MXGP 2 – Recensione
Il campionato di motocross targato Milestone, sinonimo tutto italiano di assoluta qualità nel campo delle simulazioni su due e quattro ruote, ritorna sui nostri schermi, dopo l’esordio del 2014. Una simulazione questa al cardiopalma, con un carico adrenalinico realmente fuori dal normale. Vediamo assieme di cosa si tratta nel dettaglio.
Stagione completa
Iniziamo subito questa disamina con lo specificare che MXGP 2 ricalca in maniera integrale la stagione 2015 per quanto concerne le categorie MXGP e MX 2, con il roster completo e aggiornato di tutti i piloti in gara nelle diverse competizioni nonché con tutti i 18 tracciati ufficiali come i più celebri Qatar, Thailandia e Olanda.
Una volta che proveremo il titolo in modalità singola potremo renderci conto che sono presenti numerose specialità del genere come il cosiddetto Motocross delle Nazioni, con gare specifiche corse con team provenienti da varie nazioni, oppure svariate gare indoor nonché i classici eventi del passato campionato da ribaltare nei risultati con abile maestria e perizia. Nella Carriera invece cominceremo naturalmente con la creazione del nostro pilota e della propria squadra. Successivamente ci butteremo immediatamente nella mischia con due gare con wild card, in modo da riuscire a conquistare con le nostre prestazioni gli sponsor per poter finanziare il nostro team. Una volta ottenuto un certo risultato in pista potremo anche venire contattati da team di MX2 per correre al loro fianco oppure potremo sempre optare per la nostra squadra appena creata. Grazie agli sponsor infatti e al conseguimento degli obiettivi proposti potremo accumulare crediti da spendere per l’upgrade del nostro abbigliamento da gara o per nuove moto ancora più potenti. Quando avremo veramente successo potremo arrivare in MXGP e competere con i grandi campioni del genere. Potremo anche cimentarci nel multiplayer, partecipando a gare online divise per categorie dei mezzi e modalità di competizione, sia in corsa singola che in un campionato. Potremo gestire in totale libertà la fisica di queste gare, i giri, le collisioni e anche il livello di aggressività dell’intelligenza artificiale.
Salta!
Questo secondo capitolo del franchise va quindi a completare tutte le licenze mancanti nel precedente capitolo, comprese tutte le piste ufficiali di MXGP, quattro arene indoor create dagli sviluppatori e la pista di Ernèe, ovvero il teatro del celebre MXoN. Anche le modalità sono ricche e soddisfacenti, quindi nulla da dire a livello di contenuti. Passiamo ora però al fulcro del gioco, ovvero l’analisi del gameplay.
Il gioco è adrenalinico ma soprattutto divertentissimo, anche per un neofita che si approccia per la prima volta a tale disciplina. Il modello di guida infatti, è sì simulativo ma al contempo immediato e divertente e quindi sarà una vera gioia performare con una facilità disarmante quei grandi salti tipici del motocross. Il modello di guida è comunque altamente scalabile e quindi piuttosto permissivo anche se potremo in ogni momenti disattivare tutti gli aiuti. Di massima l’elemento che dovremo sempre tenere in alta considerazione la distribuzione del peso del pilota. Anche negli spostamenti orizzontali sono fondamentali nel motocross, per fare un ingresso dignitoso ed efficace in una rampa particolarmente ripida. Dovremo quindi utilizzare le levette analogiche in direzioni opposte per effettuare scrub in grado di limitare la sospensione di un salto. Anche i freni anteriori e posteriori dovranno essere gestiti in maniera tanto indipendente quanto sapiente, in base a quale tipo di curva ci ritroveremo ad affrontare. Quando i giri si accumuleranno su un tracciato il tutto diventa ancora più complicato e quindi realistico, dati gli svariati solchi presenti in pista. Potremo comunque utilizzare la funzione rewind per rimediare ai propri errori e quindi ripartire pochi secondi prima di una caduta rovinosa, ad esempio. Molto importante poi, al fine del successo in gara, il tuning generale e gli upgrade della moto, in cui dovremo concentrarci soprattutto su tuning delle sospensioni e rapporti delle marce.
Una tigre nel motore
Tra MX2 e MXGP noterete una grande differenza in termini di potenza del motore e quindi quando cavalcherete un bolide da MXGP ve ne renderete conto di quante sia difficile da gestire. Soprattutto in questi casi dovremo fare estrema attenzione al sovraffollamento in pista, quando in molti piloti tenteranno di sverniciarvi le fiancate. Alcuni sorpassi in curve particolarmente strette o in salite saranno talmente azzardati che delle piegate eccessive ci faranno cadere immediatamente. È un peccato che questo elemento venga un po’ penalizzato dalla non eccessiva intelligenza artificiale dei piloti avversari che molto spesso si comporteranno come se non ci fosse nessun altro in gara se non loro. Non aiuta poi in questo senso la gestione delle collisioni non sempre ultrarealistica, dove anche dopo scontri molto pesanti i piloti avversari rimarranno sempre e comunque in sella.
Dal punto di vista tecnico il titolo impressiona positivamente, con una grafica molto buona sia per quanto concerne pilota e moto sia per il livello di dettaglio dei tracciati. Le piste sono state tutte caratterizzate in maniera molto realistica, soprattutto per gli elementi di contorno che caratterizzano i vari elementi geografici differenti. Tutte le tute ufficiali dei vari team sono stati riprodotti con la cura certosina che i ragazzi di Milestone mettono sempre nelle loro creazioni. Avremo a disposizione anche un buon numero di elementi per personalizzare il nostro pilota, con tante tute e caschi originali. Buono anche il dettaglio del pubblico sugli spalti così come il sistema di illuminazione in notturna e le chicche grafiche come gli schizzi di fango che vanno a imbrattare progressivamente la tuta. Grande realismo anche per tutti gli effetti sonori utilizzati, in tutte le categorie di motore.