Monster Hunter Wilds Recensione

Sono passati ormai 4 anni dall’uscita di Monster Hunter Rise per Nintendo Switch e Capcom ha deciso di deliziarci nel 2025 con un nuovo titolo della saga di cacciatori di mostri più famosa. Ho avuto la possibilità di provare il titolo per ben 2 volte durante il 2024, la prima ad Agosto alla Gamescom di Colonia e la seconda durante la prima beta pubblica del titolo.
Ai tempi espressi alcune criticità e dubbi sul nuovo titolo di Capcom, tra cui quanti mostri avrebbe avuto, se i problemi di performance sarebbero stati corretti e oggi ho finalmente avuto le risposte che cercavo, ma ovviamente la mia prova è basata su una versione senza Patch day 1 e senza driver dedicati per la scheda video, quindi la mia esperienza potrebbe differire da quella del day 1
Monster Hunter Wilds Recensione | Che cosa è Monster Hunter
Monster hunter Wilds è un Hunting Games di casa Capcom che ci farà impersonare un Cacciatore creato da noi, per gettarci in un mondo con un grosso ecosistema pieno di aree ricche di flora e Fauna da esplorare, per ottenere risorse con le quali poi potremmo cacciare degli Enormi mostri che ci permetteranno di creare Armi e Armature con i loro pezzi.
Il gioco si basa su un gameplay loop abbastanza semplice, caccia un mostro, ottieni i suoi materiali, crea armi e armature più forti, caccia mostri più grossi di quello di prima e ripeti tutto per centinaia di ore che sembreranno passare come 5.
Le novità di Gameplay di Wilds
Monster Hunter Wilds rispetta tutto quello che abbiamo visto in Monster Hunter World, si esatto avete capito bene World e non Rise, in quanto gli insetti filo sono stati rimossi insieme alla tridimensionalità della mappa di gioco, al suo posto troviamo delle nuove meccaniche come le Ferite e la modalità Focus.
Le Ferite saranno una nuova meccanica che potremmo infliggere ai vari mostri attaccando ripetutamente una determinata parte del loro corpo: esse avranno due stadi, il primo che renderà più morbido il luogo dove stiamo attaccando il mostro e il secondo che trasformerà quella zona in un profondo taglio che renderà vulnerabile quella parte permettendoci di infliggere più danni attaccando quel punto.
La modalità Focus e l’uso delle ferite
La seconda novità di gameplay è la modalità Focus, una nuova modalità che ci permetterà di entrare in una specie di trance in cui le ferite del mostro verranno illuminate di rosso e otterremo un mirino per dirigere i nostri attacchi in punti precisi del mostro, come per esempio una ferita che è stata creata su esso.
In questa modalità avremo a disposizione due nuovi attacchi: entrambi varieranno per ogni arma ma avranno più o meno lo stesso effetto. Il primo ci permetterà di fare dei counter o delle schivate perfette al mostro avendo un buon timing sui suoi attacchi, il secondo ci permetterà di far sferrare un attacco che se colpirà una ferita la distruggerà, causando enormi danni e stunnando il mostro per qualche secondo.
Questo porterà il gameplay a girare molto intorno a infliggere ferite al mostro, per poi sfruttarle per causargli molti più danni. Anche altri attacchi a nostra disposizione saranno stati cambiati per infliggere ferite al mostro, tipo l’attacco mount ci permetterà di causare ferite sulla parte superiore del mostro, permettendoci anche di farne esplodere una in caso di successo del minigame.
Al nostro arsenale è stata aggiunta anche una nuova mossa chiamata Sneak Attack, che ci permetterà di fare un attacco preventivo sul mostro se riusciamo ad avvicinarci senza farci notare, per infliggere a esso una o più ferite da poter distruggere. Come già detto questo porta il gameplay a girare tutto intorno a creare ferite con i nostri attacchi per poi sfruttarle a nostro vantaggio.
Il Seikret un nuovo compagno di esplorazione
Una novità di gameplay di Monster Hunter Wilds che però non è tecnicamente una novità è il Seikret, uno strano miscuglio tra un dinosauro e un pollo che prenderà il posto del Canyne di Rise, permettendoci di avere una mount capace di cavalcare velocemente verso il nostro bersaglio.
