Monster Hunter World: Iceborne – Recensione
Se proprio dovessimo andare a cercare qualcosa che lascia un retrogusto amaro al termine di Monster Hunter World, sarebbe stato sicuramente quel senso d’incompiuto al termine della campagna principale. Relativamente parlando, World ha concesso qualcosa in meno rispetto ai suoi predecessori in termini di contenuti posteriori all’end game, questo nonostante Capcom si sia notevolmente impegnata per tener vivo l’ultimo titolo della serie Action JRPG, tra eventi, collaborazioni celebri come quella con Final Fantasy XIV e l’introduzione dei mostri temprati e arcitemprati.
Tuttavia mancava sempre quel “qualcosa” che i fan della serie bramavano. Abbiamo finalmente la risposta, grazie a Monster Hunter World: Iceborne, l’espansione che sarà rilasciata in tutto il mondo il 6 Settembre su PlayStation 4, Xbox One e PC.
Verso l’Oltreterra e… oltre!
A seguito del mistero svelato nelle Lande di Cristalli e la sconfitta del primo Xenojiiva scoperto dai cacciatori nel Nuovo Mondo, nuovi bizzarri fenomeni cominciano a verificarsi nell’Ecosistema. Uno stormo di Legiana, creature già di per sé maestose, migrano disperatamente in direzione Nord-Ovest del Nuovo Mondo. Le cinque flotte e l’istituto di ricerca decidono di indagare sullo strano avvenimento, anche a causa di un misterioso “canto” che sembra attrarre i Legiana in questione.
Fu così che venne scovato un nuovo piccolo continente, dominato da un clima artico e rigido. Il cacciatore sarà ancora una volta protagonista di mille cacce e una risorsa indispensabile per l’equipaggio che si è insediato nel Nuovo Mondo. Si parte quindi nuovamente per svelare misteri, nel tentativo di ribilanciare un ecosistema alterato che ha provocato danni non solo nelle distese glaciali, ma nel Nuovo Mondo stesso.
A volte ritornano..
Le distese ghiacciate son forse soltanto un breve preludio di ciò che Monster Hunter World: Iceborne comprende davvero. Non si tratta di un episodio, non si tratta di una mappa con dei mostri mai visti, bensì della riscoperta della vera essenza del Monster Hunter. Il famigerato Grado G, noto in questo nuovo titolo come “Grado Maestro”, fa il suo ritorno e con lui la sua difficoltà. I cacciatori potranno finalmente mettersi realmente alla prova e lottare con le unghia e con i denti per riuscire a spuntarla sia in singolo che in multi player contro i nuovi e vecchi mostri.
L’avventura si prolunga nelle distese cariche di brina, con l’arrivo dei nuovi mostri come il Banbaro, Beotudus e il nuovo Drago Anziano di ghiaccio, Velkhana, e le scorribande nel Nuovo Mondo sono distanti dal giungere al termine. Come nelle edizioni “definitive” dei precedenti Monster Hunter, anche qui giungono le sottospecie, ossia varianti dei mostri già apparsi, che si differenziano per abilità, affinità elementali e persino habitat. Inoltre assisterete a diversi celebri ritorni di alcuni mostri popolari della serie, e qualche inaspettato debutto da mostri introdotti nello Spin off Monster Hunter: Generations. Tirando le somme, Capcom ha tenuto il meglio all’ultimo e tocca a voi scoprire le numerose sorprese che Monster Hunter World: Iceborne riserva.
La riscoperta di Monster Hunter World
A far da contorno alle suddette sorprese, Capcom introduce diverse novità anche a livello di gameplay e battle system. Inedito nell’universo di Monster Hunter, assistiamo al debutto del Rampino Artiglio, un’arma a doppio taglio molto versatile e utilizzabile in qualsiasi istante. Con questo rampino, il cacciatore può fiondarsi in groppa a un mostro ogni qual volta ne senta la necessità e avrà a disposizione due opzioni: sfruttare l’opportunità di una combo in groppa, che varia a seconda dell’arma, o cercare di dirottare il mostro verso una parete o altri tipi di ostacoli allo scopo di farlo vacillare.
Il Rampino Artiglio permette anche di inseguire senza tregua un mostro che tenta di fuggire, sebbene vi sia il rischio di venir disarcionati, comportando una perdita sia di salute che di stamina.
Vengono anche ampliati il numero di combo eseguibili con alcune armi, ma anche i gadget dei Felyne, il cui Level Cap è stato aumentato. Ancora una volta i Felyne saranno dei compagni indispensabili, grazie ai loro nuovi strumenti. Una simpatica innovazione è il Kit d’Osservazione, strumento che permette di scattare delle istantanee durante le sessioni di caccia, utile anche per concludere alcuni incarichi facoltativi.
Nell’Oltreterra verrà anche stabilito un nuovo insediamento dei cacciatori: Seliana. Un nuovo villaggio che adempie al compito di far da “succursale” di Astera, comprendente anche delle terme e nuovi NPC che arricchiscono il cast.
Monster Hunter World: Iceborne non è un’espansione, bensì la risposta di Capcom ai fan della serie – ma anche ai neofiti – che bramavano ancor di più da un titolo che già dalla sua uscita segnò un successo non indifferente per una saga che non vantava di una indiscussa notorietà. Grazie al Grado Maestro e le novità introdotte si può benissimo concludere la nostra recensione affermando che le battute di caccia non sono per niente terminate e per un titolo come Monster Hunter – che vanta di una discreta godibilità in termini di intrattenimento post game – Iceborne è semplicemente la ciliegina sulla torta che mancava. A buon intenditor poche parole!
Pro
- Il Grado Maestro prolunga la longevità del contenuto
- Novità di gameplay e battle system appaganti
- I desideri dei fan son stati esauditi
Contro
- La campagna principale può risultar breve