Monster Rancher 1&2 DX – Recensione
Monster Rancher 1&2 DX è l’ennesimo ritorno al passato per quel che concerne la libreria Nintendo Switch, PC e piattaforme mobile come Android e iOS. Il fatto è che si tratta di un titolo assolutamente leggendario per gli appassionati del genere “monster breeding”, ovvero di quella serie di giochi che prevede di trovare e allevare i mostri da combattimento. Oltre al celebre brand Pokémon, di questo genere possiamo citare la serie Dragon Quest Monsters, Yo-Kai o Siralim.
Koei Tecmo ha deciso di mettere mano a una serie che ha lasciato dietro di sé una generazione di nostalgici dal palato fino e difficilmente accontentabili. Era il 2000 quando il primo capitolo è uscito su PlayStation e, pochi mesi dopo, sarebbe uscita anche la leggendaria accoppiata di Pokémon Oro/Argento. Decisamente non un bel periodo per andare a rivaleggiare con Nintendo, eppure i programmatori di Tecmo erano sicuri del fatto loro… e avevano ragione! La discrepanza tra mercato JPN/USA e il mercato europeo, purtroppo, costringeva noi giocatori ad aspettare mesi e mesi prima di poter mettere le mani sui nuovi titoli di casa Nintendo, ma se come chi vi scrive siete da sempre fanatici di questo genere di giochi, l’attesa era decisamente snervante.
Fortunatamente, nel 1999 era uscito Dragon Quest Monsters: Terry’s Wonderland ma, per quanto il gioco fosse anche valido, era stato letteralmente spazzato via dalla serie Blu/Rosso/Giallo. Monster Rancher si presentava come una meteora buttata nei meandri dei negozi di videogiochi e, per altro, scarsamente conosciuta dai negozianti stessi. In uno dei tradizionali (e frequenti) viaggi al negozio vicino casa (ancora non c’era Amazon, sigh! -ndr), ad attirare prontamente l’attenzione ci pensò uno degli slogan della serie: “Ogni CD che possiedi contiene un mostro”. Il negoziante, ad essere onesti, non ne sapeva molto… ma da quel che aveva capito, era sufficiente inserire qualsiasi tipo di CD per ricevere una “bestiaccia” direttamente all’interno del gioco, da allevare e fa combattere. “Shut up and take my money!”
Premettiamo una cosa: l’aspetto che ci legò così tanto ai primi due capitoli della serie era proprio quello legato alla ricerca spasmodica di CD da inserire nella PlayStation, per scoprire quale mostro sarebbe apparso. Bastava infatti procurarsi un disco di musica, PlayStation o PC, infilarlo nella console e ritrovarsi con un nuovo amico da crescere, allenare e far combattere. Sì, ma cosa ne sarebbe stato nel 2021 di questa dinamica? Terrorizzati al solo pensiero, abbiamo iniziato a giocare, sperando che la magia di quel periodo non fosse stata irrimediabilmente rovinata.
Suezo, quanto tempo!
Bastano pochi attimi per ritrovarsi all’interno di Monster Rancher 1&2 DX. Il menù tipicamente “old style” permette di orientarsi facilmente, anche perché non c’è molto da fare. Dovete scegliere il vostro primo mostro e iniziare ad allenarlo in vari modi. Come sempre, niente spoiler eccessivi su quel po’ di trama presente, analizzeremo le varie dinamiche per capire cos’è cambiato rispetto al passato. Monster Rancher 1&2 DX viene venduto come un gioco singolo, ma sappiate che all’interno i due capitoli rimasterizzati sono due entità ben distinte. Dovrete infatti, innanzitutto, scegliere se giocare al primo o al secondo capitolo ogni volta che lancerete l’applicazione su Nintendo Switch.
La meccanica di allevamento e combattimento dei mostri è molto semplice, anche se potrebbe sembrare complicata a prima vista. Ogni mostro ha diverse caratteristiche, come la velocità, la potenza e quant’altro ma, soprattutto, ha un indice di fedeltà con il suo allevatore. Ci sono mostri più o meno semplici da far crescere in combattimento; alcuni tendono ad affezionarsi più facilmente a voi, altri vanno sgridati con moderazione perché sono permalosi e si ribellano. Chiaramente, per quanto riguarda le combinazioni tra mostri, bisogna controllare la scheda di ognuno per vedere quale mostro vi occorra per effettuare l’incrocio corretto.
