Naughty Bear – Recensione Naughty Bear
La favola cattiva
FairyTale Fights ha fatto scuola in questa generazione di videogioco: le favole, necessariamente, dopo numerose smancerie e immancabili vissero per sempre felici e contenti, pronti ad essere ribaditi in ogni film o avventura neonarrativa, cessano di dare entusiasmo. Ecco quindi che si guarda all’altro verso della medaglia, puntando all’aspetto cattivo che possono avere i protagonisti delle fiabe. Esopo e Fedro ne erano sicuramente a conoscenza, ma nei loro racconti che hanno fatto la storia della morale umana mai si era vista una scena di cattiveria.
505 Games, oggi, vestendosi da novello cantore, riprende i canoni che già avevamo visto, purtroppo con poca spinta aulica in FairyTale Fights, e prova ad offrirci una situazione nuova nel mondo videoludico.
Conosciamo Naughty Bear, un orsetto di pezza di colore marrone che si prepara ad andare alla festa di uno dei suoi amici con tanto di regalo incartato in mano, ma c’è un problema troppo grande: il non essere stato invitato all’avvenimento; l’unico orso dell’Isola a non essere stato chiamato per la grande festa, dove tutti sono pronti con cappellini e regali, e addirittura molti degli orsi invitati arrivano in barca e macchina: un avvenimento ineguagliabile. Naughty Bear potrebbe anche accettare di non essere stato invitato, e quindi, spensierato ma anche un po’ sconsolato, si avvia alla festa per portare il suo dono, ma arrivato sul punto inizia ad essere sbeffeggiato dai suoi amici colorati che gli ricorderanno di non essere stato ammesso alla festa. Ma non è detto: presto sarà anche indetta l’elezione a Sindaco di uno degli orsi, e, come promessa nel caso di vittoria, l’orso offre l’uccisione di Naughty Bear. Insomma, il Nostro è messo al margine, abbandonato e deriso. È giunta l’ora di farsi giustizia e ottenere la propria vendetta: tutti gli orsi meritano di essere uccisi.
L’assassino perfetto
Ci sono 7 episodi diversi, con 7 annesse storie particolari che andranno a cogliere un momento topico della cattiveria del nostro Naughty Bear: ogni episodio è diviso in 5 atti, altrettanto cattivi e che vanno a sbloccarsi solo dopo aver completato il precedente episodio. Ogni puntata partirà sempre dal presupposto di un’ingiuria arrecata alla vostra protesi digitale, e, partendo dalla vostra piccola fattoria, dovrete partire alla riscossa per la vendetta stile legge della giungla. Naughty Bear ovviamente potrà difendersi con le mani, ma tutto ciò risulterebbe troppo semplicistico e il tutto diverrebbe una mera scazzottata per nulla divertente e che di ludico ha solo l’immagine di un orso di pezza con la fronte corrucciata: ecco quindi che il nostro orso raccoglierà tutto ciò che più consono può essergli, dalle mazze da baseball alle accette, fino a trappole da disseminare sulla strada per farci cadere i vostri amici orsetti. Immancabili anche le armi da fuoco recuperabili dai poliziotti che verranno chiamati dai vostri avversari in soccorso, con le quali potrete sparare a più non posso; sia chiaro però che non ucciderete con un sol colpo di pistola un orso, ma dovrete consumare ben più di un colpo: forse è una situazione poco veritiera, ma immaginatevi contro sei orsi e con otto colpi nella vostra Magnum e capirete quanto banale potrebbe diventare l’avventura.
Ogni scenario è abbastanza semplicistico e non se ne presentano innumerevoli, per mantenere un concetto che si esprimerebbe col non dare la vittoria in mano alla scenografia ma alla sceneggiatura. Con un’attenzione meticolosa riuscirete senz’altro a raccogliere punti numerosi, e vi basterà non essere nemmeno tanto desiderosi di finire subito l’avventura: se ferite un orso questi scapperà magari a chiamare aiuto o a farsi vedere ferito dagli amici che accorreranno cattivi e pericolosi, se invece lo rincorrerete e lo ucciderete, questi morirà senza però darvi possibilità di attirare a voi chissà quante altre prede; magari chiamerà anche la polizia così da darvi la possibilità di uccidere anche qualche orso di pezza col berretto e forse si porterà dietro anche delle guardie del corpo ninja, come nell’episodio del sindaco. Insomma sta a voi saper dosare la vostra cattiveria e usarla a vostro favore per raccogliere i punti che servono per andare avanti nell’avventura.
Ogni episodio poi si divide in obiettivi da sbloccare, e se uno di questi non dovesse essere raggiunto vedrete terminare la vostra avventura fallendo immancabilmente: un esempio può essere quando dovrete sopprimere tutti gli orsi ma uno di questi riuscirà a scappare con una barca o con una macchina; oppure vi ritroverete nella sfida in cui non dovrete colpire nessuno e il vostro compito sarà quello di dovervi preoccuparvi di raggiungere il quantitativo di punti richiesti spaventando chi vi sta accanto e manomettendo il possibile, dal gabinetto al lavandino fino al frigorifero.
