Need for Speed: Most Wanted – Recensione Need for Speed Most Wanted
Eccoci di fronte a un altro capitolo della pluri premiata saga di corse su strada di casa EA: stiamo parlando della serie di Need for Speed, gioco automobilistico conosciuto e molto spesso apprezzato per le sue caratteristiche "street" anche se a volte non propriamente realistico a livello fisico. Andiamo a vedere cosa ci propone questo titolo, che porta il sottotitolo "Most Wanted" che lo contraddistingue.
The Black List
La trama non è delle più originali, o almeno non ha propriamente lo spessore che può portare un giocatore comunque a definirla tale. Mi spiego meglio: vi troverete a dover riprendere la vostra automobile vinta con mezzi illeciti a vostre spese dal cattivo di turno, che si scoprirà poi essere il numero uno nella lista dei most wanted della polizia locale. Inutile dire che dovrete scalare tutti e 15 i posti di questa lista nera per poter alla fine sfidare il capolista i riprendervi la vostra potente autovettura.
A livello pratico la trama ha veramente poca importanza ai fini del gioco, anche se offre uno spunto per giustificare una progressione (anche se decisamente lineare) all’interno del gioco.
Certo, un gioco automobilistico non ha bisogno di una grossa trama per reggersi in piedi ma lo sforzo, anche se apprezzabile, può risultare a tratti stucchevole.
La Lamborghini Gallardo, una delle macchine più interessanti e veloci del gioco
Graficamente questo titolo si presenta in maniera decisamente impressionante, specialmente se giocato in HD riuscirà a stupire il giocatore in quanto paesaggi, resa grafica del mondo di gioco, e modelli automobilistici. Questi ultimi, anche se fedeli ai modelli originali delle rispettive case di costruzione, possono essere personalizzati e modificati con una vasta gamma di pezzi tra alettoni, paraurti, gonnelline risultando di ottima fattura e allo stesso tempo facendo apprezzare al giocatore il cambiamento (anche se solo estetico) della propria vettura.
Per le parti di guida tutto scorre in maniera frenetica ma allo stesso tempo ben definita, da notare l’innesco del N0S, reso in maniera eccelsa tramite un gioco della visuale che farà apparire sfuocato il paesaggio, tenendo la vettura a fuoco, ma facendo comunque mantenere il controllo visivo al giocatore sulla strada e sulle altre automobili in gara. Tirando le somme, tranne alcuni modelli 2D presenti nel mondo di gioco, molto spesso fuori luogo in un titolo con una veste grafica così efficace, ci troviamo di fronte a un decisivo passo avanti specialmente rispetto al precedente capitolo Need for Speed: Underground 2.
I AM ROCK!
La colonna sonora del gioco è sicuramente un elemento interessante, presentando pezzi originali e remix di artisti di grosso calibro in ambito Rap, Rock, e persino Metal.
Più di una volta vi troverete ad esclamare pezzi di canzoni come "I AM ROCK!", track presente sia in game che nel menù di inizio e che per i più suggestionabili potrà arrivare a fornire l’adrenalina finale per vincere un testa a testa a 200 metri dal traguardo.
Per il resto, ci troviamo di fronte ad un cast di tutto rispetto: Avenged Sevenfold, Bullet for My Valentine, The Prodigy, Disturbed e Mastodon sono solo alcuni degli artisti che hanno contribuito al soundtrack del gioco.
La città in cui vi muovete appare degna di un GTA!
Metti il NoS e vai!
Per quanto riguarda la giocabilità di questo titolo ci troviamo di fronte a un risultato più che brillante ma che caratterizza il gioco più come un titolo di corse "futuristico" che come una vera e propria simulazione di guida. L’attinenza con le vere tecniche di guida è praticamente nulla, ma il gioco sembra comunque mantenere una propria serie di leggi fisiche che rende il titolo godibile e divertente. Sarà raro vedere la vostra vettura staccarsi dal terreno in curva, anche a velocità di più di 300 kilometri orari.
Se siete fan di Gran Turismo forse non è il giusto titolo verso cui orientarvi, mentre se preferite Wipeout alla Formula1, troverete spassosi i sorpassi in drift su una curva a gomito che questo titolo vi consente di fare. Per quanto riguarda le automobili, come già accennato, sono totalmente personalizzabili sia dal lato estetico che dal lato meccanico, anche se quest’ultimo presentato più come una normale progressione di power up, che come una vera e propria scelta e ricerca di pezzi e parti più o meno vantaggiosi in differenti ambiti di gioco.
Lo svolgimento pratico delle meccaniche di gioco vi richiederà di affrontare varie prove per accumulare soldi e "fama" necessari di volta in volta ad affrontare i componenti della lista dei Most Wanted fino al primo posto. Tra queste prove spicca sicuramente la serie di inseguimenti con la polizia che ai livelli più avanzati vi darà così tanto filo da torcere che spesso vi ritroverete a passare delle buone mezz’ore a scappare dalle forze dell’ordine, venendo alla fine incastrati e catturati grazie alle famigerate strisce chiodate situate nei pressi dei posti di blocco.
Il mondo di gioco è sicuramente di ottima fattura, ma la navigazione dei menù vi consente in teoria di tralasciare totalmente la parte esplorativa, per dedicarvi alle gare e agli eventi, che comunque si svolgono nella medesima città.
Imparerete a odiare quei blindati della polizia che vi danno la caccia, conosciuti anche con il nome di "Rhynos"
Corri – Vinci – Scappa – Repeat
Su quella che è l’effettiva durata dell’esperienza di gioco, questo titolo presenta una normale progressione di eventi e gare che, più si progredisce, più diventano ostici. La meccanica è sempre la stessa: si gareggia, si accumulano soldi, si fugge dalla polizia, si accumula fama e si affronta il numero seguente della lista.
Questo è forse un iter che può arrivare ad annoiare, ma se si entra nell’ottica di questa progressione, il titolo risulta più che longevo e pone un numero consistente di sfide al giocatore sufficienti ad impegnarlo per 20 o 30 ore di gioco. Aggiungiamo poi la serie di sfide singole che questo titolo ci offre che ci consentiranno di sbloccare obbiettivi e autovetture e ci troveremo di fronte ad un gioco che non ha nulla da invidiare a un action/rpg per quanto riguarda impegno e dedizione per essere portato a termine al meglio.
In conclusione questo è un titolo che farà la gioia dei videogiocatori appassionati della serie e che sicuramente impressionerà tutti gli altri, a mio avviso anche i meno affezionato ad uno stile di guida e di gioco che poco rispetta le leggi fisiche alle quali siamo abituati quando ci mettiamo al volante nel mondo reale. Ma forse è proprio questo il bello di un gioco così: poter affrontare tornanti in drift a 250 all’ora senza neanche la preoccupazione di rigare la nostra vettura.