Memoranda – Recensione

Leggere è importante. Ve lo dicevano sicuramente anche a scuola. Ultimamente non è che leggere qualsiasi cosa porti ad un accrescimento culturale vero e proprio, vista e considerata l’enorme mole di “letteratura” spazzatura prodotta. Creare dei videogiochi basati, o ispirati, a racconti e romanzi diviene un modo per fruire interattivamente di un pezzo di letteratura che ha una storia da raccontare. Memoranda fa questo.

Memoranda

Ispirato ad un libro di racconti di Haruki Murakami, Memoranda è ambientato in un mondo del tutto reale ma del tutto fittizio allo stesso tempo, proprio come avviene nella maggior parte delle opere dello scrittore giapponese. La nostra protagonista (della quale per motivi legati alla trama non sveliamo il nome) è alla ricerca di qualcosa di non meglio precisato. Una via di fuga dagli incubi e dai vaghi ricordi che possiede. Ella dimentica tutto con una regolarità che ha dell’incredibile; addirittura, sul suo letto sono attaccati dei post-it che le ricordano chi sono i suoi amici, di chi si può fidare.

La storia è poco accattivante per chi non conosce o non apprezza Murakami, ma la particolarità di questa avventura grafica sta tutta nei disegni fatti a mano che caratterizzano il personaggio principale e gli ambienti in cui si muove. Come ogni punta e clicca che si rispetti, anche Memoranda presenta puzzle ed enigmi da risolvere per proseguire la storia e qualcuno, per fortuna, sarà anche abbastanza difficile. Non tutto però è perfetto: in particolare, il sistema di puntamento (soprattutto durante la risoluzione dei puzzle), non essendo precisissimo, potrebbe rendervi invisi al Creatore, rendendo difficile anche l’enigma più semplice.

Memoranda

L’intero gioco ruota attorno alla figura di questa protagonista smemorata che si muove in un mondo strano e per certi versi indifferente, nel quale tutti sembrano avere qualcosa da nascondere, come fossero attori consumati che recitanto stancamente una parte. Non mancano nemmeno gli elementi tanto cari allo scrittore nipponico, tra elefanti in cerca di se stessi e personaggi immaginari che danno consigli apparentemente casuali. Tutto il mondo di Memoranda è magico, illusorio, tanto inesistente al di fuori dell’essere umano quanto poi esistente al suo interno. Tutti abbiamo un mondo interiore fatto di spiagge invernali, fari stravolti e abbandonati. Figli del nostro intelletto che vorrebbero darci consigli strambi. La coscienza, in Memoranda, prende corpo e ci accompagna alla scoperta della miseria umana nonché delle sue più strane produzioni in termini di spazio, tempo e… memoria.

Memoranda

C’è poi da dire che lo sperimentalismo degli sviluppatori di Bit ByterZ non cozza affatto con il carattere di Murakami, a tal punto che vi sembrerà letteralmente di leggere tutte le storie del famoso autore in questa sola, unica, irripetibile vicenda interattiva. Tutti, all’interno di Memoranda, sono alla ricerca di qualcosa, e voi non sarete da meno. Io stesso mi sono posto alcune domande che non mi ero mai posto. Se siete sensibili un po’ più d’un sasso, vedrete e capirete ciò che sto dicendo solamente giocando questa piccola meraviglia che di videoludico ha davvero poco.

Sì, questo fatto di essere più un romanzo interattivo che un vero e proprio videogioco depone a suo sfavore, ma io ne vorrei altri mille di giochi come questo. Ecco, diciamolo senza paura: dateci altri dieci, cento, mille Memoranda!

8.3

Pro

  • Bellissimo stile grafico
  • Storie che stimolano la riflessione
  • Drammatico al punto giusto

Contro

  • Un po' macchinoso
  • Lento (ma fa parte del mood generale)
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