Need For Speed Heat – Recensione XBox One
L’odore della gomma bruciata e della benzina è qualcosa a cui proprio non riesco a rinunciare, oltre al tabacco di quello buono chiaramente. Sono appena arrivato a Palm City e ho già beccato una multa per eccesso di velocità. Gli è andata bene a quel poliziotto che avevo troppa fame per non fermarmi alla tavola calda, altrimenti chissà quando mi avrebbe beccato. Non finisce qui comunque, il tempo di lasciar bruciare un po’ di Squadron Leader alla mia Dunhill e sarò di nuovo per strada. Sono le due del mattino ed è ora di far capire a questi pivelli che non è solo questione di pistoni…
Nel dubbio… Tieni giù!
Electronic Arts torna prepotentemente sugli schermi con Need for Speed Heat, a colpi di inseguimenti e gare clandestine mozzafiato. Sembra che la software house si sia decisa a spruzzare un po’ di protossido nella macchina del tempo, facendoci tornare ai tempi di Need For Speed Most Wanted e Need For Speed Hot Pursuit. Fa caldo a Palm City, un caldo che non riuscirete a spegnere seduti al tavolino del vostro lounge bar preferito, magari guardando le forme sinuose di una spogliarellista che vi lascia un cubetto di ghiaccio nel drink dopo esserselo passato addosso.
Questa è un’avventura per chi ha il piede pesante e il cervello apparentemente annebbiato dai vapori della benzina. Dopo la classica gara tutorial che da inizio alla trama, vi ritroverete nel garage della famiglia Rivera e comprenderete immediatamente quanto la Polizia sia stata messa al centro di questo capitolo della saga di Need for Speed. Sarà qui che sceglierete il vostro avatar e la prima auto per partecipare allo Speedhunters Showdown. La trama confezionata dagli sviluppatori è molto intrigante da subito e vi rende parte integrante delle vicende che hanno caratterizzato e caratterizzano la famiglia Rivera: Lucas, il fratello sul cammino della redenzione e la sorella Ana, marcatamente ribelle e poco incline a sottostare alla politica rigida della Polizia in fatto di corse clandestine. Il loro perenne dualismo, vi accompagnerà per tutta la storia.
Guardando il parco auto si nota immediatamente la novità rappresentata dalle vetture del Cavallino Rampante, graditissimo ritorno nella serie. Per chi è appassionato di modelli vintage spicca la Ferrari F40 del 1988, la Lamborghini Countach 25° Anniversario del 1989 de la Lamborghini Diablo SV del 1995. Non mancano le Porsche, le Aston Martin, le muscle car e le vetture JDM. Il rischio di annoiarsi, sembra proprio non esserci.
Si va in centro… Aspettatevi guai
Fin dalle prime battute, Need for Speed Heat vi butta letteralmente nella mischia della sua meccanica di gioco principale, ovvero la modalità Heat. Quando il sole tramonta infatti, Palm City si trasforma completamente. Nel fitto gioco di luci e ombre, insegne luminose e vita notturna, si snodano le tappe della vostra ascesa all’Olimpo delle corse clandestine della città, tappa obbligata per arrivare ai piani alti dello Speedhunters Showdown. Partecipare alle corse notturne non è consigliato ma obbligatorio, perchè senza il necessario livello di reputazione, sarà impossibile sbloccare i potenziamenti per l’auto che saranno necessari per proseguire nella trama. I negozi infatti non vendono pezzi ai piloti che non si fanno un nome e non sono conosciuti nell’ambiente.
Sembra facile, tuttavia il Tenente Frank Mercer assieme alla sua task force, farà di tutto per mettervi i bastoni tra le ruote e sbattervi dietro le sbarre assieme ai vostri sogni di gloria. Una volta attivata la modalità notte, sarete voi a decidere il numero di gare alle quali partecipare, dirigendovi da una parte all’altra della città alla ricerca dei punti di interesse. State attenti però, correre di notte seppur sia altamente remunerativo, vi costringerà a scappare dalla Polizia, allertata dagli automobilisti lungo la strada.
La modalità Heat oltre a farvi fare il pieno di punti reputazione, alza anche il livello di pericolosità con cui la Polizia vi identifica: se all’inizio vi sembrerà relativamente semplice sfuggire a un inseguimento, a mano a mano che il vostro nome sarà noto alla task force, aumenterà anche la prestanza dei veicoli, passando da semplici pattuglie a macchine sempre più potenti, mezzi blindati ed elicotteri.
