Megadimension Neptunia VIIR- Recensione
Neptunia è probabilmente una delle più amate e rinomate saghe di Compile Heart. Per questo motivo, oltre ai giochi della serie principale, le compagnie non son estranee alla pubblicazione di alcuni remake di titoli del passato, con cambiamenti al bilanciamento di gioco e grafica rivisitata. Megadimension Neptunia VIIR fa parte di questi remake, essendo una ripubblicazione migliorata del primo titolo della serie ad esser uscito su PlayStation 4.
Andiamo ad analizzare questa nuova edizione del titolo, tuffandoci in una Gamindustri familiare, ma visivamente un po’ diversa.
Tre parodie per un solo titolo
Per quanto riguarda il contenuto del gioco, VIIR non aggiunge molto all’originale Megadimension Neptunia VII (da leggersi come Victory 2). La storia rimane quasi invariata, con solo qualche piccola modifica alle dinamiche dei finali multipli. Si ritorna quindi a Gamindustri, nel periodo di cambio generazionale, per vivere tre avventure collegate da alcuni elementi che porteranno al “Trilogy Finale”. Compile Heart ha diviso la campagna in tre sotto-storie: Zero Dimension Neptunia Z, Hyperdimension Neptunia G e Heart Dimension Neptunia H.
Questa divisione è da intendersi come una pura separazione dei tre nuclei narrativi principali, che convergeranno nel finale. Sul piano narrativo, parliamo di un gioco che non punta sullo stupire con colpi di scena o eventi complessi. La storia è molto semplice in superficie, ma il titolo vuole tenere alto l’interesse tramite la parodia, con frecciatine e citazioni riguardanti l’industria dei videogiochi. Le situazioni parodistiche e i dialoghi tra le protagoniste sono ciò che tiene alta l’attenzione nel corso dell’avventura, quindi è consigliato avvicinarsi a questo titolo nel caso in cui si conosca e ami l’industria videoludica, così da poter apprezzare al meglio le scene comiche che, pur con qualche gag evitabile, riescono alle volte ad essere geniali.
La narrazione avviene solo tramite dialoghi, interamente doppiati, in stile visual novel; quindi con gli artwork dei personaggi che parleranno tramite un text box nella parte inferiore dello schermo. Sebbene Megadimension Neptunia VIIR offra anche un buon gameplay, sconsigliamo di approcciarlo nel caso in cui non si apprezzino i personaggi del brand o gli stereotipi anime, dato che senza un’affezione verso Neptune e compagne il gioco perde la sua principale forza narrativa.
Un JRPG oltre la commedia
Una buona commedia può tenersi in piedi grazie alla propria simpatia, ma questo non vale in un videogioco dalla durata di almeno una trentina d’ore. Megadimension Neptunia VIIR non si fa mancare un buon gameplay da JRPG. Anche non distaccandosi molto da altri titoli della saga, in particolare dalla trilogia di remake per PS Vita, il titolo risulta divertente, sebbene ci siano alcuni elementi che lo limitano.
Pur avendo un buon sistema di combattimento e un ampio roster di personaggi, ognuno con i propri pro e contro, Neptunia VIIR ha due problematiche che ne minano la qualità. La prima consiste in un inizio estremamente lento: nonostante molte meccaniche vengano presentate sin dalle prime battute, la maggior parte di queste diventerà utile solo dalle battute finali della seconda storia, se non addirittura nel post game. A questo si lega il secondo problema, complementare al primo, cioè un’eccessiva facilità, specie per quanto riguarda gli scontri relativi alla campagna principale. Megadimension Neptunia VIIR si caratterizza per una crescita costante nel gameplay, ma essa è di una lentezza tale che per incontrare qualche scontro interessante bisognerà arrivare ben oltre la metà del gioco. Rimedia parzialmente a queste problematiche un ricco e interessante endgame: colosseo, cacce e superboss sapranno dare ai fan dei JRPG del puro divertimento, sfruttando al meglio il gameplay.
Parlando del gameplay in sé, però, c’è un’altra nota dolente da sottolineare. Sebbene le meccaniche siano rimaste molto simili all’originale VII, un cambio di menù e HUD ha peggiorato leggermente la situazione: le combo sono ora più macchinose da avviare e l’HUD di battaglia risulta molto invadente e abbastanza pasticciato.
Una Gameindustri più bella… ma non di troppo
Se il VIIR ha portato qualche leggero fastidio nelle sezioni di battaglia, dall’altro lato della medaglia troviamo un comparto grafico migliorato, sebbene non ci sia una differenza abissale tra i due titoli: si parla giusto di un’illuminazione migliore e di modelli dei personaggi migliorati. Inoltre è ora possibile correre all’interno dei dungeon, cosa estremamente ben accetta dato che aiuta molto l’esplorazione e la ricerca delle taglie. I dungeon, però, per quanto divertenti da esplorare, tendono ad essere spesso composti da asset riutilizzati. Un vero peccato, considerando che l’esplorazione è sia divertente sia remunerativa.
Per quanto riguarda il resto, i pregi e difetti tecnici del titolo rimangono pressoché invariati. La colonna sonora, pur con qualche aggiunta, rimane abbastanza anonima, sebbene mai fastidiosa. Il doppiaggio risulta molto più gradevole in giapponese rispetto alla controparte inglese, spesso non in grado di comunicare le battute con il giusto pathos.
Neptunia going VI_TU_AR
Come intuibile, la R posta a fine titolo indica la presenza di contenuti per VR, oltre a essere un gioco di parole basato sulla pronuncia giapponese. Si tratta in parte di scenette opzionali, selezionabili da un nuovo menù principale, e in altra parte di scene obbligatorie, che arriveranno negli intermezzi di trama. È possibile vedere gli eventi VR anche senza possedere un visore, anzi, si è obbligati a farlo in alcuni casi, in quanto tutte le scene d’intermezzo sono obbligatorie e non skippabili. L’interazione in questi frangenti è limitatissima: si parla di muovere la testa, o la visuale, per rispondere “si” o “no” alla protagonista di turno che si intrufolerà nella stanza del giocatore. Pur nelle loro limitatezza, gli eventi VR sono simpatici e permettono di avere qualche dialogo aggiuntivo con le CPU, che non fanno mai male.
Megadimension Neptunia VIIR è un titolo che consigliamo, ma con riserva: per chi ami i JRPG o i giochi in stile anime è sicuramente più che valido, ma non è esente da difetti, causati perlopiù da una bassa difficoltà e da un’evoluzione molto lenta del gameplay. Armandosi di pazienza e con il giusto amore per l’industria videoludica, però, è possibile trovare tanto da amare in Megadimension Neptunia VIIR. Tutto sommato, questa versione risulta leggermente superiore alla precedente, ma il bilancio finale è molto simile.
Pro
- Parodia intelligente e divertente
- Cast simpatico
- Endgame convincente
- Aggiunte rispetto all'originale gradite e utili
- Meccaniche di gameplay interessanti...
Contro
- ... ma utili solo in endgame
- Generalmente facile
- Troppi asset riutilizzati
- Non tutti i cambiamenti rispetto a VII sono in meglio