Monochrome Mobius: Rights and Wrongs Forgotten RECENSIONE di un buon RPG vecchio stampo

Recensito su PlayStation 5

Monochrome Mobius Rights and Wrongs Forgotten
Gli artworks di Monochrome Mobius sono veramente belli!

A distanza di un anno dalla release sul mercato nipponico, la versione console di Monochrome Mobius: Rights and Wrongs Forgotten è pronta a sbarcare in Occidente su PlayStation 4 e PlayStation 5 (versione testata in fase di recensione). Scopriamo dunque questa nuova avventura sviluppata da Aquaplus e Design Act, in collaborazione con NIS America per quanto riguarda la versione console.

Per chi non lo sapesse, Monochrome Mobius fa parte dell’universo di Utawarerumono, una serie di titoli, tre in totale, anch’essi sviluppati da Aquaplus e disponibili su console PlayStation e PC. Nonostante faccia parte dello stesso universo, il titolo Utawarerumono è stato omesso volutamente dal gioco per far risaltare il più possibile i personaggi. Si tratta comunque di un prequel di Utawarerumono: Mask of Deception.

Oltre al nome, anche il sistema di combattimento è stato completamento stravolto passando dai combattimenti tattici su griglia, tipici della trilogia originale, ai combattimenti a turni degli RPG giapponesi di vecchia data. Una scelta rischiosa sicuramente, ma che ho apprezzato molto, con i suoi pro e i suoi contro.

Un mix tra combattimenti a turni ed esplorazione

La deriva RPG con i combattimenti a turni ha portato una ventata d’aria fresca alla serie, ma non per quanto riguarda il genere RPG, sia chiaro. Ci troviamo di fronte a un sistema di combattimento classico a turni, con l’aggiunta di una variante chiamata Action Ring che influenza le azioni dei nostri personaggi e dei nemici. Vediamo insieme in cosa consiste.

L’Action Ring è un diagramma che compare in alto a sinistra durante i combattimenti e indica l’ordine con cui i nostri personaggi e i nemici possono compiere le loro azioni. L’Action Ring è composto da tre cerchi dove quello più interno favorisce azioni consecutive, essendo più piccolo.

Il nostro party, così come i nemici, possono influenzare la velocità dell’Action Ring tramite buff e debuff, richiedendo una giusta attenzione nelle fasi più avanzate del gioco, dove i combattimenti diventano molto più ostici del previsto. Per non parlare di alcuni “boss” facoltativi, sparsi per la mappa di gioco, che sfruttano in maniera intelligente l’Action Ring, dandoci filo da torcere.

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L’Action Ring ci permette di capire chi, tra i personaggi in campo, farà la prima mossa!

Nei combattimenti è possibile utilizzare un grande arsenale di mosse, divise in colpi fisici, colpi magici e magie dirette. Man mano che si avanza nel gioco, e aumentando di livello, si ottengono sempre più mosse con diverse tipologie di danno passando da Minor, danno minimo, a Massive o Extreme, danno superiore o multi-hit.

Avanzando nella trama si sbloccano anche diversi upgrade e power-up, non disponibili all’inizio, che rendono il gioco sempre più dinamico. Possiamo dire dunque che il sistema di combattimento è promosso a pieni voti, seppur senza innovare – e nemmeno ci prova, ma va bene lo stesso!

Pur avendo tante mosse a disposizione, difficilmente le useremo tutte, colpa anche del fatto che i nemici sono sempre gli stessi nella mappa, anche se con colori differenti. Questo ci porta a utilizzare sempre le mosse più potenti per concludere quanto prima i combattimenti.

Si nota dunque una certa ripetitività nello sconfiggere i nemici, ma che viene ammortizzata dall’istant kill una volta raggiunto un livello molto superiore ai nemici della zona. In questo caso ci basterà avvicinarci al nemico e premere il comando d’attacco per eliminare all’istante i nemici senza dover affrontarlo. Questa meccanica è molto utile anche per livellare in determinate zone.

Tuttavia il discorso di ripetitività non viene applicato alle Boss Fight di Monochrome Mobius, sia le principali che quelle opzionali, veramente difficili da superare se non ben livellati ed equipaggiati.

La mappa di gioco

Come dicevamo prima, la mappa di gioco è veramente enorme e, stranamente, ben variegata (seppur con i propri limiti). Ci sono foreste, pianure, città e deserti in cui è possibile passeggiare, esplorando le zone in cerca di risorse che saranno necessarie in un secondo momento.

Nella realizzazione delle aree di gioco si nota purtroppo il budget, molto basso per la loro realizzazione. Graficamente queste aree sono spesso mediocri alla vista con texture assenti/sgranate o case in lontananza appiccicate sullo sfondo come fossero delle fotografie in bassa risoluzione.

Tuttavia voglio spezzare una lancia in favore del gioco per quanto riguarda le città, una in particolare che non vi dirò per motivi di trama, e che ho apprezzato molto per come è stata realizzata. In questa città si respira l’aria di vita quotidiana che, legata al contesto storico di Monochrome Mobius, è semplicemente perfetto.

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Un tipico villaggio nel mondo di Monochrome Mobius

Purtroppo il comparto grafico e tecnico non è dei migliori

Una nota dolente di Monochrome Mobius è il comparto grafico datato e le animazioni legnose. Se parliamo di grafica, qui si nota lo stacco tra Monochrome Mobius e Utawarerumono, mentre per gli artworks dei personaggi, durante le conversazioni dei vari personaggi, sono rimasti identici per mantenere una coerenza con i progetti originali.

Anche i modelli dei personaggi di Monochrome Mobius lasciano abbastanza a desiderare. Alcuni personaggi hanno delle espressioni facciali che ricordano molto il periodo PS2, e parliamo dei personaggi principali. Peggiore sorte è toccato agli NPC, con texture scadenti, in particolare quelle dei vestiti.