Sebbene il gioco vi porti a rischiare in maniera spregiudicata per sfondare il moltiplicatore di reputazione, cercate di essere realisti: se vi rendete conto che la vostra auto ha bisogno di aggiornamenti alla performance e siete scampati all’ultimo inseguimento per una grossa dose di fortuna, è meglio raggiungere uno dei rifugi e porre fine alla modalità notte, incamerando i punti guadagnati e usandoli per poter avere pezzi migliori da montare sull’auto.
Rischiare di essere catturati, vi fa perdere un cospicuo numero di punti reputazione (e di denaro), costringendovi a dover rifare tutto da capo, anche perchè Need For Speed Heat porta con se una modalità del tutto inedita per la serie: i danni. Se siete attenti osservatori, alla sinistra dell’hud inerente al tachimetro e all’indicatore di riempimento del NOS, c’è una barra con due utensili incrociati che indica lo stato complessivo della vostra auto. Ripetute collisioni e incidenti, fanno precipitare la barra e vi costringono a passare in uno dei distributori di benzina per le riparazioni. Alla terza riparazione nell’arco di una notte, siete costretti a terminare la modalità e tornare alla modalità giorno.
L’intelligenza artificiale risulta ben calibrata nell’algoritmo di gestione della Polizia, perchè durante il giorno l’aggressività degli agenti è tenuta al minimo nel pieno rispetto delle regole, ma quando il sole tramonta da bravi poliziotti corrotti cercheranno di fermarvi seguendo il motto “Il fine giustifica i mezzi”. Questo però non vuol dire che durante la modalità giorno possiate andarvene in giro a sgommare in faccia alle pattuglie: in presenza di violazioni al codice della strada, partirà comunque un inseguimento solo che… Non avrete nulla da guadagnarci. Sfidatela di notte la Polizia, dove conta per la reputazione.
Garage Inc.
Need For Speed Heat porta con se una sorta di ritorno al passato per quanto riguarda il livello di customizzazione dell’auto. Dal punto di vista prettamente concettuale, la vettura viene suddivisa in quattro aree: motore, telaio, trasmissione e ausiliari. Nell’area del motore possiamo lavorare su elementi come l’aspirazione, la sovralimentazione e quant’altro, con il nuovo elemento relativo allo “swap“, ovvero alla sostituzione completa del propulsore di serie con un motore più prestazionale proveniente da un’altra macchina. L’area del telaio permette di lavorare su sospensioni, freni e gomme, mentre lavorando sulla trasmissione possiamo regolare il rapporto del cambio, il differenziale o la frizione.
L’area ausiliari, altra novità del gioco, presenta due ulteriori elementi, uno “attivo” e uno “passivo“. Negli elementi attivi (attivabili manualmente dal giocatore) troviamo ad esempio la capacità di ricaricare istantaneamente le bombole del NOS oppure la possibilità di riparare rapidamente l’auto, mentre in quelli passivi (sempre attivi) abbiamo la possibilità di fare più danni alle auto della polizia, oppure rigonfiare le gomme dopo averle forate sulle strisce chiodate. Per chi invece preferisce bonus relativi alla guida, nei passivi troviamo bonus alla ricarica del NOS quando si derapa o si salta.
In linea di massima questa nuova concezione dell’elaborazione dell’auto consente una personalizzazione praticamente infinita anche in base all’utilizzo che andremo a fare della macchina.
Le categorie infatti sono sempre quattro: corsa, derapata, sparo e fuoristrada. Ogni auto ha una propensione a una delle quattro discipline, quindi è fondamentale innanzi tutto scegliere via via quella più adatta e, successivamente, lavorare sull’elaborazione e la messa a punto. Il consiglio che vi diamo è quello di dedicare del tempo a capire a fondo il sistema di elaborazione dell’auto, perchè è un aspetto che rappresenta forse il più grande cambiamento introdotto dagli sviluppatori all’interno della serie.
Per farvi un esempio, il NOS è installabile in due varianti: tanica singola più grande e più taniche di dimensioni ridotte. La tanica singola ha il pregio di scaricare più potenza a terra, ma per essere riutilizzata deve ricaricarsi completamente.
Le taniche più piccole scaricano meno potenza, ma il loro utilizzo è molto più flessibile perchè finita una avete comunque le altre da poter utilizzare. Andando avanti nella storia, vi renderete ben presto conto che la differenza tra una vittoria e una sconfitta è data da quanta attenzione e cura avrete messo nella messa a punto del mezzo. Benché Need For Speed Heat non sia un titolo di simulazione, tende a non perdonare errori macroscopici tipicamente da gioco di guida totalmente arcade. Prima di pensare a uno swap di motore quindi, dotate la vostra auto di un treno di gomme più performante: le corse, anche su strada, si vincono in curva. Per la prima volta nella serie Need For Speed, è possibile non solo scegliere un avatar ma anche e soprattutto personalizzarlo con innumerevoli accessori come scarpe e vestiti, griffate da marche famose e realmente esistenti.
