Muramasa: The Demon Blade – Recensione Muramasa: la Spada Demoniaca

In uscita qui da noi a Novembre, Oboro Muramasa (conosciuto in America e in Europa come Muramasa: The Demon Blade), è un fenomenale action sviluppato da Vanillaware. Grazie al bellissimo art dei personaggi e dei paesaggi, all’azione di gioco che unisce action a platform e al sistema di controllo multiplo, Muramasa saprà conquistarsi un posto nel cuore di tutti quelli che lo proveranno. Diamo un’occhiata?

Kisuke e Momohime, tra demoni e spade.

Oboro Muramasa è ambientato durante lo shogunato di Tsunayoshi, in Giappone, nell’era Genroku. Lo shogun è venuto a sapere dell’esistenza di una serie di spade, le Muramasa, che nonostante la loro demoniaca fama di spade che portano alla pazzia e alla morte donano poteri incommensurabili. Assetato di potere Tsunayoshi inizia una guerra per impossessarsene, senza sapere però che le spade, con il loro influsso infernale, hanno iniziato a evocare nel nostro mondo spiriti, demoni e divinità di ogni tipo.
Al centro di questa serie di eventi vi sono due persone che, ognuno coi propri obiettivi, hanno sviluppato l’arte della spada Oboro che li rende in grado di utilizzare le spade Muramasa senza subirne gli effetti malefici.
Kisuke è un giovane ninja che non ricorda più nulla del suo passato. Con solo la sua spada al fianco scopre di essere un fuggitivo, e viene inseguito e attaccato costantemente da Ninja suoi ex compagni per un reato di cui non ha memoria. Nel cuore conserva solo uno strano sentimento di vendetta, così come il desiderio di appropriarsi di una particolare Katana. Sulla sua strada incontra poi Yuzuruha, una Kitsune (volpe) in forma umana, che accetta di aiutarlo e guidare i suoi passi.
Il secondo personaggio è Momohime. Momo è appunto una Hime (principessa), ma si ritrova, per un errore, impossessata dallo spirito di un malvagio spadaccino di nome Jinkuro. Aiutata da Kongiku, un’altra Kitsune innamorata di Jinkuro, prosegue in un viaggio dettato solo raramente dalla propria volontà.
Nonostante sembri che non abbiano nulla a che fare tra loro, le due storie si intrecciano verso la scoperta di Kuzuryu, un malvagio Inugami che era stato sigillato in una Muramasa, protetta dalla sorella di Momo. Tsunayoshi però la uccide per impossessarsene, e acquisirne i poteri. Riuscirà davvero a controllarla per i suoi fini?
 



Kisuke è pronto per il suo viaggio. Non è un tramonto stupendo?

