Monster Hunter Generations Ultimate – Recensione
Sono passati a malapena due anni dal giorno in cui recensimmo l’ottimo Monster Hunter Generations per Nintendo 3DS, il quale portò grandi novità su una serie diventata ormai stantia. Da allora, la saga ha fatto un enorme passo avanti su PlayStation 4, PC e Xbox One con Monster Hunter World, che ha alzato enormemente la qualità grafica e la sensazione di avere tra le mani un vero e proprio “action” grazie ai fluidi movimenti e alle acrobazie del personaggio. Tuttavia, nel 2017 in Giappone uscì – anche su Nintendo Switch con cross play – Monster Hunter XX, una versione riveduta e corretta del già ottimo Generations. Monster Hunter XX proponeva svariate aggiunte estremamente apprezzate, e noi occidentali abbiamo bramato questo titolo per oltre un anno. Finalmente ecco arrivare anche da noi tale “power-up” su Nintendo Switch, con il titolo di Monster Hunter Generations Ultimate.
Da 3DS a Switch
Considerato il fatto che la versione per 3DS qui da noi non uscì (mentre fu pubblicato anche in Europa Monster Hunter Generations), Monster Hunter Generations Ultimate è la prima versione localizzata, in attesa di un capitolo ad hoc per Switch.
La storia non è presente se non in minima parte: il canovaccio iniziale è solo una mera scusa per entrare subito nel vivo dell’azione e per presentare un titolo che, all’effettivo, risulta essere quasi una sorta di arcade. Passeremo tutto il tempo semplicemente a sfidare mostri da cui razziare materiali per creare armature e armi di livello sempre superiore e che ci permetteranno di tenere testa ad altri mostri ancora più forti, e così via. Fortunatamente Capcom ha pensato anche a tutti coloro che hanno letteralmente “fuso” il gioco durante questi anni su 3DS, sviluppando un’applicazione gratuita con cui sarà possibile trasferire i progressi fatti direttamente nella versione Ultimate.
Aggiunte e migliorie
E’ importante mettere in chiaro che Monster Hunter Generations Ultimate non è un nuovo gioco, ma è più che altro una remaster con all’interno un’espansione. Il gioco di base è e resta sempre quello che avete già conosciuto, quindi se siete stati grandi cacciatori sul 3DS, dovreste valutare a lungo l’ipotesi di questo acquisto basandovi solo su ciò che questa versione aggiunge all’offerta. Per i neofiti, invece, questo capitolo è senz’altro perfetto per iniziare, essendo la versione più completa e ampia dei titoli classici, senza le complicazioni del fin troppo prolisso Monster Hunter World.
Il gioco originale presentava diversi stili di combattimento con cui personalizzare al meglio le proprie preferenze di movimento e di attacco: questi erano gli stili Gilda, Aereo, Offensivo e Ombra. In Generations si aggiungono due nuovi stili: lo Stile Valoroso e lo Stile Alchemico, che vanno ad ampliare di molto la personalizzazione di ogni giocatore, aggiungendo ad esse anche alcune arti di battaglia nuove di zecca.
Oltre a ciò, otteniamo anche il solito e famoso “Grado G“, i mostri di difficoltà molto alta che sono ormai una tradizione per la serie. Nella versione Ultimate sono state aggiunte alcune creature nuove di zecca come il Valstrax e l’Ahtal-Ka, così come diverse specie di devianti tra i quali il Cruor Diablos o il Fulmen Astalos. Tra i tre diversi livelli di difficoltà potremo combattere contro oltre cento mostri diversi, che aggiungono tuttavia solamente quantità a ciò che a cui siamo già fin troppo abituati. Ancora una volta, come ciliegina sulla torta, potremo divertirci a prendere il comando diretto del nostro Felyne piuttosto che a tenerlo come mero compagno di avventure.
Remaster da far storcere il naso
Il fatto che da noi il titolo esce esclusivamente su Switch non fa ragionare sulla questione che originariamente era uscito su 3DS. Ciò implica una ovvia perplessità nel momento in cui un occhio occidentale va ad analizzare il comparto tecnico di Monster Hunter Generations Ultimate, mero porting da 3DS leggermente migliorato. Di sicuro influisce positivamente una risoluzione a 720p, tuttavia una cattiva ottimizzazione ci “costringe” a visualizzare il tutto solo a quella risoluzione (senza toccare i 1080 in modalità dock), e a soli 30 fps nonostante le capacità della console ibrida di Nintendo. Scenari e texture sono fin troppo poveri e ben poco migliorati dalla loro versione originale, mascherando il tutto con un fastidioso e pesante anti-aliasing. Per fortuna sono state aggiunte tutte le forme possibili di multiplayer, cioè il wireless locale e l’online.
Monster Hunter Generations Ultimate è arrivato da noi con un anno e mezzo di ritardo, ma perlomeno è arrivato. I possessori di Nintendo Switch potranno gustarsi la più ampia avventura di Monster Hunter al momento disponibile, combattendo contro decine e decine di mostri. Punto ideale di inizio per chiunque e continuazione perfetta per i fan che potranno importare il loro salvataggio. Va ovviamente valutato in quanto titolo ormai vecchio di tre anni, e se messo a confronto tecnicamente con Monster Hunter World fa una certa figuraccia; tuttavia la quantità di contenuti e la natura (anche) portatile lo rendono un primo capitolo su Switch più che buono in attesa di un gioco della serie originale.
Pro
- Ottime aggiunte e correzioni dal gioco originale
- Trasferimento del salvataggio da 3DS
Contro
- Un palliativo in attesa di un gioco inedito per Switch
- Il porting da 3DS si fa sentire in senso tecnico