Occorre fare attenzione sia ai carichi di lavoro durante gli allenamenti, sia alla gestione degli scontri in battaglia: un mostro allenato in maniera troppo pesante tenderà ad affaticarsi presto o a non completare il circuito di training. Fate attenzione, perché questo tipo di meccanica di gioco è particolarmente “punitiva”: mandare il mostro in strutture specializzate in un certo tipo di percorsi di miglioramento costa molti soldi e, se fallisce, non solo le sue stats non si alzano, ma i soldi non vi vengono restituiti. In combattimento, poi, occorre sempre evitare che il mostro vada KO. Se vi rendete conto che lo scontro è impari, arrendetevi.
Sì, perché un mostro mandato al tappeto quasi sicuramente si infortunerà e sarà costretto al ricovero. Dovendosi sottoporre a cure, non potrà allenarsi e non potrà partecipare ai vari tornei in calendario. Monster Rancher 1&2 DX è un gioco che vi porta a ragionare e a selezionare molto bene sia il piano di allenamento, sia i tornei ai quali partecipare. Fare cicli di allenamento continui e un torneo dopo l’altro è la via migliore per rimanere senza soldi, mandare il vostro amichetto all’ospedale e non avanzare all’interno della storia.
Siate intelligenti e pazienti: non c’è fretta, godetevi il viaggio e i vostri amici mostriciattoli sapranno ricompensarvi a tempo debito. Qui non potete cavarvela con le medaglie o con il farming selvaggio: Monster Rancher 1&2 DX è un gioco che richiede una profonda conoscenza del mostro che state allevando: sapere quali cibi predilige, quali sono i punti deboli da limare con gli allenamenti e quali invece i punti di forza da esaltare, sono caratteristiche fondamentali per arrivare alla fine del gioco.
Una canzone per te…
“Non te l’aspettavi eh?” [cit.]. La differenza più grande è tutta qui: i giochi originali usciti ormai vent’anni fa permettevano di ottenere nuovi mostri e nuove specie direttamente dai CD che avevamo in casa. Ma ora? Ora i programmatori hanno messo a disposizione un database con oltre 600.000 canzoni. Sì, avete capito bene, virtualmente potete ottenere migliaia e migliaia di mostri, proprio come un tempo! Oltre alle canzoni, è possibile acquistare vari oggetti al market presente all’interno del gioco, in modo tale da poter nutrire o dare in equipaggiamento al mostro un particolare elemento. Anche qui, fate alcune prove per capire bene il funzionamento, ma in linea di massima è tutto come una volta. Altri piccole novità sono rappresentate dalla modalità “Alta Velocità”, un promemoria molto utile che consente di avere sempre tutto sott’occhio durante lo scorrere dei vari giorni e degli allenamenti.
Chiaramente Monster Rancher 1&2 DX non ha una grafica “Wow!”. Sì, perché stiamo parlando comunque di giochi che hanno oltre vent’anni, mentre l’audio è decisamente apprezzabile. Su Nintendo Switch non ci sono particolari problemi da segnalare: le animazioni dei vari mostri sono piuttosto elementari ma, di nuovo, non stiamo parlando di un nuovo capitolo ma di una remastered pura e semplice, con l’aggiunta di qualche caratteristica particolare. Al momento non siamo riusciti a provare la modalità on line, ma anche questa sarà un vero e proprio valore aggiunto: si potranno acquisire nuovi mostri e competere in rete, cosa che creerà sicuramente delle community e porterà (si spera) molti giocatori a scoprire questo brand che, in tutta onestà, ha ben poco da invidiare a titoli ben più conosciuti e blasonati.
Monster Rancher 1&2 DX rappresenta una sorta di “restart” per una saga che ha visto l’uscita dell’ultimo capitolo nel lontano 2012. Da quel che si sa, Tecmo sarebbe pronta a lavorare a un gioco tutto nuovo e la speranza dei fan della saga è che decidano di percorrere questa strada. I due giochi sono perfettamente godibili sulla portatile Nintendo, anche se manca l’aspetto inerente alla ricerca dei mostri all’interno dei CD. Se siete fan dei giochi “monster breeding” non lasciatevelo assolutamente scappare, mentre se non li avete mai provati beh… che aspettate?
Pro
- Gameplay
- Longevità
- Parco mostri praticamente illimitato
Contro
- Non adatto ai casual del genere
- L'aspetto legato ai CD fisici gli ha tolto originalità