Metal Hellsinger VR RECENSIONE per PSVR2
Ebbene, come si evince dallo stesso titolo dell’articolo “Metal Hellsinger VR RECENSIONE per PSVR2”, sono qui a raccontarvi la mia esperienza in versione realtà virtuale di uno degli shooter più frenetici degli ultimi due anni.
L’uscita di Metal Hellsinger nel settembre del 2022 (qui la nostra recensione), suscitò non poca emozione dentro di me soprattutto perchè tempo prima grazie ai trailer presentati alla Gamescom il gioco riuscì a catturare la mia attenzione. Da batterista e amante della musica metal questo gioco era letteralmente pane per i miei denti.
Già solo l’idea di correre in giro a massacrare demoni in pieno stile Doom accompagnato da brani in sottofondo di alcuni dei miei cantanti preferiti come Matt Heafy dei Trivium o l’indiscusso fenomeno Serj Tankian dei System of a Down, mi faceva accapponare la pelle dall’entusiasmo. Giusto per rinfrescarvi la memoria, Metal Hellsinger è un interessante connubbio tra uno shooter in prima persona e un rhythm game.
Alcuni di voi forse lo avranno già giocato, ma dove sta la novità? Indossato il casco ed impugnati i controller sense, ero pronto a scatenarmi accompagnato dalla premessa di conoscere già le meccaniche di gioco. Si tratta ovviamente di un porting dalla versione flat, ma sarà riuscito ad ampliarne l’esperienza?
Metal Hellsinger VR RECENSIONE per PSVR2 – Gameplay e altri dettagli
Il gameplay di base è esattamente come lo ricordavo. Ti immergi in otto livelli, ognuno con la sua canzone, affrontando orde di nemici lungo percorsi abbastanza lineari fino a quando non arrivi a un boss. Apprendi la meccanica e ripeti. La novità, ovviamente, è abituarsi al ritmo di una traccia e “suonarle” ai nemici. Una volta che entri nel flow (o nel mood insomma) per la prima volta, il concetto diventa subito chiaro.
Non aspettarti un alto grado di esplorazione o una storia forte. I livelli sono di natura lineare e la trama, sebbene funzionale, è presente solo come brevi filmati e dialoghi occasionali, raccontati da un narratore che ti accompagna durante il gioco. Il narratore è un teschio ed è una delle armi disponibili da poter utilizzare, il che è fantastico. Si possono sbloccare nuove armi e nemici che scuotono un po’ le fondamenta del gameplay, ma è probabile che trovi una combinazione di armi che funziona in modo ottimale per te e la userai per il resto del gioco.
In VR, il solo atto di fare progressi rapidamente diventa arduo. Prima di tutto, la calibrazione. Come altri rhythm game, devi eseguire un test di calibrazione sia per l’audio che per gli output visivi per assicurarti che ciò che senti e vedi sia sincronizzato e, quindi, le tue azioni corrispondano al ritmo come previsto. Ho eseguito lo strumento diverse volte e i valori erano sempre diversi. Ho finito per settare quelli che erano abbastanza vicini ma non del tutto perfetti, il che non è l’ideale. Considerando che non puoi accedere al menu delle impostazioni durante un livello poiché è disponibile solo sull’hub principale, è un pò fastidioso.
Grafica, sonoro ed accessibilità
Avendo provato diversi giochi su PSVR2, tenevo sotto controllo le mie aspettative per Metal Hellsinger VR. Il trucco con i rhythm game, ancora di più quando si indossa un visore, sta nel mantenere prestazioni costanti in modo da poter effettivamente eseguire le proprie azioni di conseguenza e non essere indirettamente puniti per aver perso qualcosa che si sa di non aver fatto. Di conseguenza, di solito c’è un compromesso grafico deludente ma comprensibile. Questo purtroppo è il caso, compromettendo un pò l’aspetto estetico originale.
Le texture degli ambienti, armi e nemici sono a bassa risoluzione o, in alcuni casi, del tutto assenti. Gran parte dell’illuminazione è attenuata al punto da avere punti quasi completamente bui durante i combattimenti e gli effetti visivi sono un pò insipidi. Tuttavia, le ambientazioni restano comunque immersive grazie alla stessa realtà virtuale, ma non poche volte l’esperienza complessiva potrebbe risultare “stonata” con il resto.
Indubbiamente il pezzo forte di Metal Hellsinger VR è proprio la colonna sonora. Grazie ai brani di personaggi di rilievo del panorama metal e heavy metal come quelli già citati, giocare a Metal Hellsinger è assolutamente quello che conferma che il gioco “vale la candela”. La musica avvolge il giocatore, ogni nota diventa sempre più coinvolgente aumentando anche di intensità se si riesce ad azzeccare la combo, creando una sinergia fuori dal comune. Ripeto, se siete soprattutto amanti di questo genere musicale, c’è una sola parola che esclamerete: “WOW”.
Ottime anche le impostazioni per ridurre il motion sickness, sebbene non è un titolo che consiglio a priori per chi ne soffre abbastanza. E’ un gioco frenetico, che ti chiede di stare al passo di una musica che non è per niente rilassata, pertanto aspettatevi momenti in cui avrete da fare scatti rapidi o movimenti fulminei con la testa. A parte la magagna di trovare un buon compresso per la sincronizzazione dei colpi e delle note.
Conclusioni
Metal Hellsinger VR è un altro solido rhythm game per visori VR (il gioco è uscito anche per Meta Quest e SteamVR), oltre a essere una solida riedizione VR di un titolo precedentemente solo in versione flat. Se Metal: Hellsinger non ti interessava originariamente, non c’è niente qui che ti convincerà a dare un’occhiata alla sua versione in VR, ma se eri un fan della versione originale e possiedi uno degli hardware per dare un’occhiata a questa nuova versione, te lo consiglio vivamente. Fratelli metallo, si va a caccia di demoni!
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La versione in realtà virtuale di Metal Hellsinger risulta essere frenetica e divertente tanto quanto la sua versione flat, sebbene presenti alcuni difetti tecnici dovuti probabilmente ad una ricercata ottimizzazione del ritmo del gioco che purtroppo ne compromettono l'estetica
Pro
- Frenetico e divertente come sempre
- I brani sono semplicemente ESPLOSIVI
Contro
- Comparto tecnico un pò scadente
- La sincronizzazione dei colpi non è del tutto perfetta