Monster Hunter Portable 3rd HD – Recensione Monster Hunter Portable 3rd HD

HD o non HD

Per quanto concerne il comparto tecnico, il porting da console portatile è tutto sommato riuscito piuttosto bene: molti potrebbero lamentare il fatto che si sarebbe potuto fare di più a livello grafico, tuttavia l’alta definizione di un gioco Psp presenta i suoi problemi (come abbiamo detto in precedenza), pertanto, il risultato non è il top, ma sicuramente si vede che Capcom ha lavorato un minimo sul ripulire le texture, diminuendo un po’ le scalettature e proponendo colori più accesi, quasi sgargianti, proprio come ha fatto nella versione Wii U dell’Ultimate. Non degna di un encomio, certo, ma in ogni caso la versione casalinga di Monster Hunter Portable 3rd si presenta comunque discretamente; l’audio, già buono, potendo supportare anche il Dolby è sicuramente migliore di quello che potremmo apprezzare dalle casse della Psp, consentendoci di cogliere anche quelle note più basse o più alte che magari avrebbero potuto sfuggirci. Un altro fatto positivo di giocare lo stesso titolo sulle nostre tv è l’HUD: se nella storia della serie è sempre stato eccessivamente grande per lo schermo di una portatile, in questo caso, proprio come nel Tri, la maggiore estensione della schermata ci permette di osservare in maniera piuttosto agevole tutto ciò che accade su schermo senza dover strizzare gli occhi. Per la felicità degli amanti del "gore" inoltre, essendo questa una versione nipponica, i filtri di censura sono assenti, perciò quando colpirete un mostro vi saranno schizzi di sangue a non finire.


                                       Quattro cacciatori alle prese con il Jhen Mohran.

Per concludere

Se consideriamo che si tratta comunque di un titolo che non fa della grafica il suo punto di forza ma che mostra i muscoli in quanto a longevità e gameplay, possiamo dire che Monster Hunter Portable 3rd HD saprà incontrare i gusti dei fan di vecchia data. Essendo un prodotto però totalmente in giapponese, è più che sconsigliato se non siete avvezzi alla saga, in quanto chi ha già giocato altri capitoli sarà sicuramente più avvantaggiato nel riconoscere dalle icone gli oggetti. Inoltre, per poterlo giocare in maniera completa, sarete costretti (a meno che non sappiate leggere il giapponese) a consultare continuamente svariate wiki e a tradurre dall’inglese per sapere effettivamente quale determinato materiale state cercando per la tanto agognata nuova armatura o spada. Per il resto, un sonoro sempre all’altezza del brand, una longevità che si attesta nella media dei capitoli portatili e una ri-definizione a livello grafico con colori nettamente più accesi, portano in alto questo titolo. Ad aggiungersi a questi elementi, il supporto del secondo stick analogico per gestire la telecamera e le numerose novità introdotte ne fanno un pezzo da collezione per chiunque sia appassionato della serie. Per gli altri, il consiglio è di attendere la release occidentale di Monster Hunter Tri Ultimate.

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