Grafica e audio
Need For Speed Heat è stato costruito attorno al motore grafico Frostbite 3, lo stesso usato per il predecessore Need For Speed Payback. La grafica delle auto è aumentata in maniera piuttosto marcata, dettagli come appendici aerodinamiche e particolari delle grafiche sono resi in maniera migliore, così come gli elementi dell’ambientazione. Palm City ricorda inevitabilmente Miami, con i suoi panorami mozzafiato, le palme e un susseguirsi di giochi di luce al neon davvero ben realizzati. Quando abbiamo provato questo gioco, abbiamo notato diversi lag specialmente durante gli intermezzi dei filmati e nelle fasi più concitate delle corse, imprevisti che siamo certi possano essere corretti con aggiornamenti futuri. Davvero buone le colonne sonore, con brani tipicamente da film sulle corse clandestine.
Tra gli artisti inseriti nella soundtrack del gioco troviamo Pedro Bromfan, conosciuto per il suo ruolo nella serie Netflix “Narcos“, French Montana, Cardi B e Post Malone “Writing on the Wall” e molti altri. EA e Ghost Games hanno reso disponibili tutti i brani su Spotify, Apple Music e Deezer. Il sound delle auto è davvero ben curato, i motori si distinguono l’uno dall’altro e ogni modifica implementata all’auto a livello di motore, viene immediatamente seguita da cambiamenti a livello di suono. Il suono dello scarico è addirittura personalizzabile agendo su diversi parametri, al fine di poterlo adattare al proprio gusto. Per la prima volta nella serie Need For Speed, è possibile non solo scegliere un avatar ma anche e soprattutto personalizzarlo con innumerevoli accessori come scarpe e vestiti, griffate da marche famose e realmente esistenti.
Multiplayer
La modalità multi giocatore di Need For Speed Heat è basata interamente sul concetto di “crew“, già perfettamente anticipato all’inizio della modalità storia. All’inizio, il gioco vi inserisce automaticamente in una crew di partenza. Piano piano potrete arrivare a costruire una crew tutta vostra, con 32 membri come numero massimo. Se non vi interessa essere leader, potete comunque far parte di una crew ottenendo l’invito da parte di una squadra già esistente. La modalità on line garantisce l’accesso a punti reputazione aggiuntivi, denaro e quantitativo di Heat non ottenibile solo e unicamente con la modalità single player. Al momento del test, la stabilità del server era buona ma tutto dovrebbe migliorare ulteriormente quando verrà lanciato il gioco e il numero dei giocatori arriverà a regime.
… Sembra passata una vita da quando ho iniziato a fare piccoli lavoretti alle auto in garage assieme a mio padre. I ricordi della mia infanzia sono intrisi dell’odore della benzina, dell’olio e del rombo dei motori. Per quanto la Polizia mi dia la caccia, la sensazione datami dalle corse e dalle elaborazioni è qualcosa alla quale non riuscirò mai a rinunciare. Quei mangia ciambelle non sapranno mai cosa significhi trattenere il respiro poco prima dell’accensione di un motore nuovo, è come assistere al primo vagito di un neonato. Il tabacco ormai sta finendo, è tempo di ricaricare la pipa e cambiare le gomme, stanotte mi è andata bene ma meglio non giocare troppo con la fortuna.
Need For Speed Heat è un capitolo che consigliamo assolutamente di giocare. La trama è elettrizzante, il parco auto è vasto e la personalizzazione delle auto è davvero incredibile. Quando lo abbiamo provato abbiamo evidenziato qualche problema di lag e di calo di frame rate che però non pregiudica l’esperienza di gioco. L’adrenalina scorre a fiumi, di pari passo con la narrazione e la passione trasmessa. Il team di narrazione di Ghost Games ha messo a punto una storyline davvero ben fatta, con personaggi finalmente caratterizzati e con un proprio spazio di manovra. In ogni momento dell’azione e degli intermezzi, non si ha mai l’impressione di essere “sullo sfondo” della storia, ma sempre e comunque parte integrante di essa, cosa che è sempre un po’ mancata nei capitoli precedenti. Girate le chiavi nel quadro e allacciate la cintura, le strade aspettano soltanto voi!
Pro
- Grafica migliorata
- Trama
- Colonna sonora
Contro
- Qualche calo di frame rate