Queste creature se avranno un mostro o un materiale selezionato avranno la possibilità di andare da sole, mentre noi potremmo passare il tempo a affilare le nostre armi o bere pozioni per curare la vita mancante.
L’unica grande pecca del Seikret di Monster Hunter Wilds viene posta dalla mappa, che non essendo più esplorabile al 100% come in Rise, farà si di far sembrare il nostro Seikret un po’ legnoso perché non ci permetterà di muoverci come vorremo nella mappa.
Inoltre i Seikret potranno essere personalizzati, dandogli un nome e potendo scegliere noi la colorazione del loro piumaggio e delle loro scaglie, per metterli in tinta con i colori del nostro set di armatura o con la nostra arma. Si potranno anche scegliere dei costumi da equipaggiargli, ma non saranno però craftabili delle armature in quanto queste creature non ci aiuteranno in battaglia.
Un Monster Hunter open world
La novità principale di questo nuovo titolo è sicuramente il fatto che è stato reso Open World, anche se in realtà il titolo è una serie di Open Map abbastanza grandi ma tutte collegate tra di loro. Queste mappe saranno più o meno come le vecchie mappe di World, divise in grandi zone in cui vivono determinati tipi di mostro.
Per esempio i Balahara vivono solo nella parte desertica della prima area, mentre i Lala Barina solo nella Foresta Cremisi: questo porta ogni mappa a essere un suo ecosistema a sé stante, con mostri grandi e piccoli che giocano il loro ruolo fondamentale in quel determinato bioma che permette loro di vivere e prosperare.
Alcuni mostri però hanno più habitat in cui si possono trovare, così facendo rendono più vario il numero di mostri che possono comparire in una determinata mappa e alcuni hanno anche la possibilità di usare mosse diverse a seconda del bioma in cui si trovano.
Il mondo di Wilds
Monster Hunter Wilds è una piccola perla per gli occhi: le mappe open world saranno super dettagliate e piene di anfratti dove sono nascoste vene di materiali o piccole creaturine. Anche i mostri grossi non sono da meno, essendo estremamente dettagliati con parti del corpo appositamente studiate per essere animate durante i loro attacchi.
Le mappe avranno anche delle piccole zone in cui sarà possibile allestire dei piccoli campi base che ci faranno da punto di ristoro. Dentro questi campi base sarà possibile gestire il nostro equipaggiamento e anche scegliere le due armi che potremo portarci dietro nelle nostre cacce, che saranno facilmente scambiabili mentre staremo cavalcando il Seikret.
Ho trovato i nuovi ambienti per quanto meno ispirati di quelli di World (è difficile superare aree come le Coral Highland e Rotten Vale di World) molto dettagliati, con meccaniche uniche che sconvolgono tutta la mappa che però non starò qui a spoilerarvi. Aggiungo anche che in 20 ore di gioco ancora non sono ancora riuscito a imparare per bene tutte le vie che collegano le varie aree tra di loro da quanto sono grandi.
Monster Hunter ha una trama?
Ebbene si! Monster Hunter Wilds ha deciso finalmente di portare la sua trama a un livello superiore. Bisogna mettere però i puntini sulle i perché tutti i Monster Hunter avevano una trama che si poteva riassumere in “Mostro crea problemi all’ecosistema, cacciatore caccia mostro” con sempre gli stessi esatti twist che però interessavano a pochi, in quanto il focus principale era sempre quello di picchiare mostri grandi come case, per trasformarli in eleganti stivaletti.
Monster Hunter Wilds mette sullo stesso piatto più o meno la stessa minestra degli altri Monster Hunter, rendendola però molto più “esploriamo un nuovo ecosistema e scopriamo che cosa ha da offrire”. Questo ha portato la creazione di metodologie di come funzionano le varie squadre di esplorazione. Durante la storia vedremo anche diverse scene di azione che quasi sembrano essere uscite da un JPRG pronto a mostrarti quale divinità di quale pantheon stai andando ad affrontare quel giorno.
Non vi mentirò dicendo che la trama è incredibile e che vale la pena seguirla, perchè la prima parte di gioco è molto parlata e poco giocata: questo crea una situazione in cui il gioco stringe la corda su quello che tu vuoi fare realmente cioè cacciare i mostri, però voglio anche dire senza andare a fare spoiler che la storia si evolve bene nella seconda metà, con alcuni twist molto carini.
