MotoGP 10/11 – Recensione MotoGP 10/11
Quello italiano è certamente un popolo di tifosi. Non fermiamoci però al luogo comune che vede il calcio, in quanto sport nazionale, come unico amore dell’italiano medio: il cuore dei nostria ppassionati di sport batte infatti all’impazzata anche per i motori, sia che si parli di formula uno che di motomondiale. Gli sportivi che staranno leggendo queste righe concorderanno quindi con noi quando diciamo che questo MotoGp 10/11 – ultima fatica del team Monumental per Capcom – era da molti atteso tanto quanto il nuovo Fifa o il nuovo Pes. Forti di questa premessa, siamo pronti a scendere in pista per lanciarci a folle velocità nei panni dei centauri più famosi del Globo, preparandoci a far mangiare la polvere agli avversari mettendo la ruota posteriore del nostro bolide davanti a tutti.
Gli sviluppatori di Monumental promettono di farci vivere l’avventura dello scorso e dell’attuale mondiale
Dall’arcade alla simulazione
MotoGp 10/11 è, a prima vista, un classico gioco arcade che si potrebbe tranquillamente trovare in sala giochi. A prima vista, abbiamo detto, perché in realtà gli sviluppatori sono riusciti nell’intento di dare al gioco una varietà di opzioni tali da renderlo appassionante tanto per il giocatore occasionale quanto per il fanatico della simulazione: al grado di difficoltà scelto corrisponde infatti l’abilitazione o meno di una serie di aiuti alla guida – dal classico cambio automatico all’indicazione sulla pista della traiettoria migliore da seguire – che, progressivamente disabilitati, rendono l’esperienza di gioco sempre più complessa e simile alla realtà. Variabili come la mescola scelta per le gomme, l’usura degli pneumatici e la forza impressa nella frenata, ai livelli di difficoltà più alti, impattano realmente sulla risposta che otteniamo dalla nostra moto, tanto che un cambio di marcia azzardato può facilmente farci sdraiare nella ghiaia in men che non si dica. Resta comunque il fatto che l’esperienza di gioco offerta da MotoGP 10/11 è pur sempre più arcade che simulativa, al pari di quanto già visto nella vecchia serie sviluppata da THQ o nel precedente episodio 09/10 degli stessi Monumental. Rispetto a queste ultime esperienze, però, il sistema di controllo è andato incontro a un miglioramento che, anche se lontano dalla perfezione, rende comunque molto più gestibile e divertente il gioco anche a chi non è un esperto del genere.
Come nel precedente capitolo, poi, è presente un comodo sistema di riavvolgimento del tempo grazie al quale, dopo una caduta, è possibile riportare la gara a qualche secondo prima per rimediare all’errore. Questa possibilità è richiamabile in qualsiasi momento della corsa, semplicemente premendo il tasto Select: il gioco entrerà immediatamente in pausa e ci verrà permesso di riavvolgere gli ultimi attimi di gara per ricominciare dall’istante desiderato e correggere così una curva, una traiettoria, o magari evitare una manovra troppo azzardata. Anche se questa opzione potrebbe sembrare un aiuto in grado di far vincere ogni gara, vi garantiamo che non è affatto così: anche tornando a qualche secondo prima di una caduta e correggendo la manovra eseguita in precedenza, il livello di sfida resta comunque alto (soprattutto con la maggior parte degli aiuti disattivati) e rimanere in testa alla gara è tutt’altro che un gioco da ragazzi.
Al livello di difficoltà più facile il gioco segnala la traiettoria migliore da seguire, indicando anche quando frenare
Modalità per tutti i gusti
Che si intenda disputare una sfida tra amici o lanciarsi alla conquista del mondiale, MotoGp 10/11 offre la modalità desiderata: il gioco permette infatti di correre prove libere, sfide a tempo, qualifiche e gare nei panni del proprio pilota preferito. Poco importa se siate fan della classe 125, della Moto2 o della MotoGP, visto che gli sviluppatori di Monumental hanno pensato bene di riprodurre esattamente le moto e i circuiti dell’intera stagione. Particolarmente interessante per i fan della sala giochi è la modalità Sfida, che consiste nel correre tutte le gare in sequenza mentre un countdown scende inesorabilmente verso lo zero; i vari checkpoint intermedi, proprio come nei cabinati da sala, garantiscono del tempo extra, mentre una volta esaurito il tempo a disposizione si deve utilizzare un continue – ce ne sono in tutto 3 disponibili – per proseguire. Segnaliamo infine la possibilità di disputare gare in multiplayer, sia in locale che online: nel primo caso si può scegliere di dividere lo schermo in orizzontale o in verticale per sfidare un amico (o per correre insieme a lui) su uno qualsiasi dei circuiti; nel secondo caso, invece, possono darsi battaglia fino a un massimo di 20 giocatori.