Dalle fauci ardenti
Per incrementare i punti ci sono vari modi, soprattutto legati alle uccisioni che possono essere numerose e sempre spettacolari: a seconda dell’arma che impugnerete, o magari della trappola che avete collocato sul terreno, si eseguirà una distruzione ad hoc. Un orso sta salendo in macchina per scappare, ma Naughty Bear lo ha visto, gli si avvicina e gli romperà la testa con lo sportello della sua vettura; un altro orso è ferito e arranca, Naughty Bear l’ha visto e gli si avvicina con una katana ninja e lo squarterà dal ventre in su; con una pistola invece gli sparerà in testa, o magari con un ramo d’albero provocherà una contusione sulla pezza. Insomma, tanta fantasia e tanto divertimento, tanto da spingervi ad uccidere in quanti più modi possibili e cercare sempre l’arma migliore e più interessante per assistere ad una nuova esecuzione accompagnata dalla voce del narratore, esclusivamente in italiano, che esalterà le vostre gesta.
Sicuramente una delle più simpatiche capacità di Naughty Bear è proprio quella di spaventare, cosa che se fatta in maniera intelligente vi porterà a guadagnare tantissimi punti: col suo Booo il Nostro può spaventare chiunque vogliate. Provate a urlare in faccia ad un orso ansimante e completamente ferito che arranca, lo farete sobbalzare e guadagnerete abbastanza punti, e magari il vostro avversario correrà ad avvisare gli altri facendo vedere la paura disegnata sul suo volto. Insomma, Naughty Bear ha moltissime possibilità di vittoria, dall’urlo all’uccisione con stile, all’acquisizione di punti che porteranno ad ottenere un bronzo, un argento o un oro per la nostra prestazione; a seconda poi delle coppe ottenute riusciremo anche a sbloccare dei vestiti alternativi per il nostro alter ego. Nelle prime occasioni avremo modo di aggiungere cappelli che cambieranno il nostro aspetto in festaiolo o sindaco e che di conseguenza ci daranno cambiamenti nelle skills, aumentando la forza o la precisione oltre che ad aggiungere alcune caratteristiche.
Un orso di pezza!
Tutto rigorosamente in stile cartone animato per la vostra carneficina, e scordatevi la presenza di sangue perché tutti i nostri orsi sono fatti di pezza, quindi al massimo vedrete schizzare un po’ di piumaggio che farà solo ridere durante le fatality stile Mortal Kombat. Inoltre, il contorno scenografico è tutto prettamente felice e colorato, proprio in tono per l’Isola di Perfection. L’interazione con l’ambiente è poi abbastanza positiva, dato che si potrà distruggere tutto ciò che è previsto da un simbolo posto sugli oggetti, e sarà possibile interagire anche con la vegetazione, nascondendosi in essa.
Purtroppo si deve annoverare nell’elenco degli addendi che portano alla somma una gestione poco simpatica della telecamera, anche se ci si abitua quanto prima e in maniera abbastanza rapida: le cose più fastidiose sono rappresentate però da improvvisi zoom nei momenti di fuga, attimi di confusione magari mentre state scappando per non farvi uccidere e anche qualche poco felice momento nel quale dovremo fronteggiare delle sovrapposizioni di poligoni che sicuramente fanno storcere il naso e qualcos’altro.
Infine, abbiamo un comparto audio interessante che viene mosso specialmente dagli effetti sonori delle uccisioni, accompagnato anche da un cronista molto attento e ispirato da quanto accade: insomma un lavoro davvero ben fatto. Inoltre l’intera localizzazione (già citata) in italiano offre una maggiore importanza al voto finale da assegnare al comparto sonoro.
In definitiva
Naughty Bear ha sul fondo un’idea interessante, che riprende un contesto già sviluppato con FairyTale Fights ma che si spinge ad una situazione ancora più originale: l’orso offeso dai suoi amici che lo sbeffeggiano dà la spinta per una realtà quotidiana che si affronta in qualsiasi atto di bullismo da giornata post scolastica, e anche il mancato invito alla festa è il classico dramma adolescenziale che prende piede. Anche la giocabilità, con le varie strategie da imputare e creare sia con le trappole da disseminare e le diverse fatality da creare con uccisioni contestuali, dava spunti davvero interessanti, ma la problematica maggiore è rappresentata dal cadere nella monotonia. I livelli ripercorrono sempre la stessa situazione, come ad esempio la necessità dell’uccisione del candidato Sindaco, ma con la differenza di doverlo fare per cinque volte in cinque diversi modi: entro il tempo massimo stabilito, senza subire colpi, senza uccidere nessuno ma solo spaventando tutti, e così via, senza quindi dare una vera innovazione e costringendo il giocatore a ripetere più volte la stessa situazione.
Sfruttato in maniera più intelligente o almeno con qualche spunto in più, il gioco avrebbe sicuramente preso più videogiocatori e avrebbe meritato una votazione più alta. Per quanto riguarda la longevità, invece, abbiamo già citato la quantità di livelli presenti, e ad arricchire il parco altrimenti scarno c’è una modalità multiplayer, non eccellente, che permette di incontrare altri giocatori e creare le classiche azzuffate tra orsi: nulla di innovativo insomma, ma solo un tentativo di imbastire qualcosa di nudo.
Un’occasione persa, fondamentalmente, ma un titolo comunque accettabile che non mancherà di far divertire, e permetterà a tutti di trascorrere qualche oretta in allegria uccidendo orsetti di pezza col più cattivo degli animali: un orso arrabbiato.