Minecraft: Dungeons Hero Edition – Recensione
Il pixelloso mondo di Minecraft è stato uno dei maggiori successi nel campo dei videogames di sempre. Si parla di decine di release tra edizioni varie, mappe, mod e oltre 450 milioni di copie vendute per praticamente qualunque piattaforma, senza contare naturalmente i mondi di gioco creati e condivisi dagli utenti. Naturalmente i ragazzi di Mojang non si sono fatti sfuggire l’occasione di creare una variante dungeon crawler, con mappe procedurali e stile Diablo-Like, disponibile da maggio in versione digitale e approdata ora nella veste di Minecraft: Dungeons – Hero Edition in edizione fisica (e comprendente tutti i DLC usciti finora) per Nintendo Switch, PlayStation 4 PC e Xbox One.
Questa Hero Edition ha molti aspetti positivi e qualche nota dolente, risultando comunque un gran bel prodotto: andiamo ad analizzarlo insieme.
La trama di Minecraft: Dungeons – Hero Edition è, come spesso in questi casi, un mero pretesto per menare le mani. Un abitore che, sconsolato e triste, cerca rifugio per la notte in un villaggio viene deriso e scacciato dagli abitanti; cercando riparo si imbatte in un oscuro tempio dove, del tutto indifesa, giace la Sfera del Predominio – artefatto di livello incalcolabile – che trasforma il viandante in Arci-Abitore, un essere praticamente onnipotente e decisamente arrabbiato. Il nostro compito sarà quindi quello di scovarlo e riportarlo a miti consigli, per usare un eufemismo. Come dicevamo non è che la trama venga approfondita particolarmente, né in fase iniziale né nel corso dell’avventura: il tutto si può riassumere in “trova il cattivo e riempilo di botte“. Questo se vogliamo è il primo dei difetti imputabili a Minecraft: Dungeons – Hero Edition, dato che forse una trama maggiormente ricca avrebbe potuto coinvolgere di più il giocatore anche se allo stesso tempo non si può dire che sia un difetto che penalizza davvero il titolo.
L’avventura inizia quindi con un primo dungeon – in visuale isometrica fissa e con lo stile che da sempre contraddistingue Minecraft – che ci vede culminare al campo base, hub in cui faremo costantemente tappa a ogni morte o all’inizio di ogni nuova sezione. Il nostro accampamento prenderà forma e vita nel tempo, popolandosi anche di NPC, mercanti e botteghe una volta liberati vari personaggi nel corso dell’avventura. Tornati qui potremo quindi spendere gli smeraldi recuperati per acquistare nuovi oggetti e potenziamenti di stato.
A livello di gameplay in Minecraft: Dungeons – Hero Edition ci si ritrova davanti a un Diablo-Like estremamente semplificato. Il giocatore avrà a disposizione uno slot per l’arma a breve distanza, uno per quella a lunga distanza e uno per l’armatura. Ognuno di questi slot sarà quindi equipaggiato di conseguenza e ogni arma o armatura avrà caratteristiche potenziabili con i punti esperienza che ne conferiranno peculiarità uniche e magiche. Tre spazi per arma o armatura, non tutti sempre utilizzabili (questo varia in base alla rarità dell’arma), e una volta potenziato ogni perk a livello massimo si passa al successivo. Questa pratica è sminuita dal fatto che trovare un’arma con un danno maggiore in ogni dungeon affrontato è piuttosto semplice, almeno per buona parte dell’avventura. In ogni caso questa feature funziona, senza infamia e senza lode, fornendo una buona varietà di stili di combattimento e approcci di gioco.
Completano il panorama di attacco tre slot in cui potremo inserire tre artefatti in grado di fornire tecniche di attacco, di difesa, di guarigione e anche di evocazione. In questo caso gli artefatti non possono essere aumentati di livello ma anche qui la grande varietà di oggetti recuperabili sopperisce alla lacuna. Ogni slot è mappato su un tasto specifico e come in Diablo può essere richiamato all’infinito a patto di aspettare il countdown e di avere energia a sufficienza, energia che naturalmente viene raccolta falciando i nemici.