Se andiamo ad analizzare il comparto tecnico, ho notato dei cali di frame rate negli spazi chiusi sia durante i combattimenti che durante l’esplorazione. Questo è capitato solamene durante l’esplorazione dei dungeons, ma non negli spazi aperti o in altri combattimenti.

Potrebbe essere un problema di natura tecnica o di porting, ma per il momento sono scettico a riguardo. Graficamente non è esoso, pertanto questi cali di frame rate non sono giustificati al momento, anche perché in alcuni combattimenti il nemico è solamente uno.

Monochrome Mobius ha una trama interessante e personaggi memorabili

Il pezzo forte di Monochrome Mobius sono sicuramente la trame e i personaggi. Ho molto da dire su entrambe le cose ed essendo il tema centrale di ogni RPG giapponese che si rispetti, lo farò in maniera più completa possibile, evitando spoiler di qualunque tipo.

Parliamo intanto della sinossi di Monochrome Mobius. Nel gioco facciamo la conoscenza di due personaggi – i due protagonisti – Oshtor, un giovane che vive la sua vita tranquilla nel villaggio di Ennakamuy, e Shunya, una giovane ragazza che informa il ragazzo che suo padre è ancora vivo in una terra lontana. Difficilmente dire di più senza fare spoiler, quindi mi fermerò qui.

Questa semplice sinossi del gioco nasconde in realtà una trama molto più complessa e profonda di quello che sembra. Inoltre, ad aumentarne la qualità, ci pensano i personaggi, caratterizzati divinamenti e che si raccontano in maniera eccelsa prendendosi tutto il tempo necessario per farlo, senza mai strafare.

Durante il nostro viaggio in compagnia di Oshtor, faremo la conoscenza di diversi personaggi, non moltissimi in realtà, ma che hanno tutti la giusta attenzione nel raccontare la propria storia e i propri drammi. Come dico sempre io, meglio pochi, ma buoni.

Nonostante la trama catturi parecchio il videogiocatore, non ho potuto che notare un rallentamento a metà gioco, dove la trama subisce una battuta d’arresto troppo veloce per gli eventi della storia, rallentando tutto insieme e dando un senso di pesantezza. Fortunatamente, questa parte centrale non dura molto e si riparte nuovamente con la trama principale e le vicende di Oshtor e compagnia.

Una cosa che ho apprezzato molto in Monochrome Mobius è la realizzazione delle gag tipiche giapponesi, con battute e situazioni che mi hanno strappato una risata più di una volta. Alcune sono meravigliose!

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Oshtor, protagonista di Monochrome Mobius, mentre esegue una delle sue mosse più potenti

Missioni secondarie non all’altezza della trama principale

Purtroppo il gioco ha anche un gran numero di missioni secondarie da svolgere. Seppur siano secondarie, in un certo punto della trama ci verrà richiesto di svolgerne un certo numero per proseguire, rallentando improvvisamente il ritmo a cui eravamo abituati poco prima.

La maggior parte delle missioni richiedono di andare in un determinato punto a sconfiggere un mostro e tornare indietro per dare la notizia a chi ci aveva commissionato la missione. Questo si ripete per quasi tutte le missioni e se non ci sono mostri da sconfiggere, ci chiederanno di andare a prendere un oggetto o qualcosa di simile.

Insomma, possiamo riassumere le missioni secondarie come fetch quest a tutti gli effetti, tediose e lente, ma talvolta necessarie perché forniscono oggetti utili quali armi o armature per i nostri protagonisti.

Inoltre la maggior parte di queste missioni sono a scadenza, quindi vanno svolte entro un certo lasso di tempo, oltre al fatto che non ti dicono chiaramente dove devi andare ma lo devi vedere tu sulla mappa e cercare il luogo in lungo e largo.

Conclusione di Monochrome Mobius: Rights and Wrongs Forgotten

Monochrome Mobius è senza alcun dubbio un buon RPG con un ottimo combat system, solido e divertente pad alla mano. Se riuscite a passare sul comparto grafico, riuscirete sicuramente ad apprezzarlo per quello che è, un RPG con un sistema di combattimento intelligente e una trama ben raccontata.

Sicuramente da apprezzare il lavoro svolto da parte degli studi Aquaplus e Design Act, insieme a NIS America, che si sono messi in gioco testando il terreno cambiando genere e raccontandoci una storia davvero emozionante. Una cosa solamente non ho apprezzato, ovvero la localizzazione in inglese che non sempre rispecchia la controparte giapponese, talvolta ricostruendo le frasi per intero.

Nulla di innovativo nel genere RPG, ma sicuramente se siete amanti dell’universo di Utawarerumono, Monochrome Mobius fa proprio al caso vostro. Anche la colonna sonora è buona, anche se poco ispirata rispetto alla trilogia originale e/o ad altri RPG.

Insomma, lo consiglio agli amanti del genere RPG con combattimenti a turni. Come sempre, inutile dirlo, Monochrome Mobius non è localizzato in italiano ma solamente in inglese con doppiaggio in giapponese. Non una novità per questo genere.

7.5
Un buon RPG a turni, ma datato nella grafica e nell'impostazione.

Pro

  • Trama appassionante
  • I personaggi sono ben caratterizzati e hanno lo giusto spazio
  • Il combat system è solido e divertente, a tratti difficile
  • Musicalmente buono

Contro

  • Le missioni secondarie sono abbastanza noiose e ripetitive
  • Graficamente datato e sporadici cali di frame rate negli spazi chiusi
  • Il finale potrebbe far storcere il naso a qualcuno
  • Localizzazione in inglese non sempre accurata
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