Un nuovo pacing di gioco
Il pacing di Wilds è la cosa che mi è piaciuta meno di tutto il gioco, se la trama la posso sorvolare perché esiste il tasto Skip in caso il giocatore si annoiasse, il pacing del gioco diverso dal solito non tanto. Il gioco sarà sempre diviso a missioni e quasi ogni missione di trama ci porterà ad affrontare un mostro nuovo.
Tutto questo crea un grosso problema nel contenuto secondario, che non comparirà finché non saremo arrivati in endgame. Niente mostri aggiuntivi da trovare in mappa oltre quelli già affrontati, nessun vero bisogno di farmare alcuni mostri, perché tanto i requisiti richiesti dalle armature durante la storia saranno infimi, permettendoci di creare i pezzi con una o due cacce di quel determinato mostro.
Non ho per niente apprezzato questa nuova direzione di gioco, ma era facilmente intuibile dopo la rimozione della Quest Board dei vecchi giochi, che ormai era diventato lo standard da 20 anni a sta parte. La Quest Board però esiste ancora e basterà parlare con Alma che vi permetterà di affrontare di nuovo un determinato mostro che avete già affrontato. Niente mostri extra per sbloccare nuove armi e armature, tutto sarà bloccato dietro la progressione della storia.
I nuovi mostri selvaggi
Se il pacing della trama dei Monster Hunter Wilds non mi ha molto convinto, il suo ecosistema di mostri mi ha stupito in positivo.
Tutti i nuovi mostri che sono stati aggiunti nel gioco sono una bellezza per gli occhi: lo stile artistico scelto per Wilds è sicuramente un grosso successo, che mette il focus su un nuovo tipo di design di mostri molto più selvaggio e feroce. I vecchi mostri avevano molto spesso un design per quanto feroce e mastodontico abbastanza amichevole ed elegante, il che aiutava a spezzare la serietà e difficoltà del gioco con una atmosfera che quasi non si prendeva sul serio.
In Monster Hunter Wilds i mostri sono stati pensati come dei veri e propri predatori, con forme acuminate, colori che si adattano ai loro ambienti come mimetica o segnale naturale dei loro elementi e tutto si sposa benissimo con l’atmosfera da lande inesplorate che il titolo vuole fornire.
Mettere a paragone Wyvern molto vicini tra di loro come Rey Dau e Rathalos porta a mostrare quanto le due filosofie di design siano diverse o anche guardando il mostro flagship di questo titolo, e’Arkveld che è pieno di forme triangolari, occhi coperti e appendici che si allungano e vengono usate in modo insolito, si può notare quanto questi mostri siano stati pensati per essere dei veri predatori alpha nei loro ambienti e quanto facciano parte dell’ecosistema costruito appositamente per Wilds.
Armature e Armi la divisione delle abilità
Ma parliamo ora di un nuovo punto che è molto a cuore dei giocatori di Monster Hunter: i set di armi e armature. Qui possiamo parlare di un cambiamento molto importante che è stato fatto cioè la divisione di Skill tra armature e armi.
Ora tutte le armi che crafteremo ci forniranno anche delle abilità di base e avranno degli incavi pensati appositamente per Armi e Armature, dividendo quali skill possono andare su un determinato pezzo: questo aggiunge un farming per i gioielli che potrebbe diventare estremamente tedioso, ma dipende tutto da quanto importanti saranno alcune skill e ovviamente da quanto volete cercare determinate abilità in Endgame.
Il feeling di combattimento
Giocando a Monster Hunter Wilds ho notato una cosa molto importante: il feeling di gioco è molto diverso rispetto ai vecchi Monster Hunter, Il gioco sembra più lento chiudendoci molto di più nelle nostre animazioni delle mosse e alle volte non sembra responsivo come dovrebbe.
Dopo diverse ore di gioco tra Demo e gioco completo mi sono abituato al nuovo feeling, ma comunque questo mi sembra molto più limitato rispetto a quello che avevo visto su Monster Hunter World e anche più lento di quello che erano i Monster Hunter dell’era 3DS. Non so se sia una cosa voluta, ma questo potrebbe essere dato dal fatto che le animazioni sono state rese tutte quante più realistiche e il gioco abbia perso la sua componente “Goofy”.
