I paesaggi che si intervalleranno sono mozzafiato e quest’alternanza di fondi stradali così differenti influenzeranno anche lo stile di guida dato che il grip sarà parecchio differente. La mappa sarà completamente visitabile fin dai primi momenti di gioco ma durante la campagna potremo scoprire le varie aree una dopo l’altra in sequenza.


 
Ripetitività
 
Il problema maggiore della campagna è la ripetitività di fondo che affligge l’intera esperienza. Nelle dieci ore abbondanti di gioco che vi ritroverete ad affrontare sfrecciando dalle coste di Driftwood Heights ai deserti di Dead Tree Canyon. La struttura è appagante e divertente, non c’è dubbio ma la varietà di azione è parecchio risicata. Le due campagne distinte presenti in Rivals infatti vi metteranno di fronte agli stessi eventi praticamente.

Sia per poliziotti che fuorilegge ad esempio avremo le corse a tempo in Risposte Rapide, elemento piuttosto inspiegabile soprattutto per quanto riguarda le forze dell’ordine. Perché una macchina della polizia dovrebbe arrivare da un punto A a un punto B nel minore tempo possibile? Nella modalità Interceptor saremo o da un lato o dall’altro in inseguimenti mozzafiato mentre in Hot Pursuit i poliziotti dovranno porre fine a gare clandestine dei fuorilegge. Un’offerta veramente molto striminzita tutto sommato. 
 

 
Rewards
 
Come parziale soluzione a tutta questa piattezza di gameplay gli sviluppatori hanno introdotto due sistemi ben distinti per guadagnare speed points. I criminali verranno premiati in base alle loro azioni spericolate o salti su strada ma anche vincendo le competizioni di base e potranno incassarli esclusivamente nei rifugi sparsi per la mappa. Gli sbirri potranno di tentare di impedire tutto questo e quindi in questo modo nasceranno inseguimenti altamente spettacolari.

Potremo utilizzare cannoni EMP, chiamare posti di blocco con tanto di strisce chiodate e perfino speronare le macchine avversarie con dei veri e propri arieti. L’intelligenza artificiale dei fuggiaschi non è molto elevata e infatti in pochissimo tempo imparerete alla perfezione gli script di fuga per potere prevedere e anticipare le loro azioni elusive. Nell’online invece, disponibile fino a sei giocatori, il discorso è completamente diverso poiché gli avversari in carne e ossa saranno completamente imprevedibili e quindi il divertimento ne guadagnerà parecchio.

I difetti più grossi riscontrabili nel multiplayer sono certamente la possibilità di passare da una fazione all’altra in maniera totalmente scriteriata così come la mancanza di server dedicati che con il cambio di host vi farà nove volte su dieci perdere la gara in cui ci ritroveremo a gareggiare. 


 
Con gli speed points i criminali potranno saranno in grado di acquistare nuovi mezzi, personalizzare le livree ed effettuare anche tuning per migliorarne le prestazioni. I poliziotti invece avranno tutti i veicoli in maniera gratuita e non potranno in alcun modo modificare la carrozzeria naturalmente ma potranno utilizzare i punti per acquistare tutti i gadget necessari per gli inseguimenti. Le auto disponibili sono molte e quando sbloccherete ognuno dei venti livelli otterremo un veicolo nuovo. Guadagnati i venti veicoli base potremo ultimare le scelte alternative delle varie missioni e ottenerne in totale una sessantina per i racer e circa quaranta per i poliziotti.

Le macchine sono completamente licenziate e potremo contare su nomi come Ferrari, Porsche, Bugatti o Lamborghini. Il modello di guida sarà sempre parecchio arcade come visto l’anno passato in Most Wanted o nel glorioso Burnout Paradise. 