Siamo pronti a scommettere che quando online ci saranno dei veri appassionati ne vedremo delle belle
Dalle stalle alle stelle
La caratteristica più interessante di MotoGP 10/11 è sicuramente il suo lato manageriale, che affianca all’adrenalina della gara una serie di aspetti più gestionali. La messa a punto della moto (customizzabile fin nei più piccoli particolari) è certamente un aspetto fondamentale di queste scelte extra-gara, ma certamente non l’unico: il gioco permette infatti di scegliere il proprio entourage, gli sponsor, i manager, i meccanici e via dicendo. Partendo dalla classe 125 con pochi spiccioli, ci ritroveremo così a cacciare il tanto agognato successo e a scalare la classifica: più vittorie porteranno più denaro, da reinvestire per aumentare le nostre potenzialità e, con esse, le possibilità di nuove vittorie. Le giuste scelte vedranno così nascere un circolo virtuoso che vedrà sicuramente ricompensati a dovere gli sforzi dei veri appassionati del gioco. Sappiamo bene che probabilmente la maggior parte degli acquirenti del gioco saranno alla ricerca di gare a tutta velocità e momenti memorabili in sella alle moto dei loro campioni preferiti, ma vogliamo comunque lodare le risorse impiegate dagli sviluppatori per la creazione di queste sessioni di gioco che vi garantiamo essere manna dal cielo per gli appassionati di motori. Se l’idea era quella di ampliare il pubblico del gioco offrendo maggiori contenuti e più opzioni rispetto al passato, secondo noi questa scelta si sposa alla perfezione con la decisione di offrire un’esperienza sia arcade che più realistica in base alle proprie esigenze, al fine di raggiungere un parco di utenza sempre più vasto ed eterogeneo.
Tra una gara e l’altra, numerosi menu contestuali permettono di organizzare al meglio la propria carriera
Occhi puntati sulla pista…
…un po’ perché ogni buon pilota è focalizzato sul proprio obiettivo, un po’ perché al di fuori dell’asfalto, in MotoGp 10/11, non c’è molto da vedere. Nonostante graficamente il gioco presenti dei miglioramenti rispetto al suo predecessore, siamo comunque lontani dall’avere un livello di dettaglio in grado di sfruttare le potenzialità offerte dalle console attuali. Che si tratti di simulazioni o di titoli prettamente arcade, i grandi successi hanno nel tempo sempre dimostrato come una grafica curata e accattivante sia molto apprezzata dai giocatori. Basta pensare, giusto per citare due tra i massimi esponenti agli antipodi del mondo videoludico a quattro ruote, a Burnout Paradise e a Gran Turismo: uno interamente votato all’arcade, l’altro alla ricerca della simulazione più realistica possibile, entrambi supportati da un motore grafico solido e potente, in grado di rendere giustizia all’adrenalinica azione mostrata sullo schermo.
Tra i lati negativi di questo MotoGp 10/11, quindi, dobbiamo sottolineare una grafica non in grado di trasmettere il senso di pensantezza e potenza dei bolidi, rendendo allo stesso tempo meno adrenalinica l’esperienza di guida a causa dell’eccessiva mancanza di dettagli a bordo pista. Anche le animazioni dei piloti, poi, avrebbero certamente fatto la differenza se curate con più attenzione: tralasciando i gesti di stizza e di vittoria, non fondamentali ai fini del gameplay, un maggiore livello di realismo nelle pieghe e nei gesti di un pilota che, a 350 km/h, si mette in carena per sfruttare fino all’ultimo cavallo della sua moto, avrebbe contribuito a rendere l’esperienza più intensa e coinvolgente. Questa nota negativa si attenua almeno in parte quando, a motore spento, parliamo delle moto: queste sono comunque ben realizzate e curate in ogni dettaglio, dalla forma della carena agli adesivi degli sponsor. Nonostante i passi avanti rispetto allo scorso anno ci siano, quindi, ci attendiamo ancora un netto miglioramento per quanto riguarda il prossimo capitolo della serie, certi che contribuirà non poco al successo del titolo.
Graficamente, rispetto agli standard attuali, il titolo è un po’ troppo spoglio e povero di dettagli
Gentlemen, start your engines
MotoGp 10/11, per gli appassionati delle due ruote, è certamente il gioco da avere: con tutte le classi, le moto e i piloti della MotoGp della scorsa stagione (e ben presto, grazie a un DLC che sarà distribuito gratuitamente, anche della stagione attuale), il gioco offre parecchie ore di divertimento. Se state ancora valutando l’acquisto tenente presente che Monumental ha scelto di sviluppare una via di mezzo tra l’arcade e la simulazione, con comunque un taglio più da sala giochi che da esperienza reale. in estrema sintesi, se siete fan della MotoGp e la domenica siete sempre incollati davanti alle telecronache di Meda e Reggiani, vi basterà essere disposti a chiudere un occhio su un motore grafico non proprio perfetto per vivere in prima persona una stagione nei panni di un eroe delle due ruote.