L’aspetto grafico e stilistico di Minecraft: Dungeons – Hero Edition sono molto piacevoli. Nemici e fondali sono naturalmente nello stile che tutti conosciamo e che ha conquistato il cuore dei fan; solo il personaggio principale ha uno stile un po’ troppo semplice. Per quanto sia vero che si possono scegliere diverse skin è altrettanto vero che sono tutte simili e nessuna influisce sulle caratteristiche del personaggio.
Le armature però mutano l’aspetto fisico del PG e l’aggiunta di qualche accessorio opzionale e di qualche animale da compagnia è cosa gradita. Molte mappe variano per conformazione e gli ambienti affronti sono piuttosto vari, accurati e vasti, il che rende l’esperienza di gioco e di esplorazione un punto a favore di Minecraft: Dungeons – Hero Edition, che oltretutto vanta due DLC completi con ambientazioni, nemici e armi nuove, più qualche ulteriore accessorio per abbellire il protagonista.
Per portare a termine l’avventura principale di Minecraft: Dungeons – Hero Edition sono necessarie dalle cinque alle dieci ore, a cui vanno aggiunte tre ore circa per ogni DLC, naturalmente il tutto in base alla vostra voglia di riaffrontare gli stessi dungeon a livello crescente di difficoltà. Ma ciò che rende goloso questo titolo è il comparto online e multiplayer locale: con Nintendo Switch è possibile infatti giocare a Minecraft: Dungeons – Hero Edition con tre amici direttamente sul televisore di casa o online in coop. Per ora purtroppo però non è possibile fare entrambe le cose insieme né si può collaborare con gamers che hanno lo stesso titolo ma per una piattaforma diversa.
Cross save e cross play sono però in fase di sviluppo e possiamo solo sperare per il meglio. Va detto inoltre che il team di sviluppo ha promesso di supportare questo titolo a lungo con contenuti extra e nuove esperienze di gioco.
Il porting per Nintendo Switch, purtroppo, strappa solo la sufficienza. Innanzitutto la risoluzione è inferiore a quella proposta per gli altri sistemi e, nonostante questo, il titolo soffre di alcuni rallentamenti e lag che, data la sua semplicità, non ci sentiamo di giustificare. In aggiunta va detto che titoli più profondi e complessi, come il già citato Diablo, hanno ottenuto porting decisamente migliori per la portatile ibrida Nintendo. Comandi e multiplayer invece se la cavano alla grande, senza problemi e con semplicità. In generale come sempre Switch offre il valore aggiunto della portabilità che riesce da solo a compensare le lacune, e i ragazzi di Mojang sono noti per fornire supporto e patch in base ai riscontri degli utenti.
In ogni caso, per dovere di completezza, ricordiamo che la Minecraft: Dungeons – Hero Edition comprende: la scheda di gioco fisica che a sua volta comprende la skin Mantello dell’eroe, due skin per il PG, un animale da compagnia e i pacchetti DLC “Risveglio della Giungla” e “Inverno Opprimente”.
Minecraft: Dungeons – Hero Edition sbarca in edizione fisica in una versione che comprende un contenuto succoso che accompagnerà il giocatore in un’esperienza semplice ma non per questo non divertente. Anche se si sarebbero potuti apprezzare una profondità e una personalizzazione maggiori, Minecraft: Dungeons – Hero Edition offre un’avventura Diablo Like che convince sopratutto quando è supportata dalla portabilità offerta dalla console Nintendo. Piccoli rallentamenti e lag non minano l’esperienza finale, e siamo certi che il team di sviluppo Mojang provvederà presto a ottimizzare ancora di più l’esperienza di gioco.
Pro
- Divertente e appagante
- Adatto a sessioni veloci
- Grafica, varietà di ambienti e nemici appagante
- Ottimo multiplayer locale e online
- Porting sufficientemente ben fatto...
Contro
- ...ma solo sufficientemente
- Lievi rallentamenti e lag
- Semplificazione della componente Diablo-Like eccessiva