MLB The Show 21 – Recensione
Xbox One, Xbox Series S, Xbox Series X. Abbiamo deciso di aprire la recensione della nuova iterazione SIE San Diego Studio, con quello che secondo la redazione segna una svolta nel rilascio sul mercato videoludico della saga: MLB The Show 21 esce sulle console Microsoft e lo fa in grande stile.
Il nuovo capitolo della celebre serie basato sul baseball esce sia sulle console Sony, PlayStation 4 e PlayStation 5, che sulle già citate Xbox. Lo fa con alcune differenze sostanziali, che l’hardware di nuova generazione ha reso disponibili alla software house PlayStation Studios: un nuovo sistema di presentazione per le partite, 4K e frame rate granitico, ambientazioni dettagliate, audio 3D e feedback aptico. Nuove features che vanno ad aggiungersi a un prodotto che già di per sé rappresenta quanto di più simulativo si può richiedere a un videogioco di baseball.
Venendo alle modalità, spicca quella che viene considerata la vera innovazione dell’iterazione The Show, ovvero un tool di creazione stadio. Una caratteristica che permette di creare costruendo da zero uno stadio, inserendo qualsivoglia elemento decorativo fra quelli selezionabili, tra cui alcuni dinosauri. Questa modalità è tuttavia disponibile esclusivamente sulle console next-gen, PlayStation 5, Xbox Series S e Xbox Series X.
Le classiche modalità restano le stesse degli altri titoli, in primis rappresentate da “Road To The Show”, ovvero la carriera dalle Minor League fino alla MLB. Creato l’alter ego virtuale verremo catapultati sul campo di gioco e potremo scegliere il ruolo che si adatta allo stile del giocatore: possiamo scegliere se diventare un lanciatore, un giocatore di movimento, o alternarci tra lanci e battute. La scelta sulla posizione nel campo da gioco si riflette sulle abilità del giocatore e sulla crescita delle skills: specializzarsi in un determinato ruolo consente di aumentare le caratteristiche specifiche, mentre districarsi fra ruoli diversi significa avere una caratterizzazione meno specifica data dalla scelta obbligatoria degli allenamenti. Un battitore, ad esempio, non necessita di allenarsi nelle differenti tipologie di lancio, riuscendo a concentrarsi esclusivamente sulle capacità di battuta e sulle caratteristiche specifiche del ruolo.
Scegliere il ruolo non determina esclusivamente quella che è la posizione in campo del nostro alter ego, bensì si riflette anche nelle numerose scene di intermezzo che caratterizzano questa modalità. Road To The Show non è una semplice carriera, quanto più un film interattivo in cui il gameplay si alterna a brevi filmati narrati dalle voci ufficiali della MLB.
Restano invariate anche le altre modalità quali Franchise, in cui vestendo i panni di un general manager dobbiamo gestire la franchigia, il classico campionato e Diamond Dynasty. Come di consueto, aprendo pacchetti, vincendo partite e completando sfide verranno sbloccati giocatori più performanti e nuovo equipaggiamento. A differenza di altri videogiochi che fanno delle microtransazioni il fulcro per riuscire a rafforzare la squadra, MLB The Show consente di guadagnare la moneta virtuale semplicemente giocando.
Home Run Derby chiude il cerchio: una gara di Home Run in cui giocatori della stessa squadra si sfidano per decretare chi riesce a segnare il maggiore numero di fuori campo.
MLB The Show si adatta ai videogiocatori e offre diversi settaggi adatti sia ai casual che agli hardcore gamer: fase difensiva e offensiva, lanci, battute e movimento sulle basi offrono diversi stili di gioco, da quello più arcade alla simulazione. Sony ha infatti dato vasta scelta alle impostazioni di accessibilità del gioco, consentendo un gameplay classico dato dalla semplice pressione dei tasti, a uno più sofisticato che sfrutta il movimento degli stick analogici. Questo si traduce in un’esperienza di baseball più simulativa e allo stesso tempo a un livello di apprendimento decisamente più elevato. La nuova feature Pinpoint Pitching consente di mimare il movimento del lanciatore con l’analogico destro ed è consigliata per quei giocatori che in MLB The Show cercano una simulazione estrema.
Chiudendo sul comparto grafico e audio, come detto MLB The Show 21 rasenta il fotorealismo dato da una grafica 4K e da un frame rate sempre fluido, a cornice del quale troviamo una telecronaca ufficiale dei commentatori MLB. Una chiosa sulla funzione che consente il trasferimento dei salvataggi e dei progressi fra la versione PlayStation 4 e la versione PlayStation 5, dalla versione Xbox One alle versioni Xbox Series S e Xbox Series X.
MLB The Show 21 rappresenta il culmine del lavoro SIE San Diego Studio che si apre alle console Microsoft. Un videogioco che si adatta sia ai neofiti che agli hardcore gamer, dato il livello estremamente personalizzabile sia per quanto riguarda la fase di lancio, che quelle di battuta e fielding. Una grafica fotorealistica, unita alla risoluzione 4K e a un framerate granitico, rendono MLB The Show una simulazione senza pari nell’intero medium videoludico. Un acquisto che consigliamo ai tifosi del baseball e che non dovrebbe scontentare neanche i casual gamer che scelgono di indossare il guantone per qualche lancio.
Pro
- Disponibile sulle console Microsoft
- Grafica fotorealistica
- Settaggi arcade e simulativi
Contro
- Nessuna aggiunta veramente degna di nota