Anche mentre si cucinava con lo spiedo BBQ di solito si aveva un piccolo minigioco in cui facevamo girare la carne a tempo di musica: quest’ultimo è stato sostituito da uno nuovo molto più serio in cui dovremo tagliate le bistecche a tempo di musica, facendo quasi sembrare il nostro cacciatore un grigliatore professionista che si dedica alla caccia nel suo tempo libero.
Roster di Mostri e Difficoltà
Monster Hunter Wilds come gioco porta con sé una buona quantità di mostri grandi diversi tra loro e che potranno essere trovati nel gioco, quindi state tranquilli che se volete investire ore e ore della vostra vita su questo gioco potrete farlo. Il lato che però mi preoccupa sempre di più è il livello di difficoltà del gioco, che qui sembra essere stato diminuito.
Monster Hunter è una delle mie saghe preferite e io gioco dai tempi di PSP con il suo Freedom 2. World e Rise avevano già visto ai tempi una piccola riduzione di difficoltà nel gioco, ma che comunque una volta arrivati alla seconda parte del gioco veniva tirata su da mostri tipo draghi anziani o creature di Endgame.
In Monster Hunter Wilds la difficoltà che ho trovato è stata minima: in 20 ore di gioco sono morto 2/3 volte e neanche per colpa di mostri troppo difficili, ma quasi più per momenti di distrazione. Questo non lo valuto direttamente come un aspetto negativo, perché posso capire che magari la difficoltà durante la storia sia stata abbassata di proposito per permettere a molte più persone di potersi godere un titolo importante come Monster Hunter Wilds.
Il Multiplayer di Monster Hunter Wilds
Se vogliamo giocare in multiplayer sarà possibile farlo in 2 principali modi. Il primo è creare un Link, che sarà una lobby in cui il giocatore e fino a 3 suoi amici potranno vagare insieme per la mappa alla ricerca di mostri da affrontare: questa opzione prenderà il posto delle vecchie lobby che trovavamo nei monster hunter come Rise o Generation Ultimate, creando un multiplayer senza interruzioni.
Mentre se saremo già in missione potremmo chiamare altri giocatori tramite il Flare S.O.S, una meccanica che esisteva già in World che permette di far entrare nella nostra quest dei cacciatori che risponderanno alla nostra richiesta di aiuto e se in caso questi non saranno disponibili, ci saranno al loro posto 3 NPC sempre pronti a darci una mano a sconfiggere le bestie di Monster Hunter Wilds.
Queste nuove funzioni aiutano tantissimo a vivere l’esperienza di Monster Hunter Wilds sia in multiplayer che in single player, perché i Link sono quasi il sogno dei giocatori di monster hunter per continuare a cacciare e passare il tempo con i propri amici, mentre gli aiutanti del Flare S.O.S aiuteranno molti novizi a sconfiggere determinati mostri con cui potrebbero avere dei problemi.
Una colonna sonora maestosa
Il comparto artistico di monster hunter non delude mai e con questo titolo siamo tornati ad avere l’orchestra ad accompagnare i nostri scontri contro le titaniche bestie che popolano queste lande sconosciute. Tutte le tracce che saranno presenti in gioco per i nuovi mostri saranno super azzeccate portando anche diversi stili per determinati combattimenti.
Alcune tracce come quella del Rey Dau che si poteva ascoltare anche nella demo hanno proprio degli stili a sé. In questo caso con il Rey Dau viene utilizzato più uno stile Arabico per far percepire tutta la maestosità del Predatore Alpha del tuono delle dune del deserto. Mentre con Il Lala Barina viene utilizzato uno stile simile a un Valzer, per tutte le sue movenze delicate.
Com’è ottimizzato Monster Hunter Wilds?
Parliamo dell’elefante nella stanza… L’ottimizzazione. Lo avevo accennato sia durante la mia prova della Gamescom che durante la mia prova della beta pubblica: il gioco non era messo bene di ottimizzazione e il verdetto finale è… il gioco è stato ottimizzato, MA non è ancora abbastanza.