La vera arte della spada

Oboro Muramasa è senza dubbio un gioco che stupisce. Non solo graficamente, ma anche per le atmosfere che regala e l’azione frenetica delle battaglie. Mettendo il gioco potremo scegliere innanzitutto la difficoltà, tra Muso (facile) e Shura (normale). Muso è una difficoltà nella quale non avremo problemi a sbarazzarci di chiunque, e il tutto viene reso decisamente sottotono, quindi Shura è l’opzione migliore, anche se per essere la difficoltà "normale" si finisce con avere anche parecchie difficoltà se non si è in grado di imparare per bene il sistema di combattimento.
Deciso poi se giocare con Momohime o con Kisuke, il gioco ci metterà di fronte al tutorial di battaglia. Potremo utilizzare, a seconda della nostra disponibilità o comodità, ben 3 sistemi di gioco: Wiimote e Nunchuk, Pad della Gamecube o Classic Controller. In recensione parleremo ovviamente solo dell’accoppiata Wiimote e Nunchuk, essendo per forza di cose la più usata. Vediamo dunque i pulsanti, uguali per entrambi i personaggi: con la levetta analogica muoviamo Momohime o Kisuke, e premendola verso l’alto li faremo saltare. Premendo due volte in successione effettueremo un doppio salto, e potremo tenere premuta la direzione costantemente per planare durante la caduta. A è il nostro pulsante di azione principale: ci basterà premerlo più volte per attaccare con la spada ed effettuare combo, mentre molte altre azioni sono utilizzate con una combinazione di pulsanti con A. Per esempio, tenendolo premuto ci metteremo in posizione di parata, e da lì potremo premere in alto per effettuare un uppercut, in basso per effettuare un affondo a terra mentre saltiamo, ai lati per attaccare di lato muovendosi velocemente verso il nemico. Per sopravvivere è fondamentale ricordarsi la capriola da effettuare con Z e una direzione, importante per schivare gli attacchi, e la mossa speciale della spada che impugnamo, da utilizzare con B. I pulsanti direzionali del wiimote sono utilizzati per scegliere gli oggetti da usare (quelli laterali), mentre il pulsante giù per usarli. C è infine adibito al cambio della spada equipaggiata.
Andiamo ora con ordine: parliamo delle spade. I personaggi possono avere un massimo di 3 spade equipaggiate, e premendo C possono cambiare tra queste 3 in qualunque momento della battaglia (cambiando spada nel momento in cui i loro nomi iniziano a brillare, eseguiremo anche un potente attacco che colpisce tutti i nemici su schermo). Le spade però non hanno solo lati positivi, hanno infatti una barra di energia propria che si esaurisce man mano che utilizziamo la mossa speciale (diversa per ogni spada del gioco), o quando pariamo attacchi e deflettiamo armi da lancio colpendole. Al termine di tale barra la spada si romperà, lasciandoci in balia di attacchi avversari e con una potenza di attacco infima. Fortunatamente le Muramasa sono spade speciali che si rigenerano una volta rinfoderate, utilizzando quindi nel frattempo una seconda arma, dovremo collezionare Anime uccidendo nemici o trovandole in giro per ripristinare la loro energia perduta.
Le anime trovate non serviranno solo a riparare le nostre spade, ma unite allo Spirito, acquisito utilizzando oggetti o mangiando buoni cibi, potremo forgiare nuove spade, tutte diverse e con un proprio potere speciale. Ve ne sono ben 108 in totale. Ovviamente anche esse hanno i propri requisiti: ogni spada richiede infatti il raggiungimento di un certo valore di Forza e Costituzione, che possiamo aumentare avanzando di livello grazie ai Punti Esperienza ottenuti sconfiggendo i nemici. I cibi per ottenere Spirito possono essere mangiati al ristorante, mangiati come oggetti curativi in battaglia, o addirittura cucinati da noi tramite ingredienti da trovare e comprare dai mercanti.
Insomma come gioco e gameplay è estremamente ampio, e anche se alla lunga i combattimenti potrebbero diventare ripetitivi è comunque molto divertente e da provare.
 



Fare una visita alle fonti termali ci ridarà piena vita a personaggio e spade.

Impara l’arte e mettila da parte

Grafica e audio? Muramasa vince. E’ un gioco in due dimensioni, ma i personaggi sono disegnati con uno stile puramente da quadro giapponese e animati benissimo. Gli ambienti sono stupendi e arricchiti da particolari e suggestivi effetti di luce. Bellissime musiche, ed effetti sonori molto sentiti, oltre alla saggia decisione di mantenere il doppiaggio originale giapponese. Nonostante i combattimenti alla lunga possano stancare, è estremamente longevo: due personaggi (ognuno con le proprie armi, i propri boss e la propria storia) per 3 modalità di difficoltà e una storia piuttosto lunga. La giocabilità è ottima, una volta presa la familiarità iniziale con i comandi.


In definitiva.

Oboro Muramasa farà parlare di sé. Da molti considerato il miglior gioco Wii del 2009, è effettivamente una piccola perla che non bisogna lasciarsi scappare. Tanta azione, belle musiche, grafica incantevole e una storia sentita formano in un fantastico puzzle questo gioco che, soprattutto per gli appassionati di mitologia giapponese, è un Must Have. Dovete solo aspettare Novembre, il mese in cui il gioco uscità in Pal. Buon divertimento.

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