 
Lucidiamo la carrozzeria
 
Per quanto concerne il comparto tecnico il titolo si comporta piuttosto bene. Il motore grafico Frostbite 3 ricrea alla perfezione tutte le condizioni atmosferiche così come i paesaggi mozzafiato e gli effetti di luce e particellari. Peccato per il framerate sempre sui 30 FPS e un pop up parecchio fastidioso per quanto concerne alcuni elementi dello scenario. Anche la fisica poteva essere migliore con un sistema dei danni non sempre soddisfacente. Il comparto sonoro è invece impeccabile con una colonna sonora con pezzi dei Linkin Park, 30 Seconds to Mars, Slayer e Bastille e rumori e rombi del motore del tutto identici alla realtà. 


 
Concludendo
 
Rivals è un buon inizio per un qualcosa che in futuro diventerà ancora migliore. Il team Ghost ha dato vita a un gioco con una grafica incredibile, un sistema di guida arcade divertente e un ottimo parco macchine completamente licenziato. Si auspica una maggiore varietà in futuro per rendere la serie veramente d’eccellenza.     
 
Ti è piaciuto quello che hai letto? Vuoi mettere le mani su giochi in anteprima, partecipare a eventi esclusivi e scrivere su quello che ti appassiona? Unisciti al nostro staff! Clicca qui per venire a far parte della nostra squadra!

Potrebbe interessarti anche

  • Terminator 2D NO FATE Recensione

    Terminator 2D NO FATE Recensione

    Terminator 2D: NO FATE doveva necessariamente comparire nella mia libreria Steam, al primo avvio, lo ammetto, ho provato quel sussulto che solo i veri appassionati della saga possono capire. Quindi quale miglior occasione di recensirlo per voi? Terminator 2D NO FATE non è il classico tie-in cinematografico buttato lì per speculare sul franchise, ma di…

  • Metroid Prime 4 Beyond Recensione

    Metroid Prime 4 Beyond Recensione

    Finalmente, dopo uno iato sembrato un’eternità, ben 18 anni dall’uscita di Metroid Prime 3  Corruption, Metroid Prime 4 Beyond è approdato nelle nostre case, mettendo la parole fine ad una delle attese più lunghe e sofferte della storia Nintendo. Tuttavia, devo ammettere di essermi avvicinato a questo lancio con un animo profondamente diviso, vittima di…

  • Octopath Traveler 0 Recensione

    Octopath Traveler 0 Recensione

    Avete mai pensato “giocherei proprio questo videogioco, se sono non fosse un gacha”? Ebbene, Octopath Traveler 0 è il primo esempio che io abbia mai giocato di titolo mobile re-interpretato come avventura single player per console e PC. Sebbene Octopath Traveler Champions of the Continent non sia esattamente in cima alla mia lista di gacha…

  • Morsels Recensione

    Morsels Recensione

    Il genere roguelike deriva da Rogue, un videogioco del 1980 in cui l’obiettivo era esplorare il sottosuolo scendendo sempre più in profondità, attraversando un livello dopo l’altro. Il gioco già presentava le caratteristiche tipiche del genere di cui sarà capostipite, tra cui l’impostazione a livelli generati proceduralmente, la morte permanente con conseguente ritorno all’inizio del gioco,…

  • Blue Prince Recensione

    Blue Prince Recensione

    [Il codice prodotto non è stato fornito dal publisher] C’è un istante preciso, quando varchi per la prima volta la soglia della villa di Blue Prince, in cui il mondo sembra trattenere il fiato. Non c’è musica invadente ad accoglierti, nessun nemico che ti assale, nessun tutorial lì a rassicurarti. Solo un corridoio elegante, tappeti…

  • Painkiller Recensione

    Painkiller Recensione

    Painkiller 2025, che in altro modo non potrei definire, è un concreto pastrocchio ludico che presenta un bel gunplay e delle idee pure ottime quando si tratta di sparare e basta. È sul resto che pecca in modo esemplare, facendo leva sui tipici errori che contraddistinguono sovente certe produzioni. Painkiller Recensione Quando penso a un…

Lascia un commento