Io ho un PC che è leggermente meglio dei requisiti consigliati per giocare al titolo e comunque il titolo a qualità Alta viaggia molto con il framerate a seconda di zona e mostro che stavo affrontando. Parliamo di un titolo che viaggia tra i 55 fps e i 27/30 scarsi a seconda della situazione e anche sfruttando la tecnologia Frame Gen della mia scheda video (RX6800 16GB), il titolo difficilmente si avvicinava ai 60 fps, come se il framegen non stesse funzionando correttamente.
Ma qui voglio parlare a cuore aperto con tutti i nostri lettori, questa recensione fosse per me avrebbe due voti, quello effettivo del gioco per quella che è stata la mia esperienza e quello che darei oggettivamente prendendo in considerazione il PC dell’utente medio.
Se avete un PC che non ha la tecnologia Framegen preoccupatevi, che probabilmente vi ritroverete con un framerate estremamente ballerino o il rischio di trovarvi sotto i 30 fps. Voglio anche spezzare una mezza lancia a favore di Capcom e lasciare il beneficio del dubbio che tutto questo possa essere risolto da una patch day 1 o dai nuovi driver per le schede video che usciranno nelle prossime settimane.
Ma comunque creare un gioco che per girare al massimo delle sue prestazioni richiede di avere un PC di fascia estremamente alta, che forse solo il 10% o anche meno ha, è un grave errore e se io non avessi un pc che mi ha saputo fornire un’esperienza decente del gioco, vi direi senza problemi che il mio voto probabilmente non arriverebbe nemmeno al 7.
Non so come Monster Hunter Wilds giri su console ma su PC al momento non la vedo molto positiva.
Monster Hunter Wilds è un gioco adatto ai Neofiti della saga?
La risposta in breve è “Si” Monster Hunter Wilds ha sicuramente una difficoltà di inserimento nel mondo molto più bassa. La storia ti aiuta a prendere familiarità con comandi e pattern dei mostri, permettendoti anche di avere degli alleati con cui dividere l’aggro. Questo aiuterà moltissimo i nuovi giocatori che sentiranno meno il peso di dover cacciare delle grosse bestie da soli.
Il sistema di crafting e build è rimasto quasi invariato ma avendo meno mostri da affrontare durante la storia sarà più facile scegliere e creare un set di armatura che ci porti fino alla fine di una determinata missione, magari controllare resistenze elementali mettendole insieme a capire che tipo di danni infligge un determinato mostro.
Quindi in conclusione se avete un PC che è in grado di reggere Monster Hunter Wilds e siete spaventati di capire se può essere un titolo adatto ai neofiti non abbiate paura, perché il gioco vi seguirà per bene nelle fasi iniziali per insegnarvi tutto quello che dovete sapere.
Tiriamo le Somme su Wilds
Monster Hunter Wilds è un titolo che per quanto abbia gravi problemi di performance prova a innovare la formula di Monster Hunter portando una trama più sviluppata che non sempre riesce a coinvolgerci come si deve e una difficolta più bassa del solito, ma bilancia con nuovi design di mostri estremamente più elaborati e nuove meccaniche che cambiano il nostro approccio alla caccia. Insomma, un ottimo titolo che confido possa migliorare con il costante supporto di Capcom che ha sempre garantito con gli ultimi capitoli della serie.
Monster Hunter Wilds sarà disponibile dal 28 Febbraio per PC, Playstation 5 e Xbox Series X/S potete comprare il gioco per PC cliccando qui, per raggiungere la pagina Steam ufficiale del titolo.
MONSTER HUNTER WILDS VIDEO RECENSIONE
Qui di seguito, il contenuto in video della recensione che avete letto (si spera)
Un mondo Selvaggio nel bene e nel male
Pro
- Un Mondo estremamente dettagliato
- Un fortissimo impatto visivo
- Design dei mostri più selvaggio e feroce
- Tantissimi QoL e meccaniche che migliorano l'esperienza di gioco
- Il gioco è adatto ai neofiti
- Ci sono tanti mostri....
Contro
- ....Ma La difficoltà del titolo è stata abbassata
- il titolo è ottimizzato veramente male
- La storia nella parte iniziale prende troppo spazio
- Un pacing di gioco totalmente incentrato sulla trama principale
- Il feeling del combattimento sembra meno pulito del solito