Mayan Death Robots
I giochi per PC, grazie a Steam, hanno subìto un’impennata gigantesca. Una piattaforma di gioco che un tempo era considerata pochissimo, adesso si è presa una rivalsa che le permette non solo di competere con le console (e surclassarle nella maggior parte dei casi), ma anche di “osare”, facendo uscire una quantità incredibile di titoli indie, case produttrici indipendenti che tentano di “farsi notare” per scalare il successo. Tra questi giochi arriva di prepotenza un titolo che farà la felicità di tutti coloro che tanti anni fa si massacravano tra amici in Worms, i quali si sentiranno subito a casa: stiamo parlando di Mayan Death Robots.
Un programma TV epico
Sono passati quasi quattro anni ormai dalla fatidica apocalisse Maya, che aveva portato la civiltà sulla cresta dell’onda ispirando film e videogames in ogni dove. Tuttavia, nonostante il tempo trascorso, ecco che Sileni Studios ci presenta nuovamente una facciata di questo popolo in maniera estremamente bislacca e divertente.
Una razza aliena è particolarmente famosa per mandare in onda nelle TV intergalattiche il programma sportivo “Mayan Death Robots“, nel quale giganteschi robot alieni in stile Maya si mazzuolano tra di loro usando armi apocalittiche e distruttive. Ogni stagione di questo programma televisivo è ambientato in un pianeta diverso, e per quest’anno il pianeta di malcapitati è proprio la nostra amata Terra. I robot iniziano quindi la loro guerra nel pieno del periodo Maya, dove gli abitanti scambiano i contendenti per divinità e non esitano un istante a prendere le parti di uno o dell’altro dividendosi in fazioni pronti a scendere in battaglia assieme al loro Dio.
Tu is megl che uan
Non appena faremo partire il gioco ci ritroveremo in un menù molto semplicistico che ci farà scegliere se giocare in solo o in coppia. Entrambi i bottoni condurranno alla scelta tra Partita Veloce e Campagna. La Partita Veloce è esattamente quello che avete in mente, cioè voi e i vostri amici (o il computer) disputerete una semplice battaglia singola, la Campagna invece riserva delle sorprese, alcune delle quali incomprensibili.
Prima di parlare del gameplay vero e proprio, quindi, diamo un’occhiata più da vicino alla modalità Campagna. Come è facile intuire, in questa modalità sfideremo uno dopo l’altro i vari livelli del gioco, presentati come se fossero gli episodi dello show televisivo. I nuovi robot e stage vengono sbloccati man mano che supereremo tali stage, ma la cosa che lascia particolarmente perplessi è il fatto che non c’è il minimo bisogno di vincere. Giocando in due e con qualunque risultato, o addirittura in single player subendo una pesantissima sconfitta da parte dell’avversario, avanzeremo in qualsiasi caso al livello successivo, sbloccando tutto ciò che c’è da sbloccare e completando il gioco senza la minima fatica. Questa scelta è abbastanza particolare e forse senza precedenti, e sinceramente non può che lasciar perplessi. È una scelta ponderata, con una precisa ragione alle spalle? Chissà.
In ogni caso, arrivando al gameplay, Mayan Death Robots è una sorta di Worms. Posti in uno stage bidimensionale pieno di terreno che fa da ostacolo, vi sono i due robot giganti che proteggono, ognuno in una parte del campo, il proprio nucleo energetico. Scopo della partita è distruggere il nucleo avversario, in un combattimento a turni che avvengono contemporaneamente a quelli del nemico. Durante il turno, che ha la durata di qualche secondo, potremo svolgere solo una azione tra lo sparare una delle due armi esclusive del nostro robot (con un sistema di puntamento ancorato all’utilizzo della tastiera e quindi piuttosto scomodo, soprattutto avendo il mouse accanto), un salto dedicato allo spostamento e allo sfondamento del terreno che si trova di fronte a noi, oppure al piazzamento di terreno aggiuntivo in stile Tetris per difendere il nostro nucleo. In particolare quest’ultima opzione ci permetterà di aggiungere in nostra difesa svariate porzioni di terreno a ogni turno, ma abusare di questa mossa significherà la riduzione dei pezzi disponibili a ogni turno consecutivo in cui la useremo.
Oltre a queste opzioni di attacco e difesa, ogni tanto capiterà all’inizio del turno una sorta di “ruota della fortuna” che assegnerà ai due giocatori un attacco speciale disponibile solo per quel turno. Come se non bastasse, parte della strategia verte anche sull’attirare il nemico nella propria porzione di campo, così che i propri guerrierini Maya possano infliggergli danni (di contro, uccidere i Maya avversari risulterà in esplosioni più ampie provocate dalle nostre armi), ma non tutto andrà sempre rose e fiori. Ogni stage ha difatti vari “ostacoli” ambientali, che non si fermano alle sole catapulte degli umani o al terreno accidentato, ma anche a veri e propri boss come draghi o invasioni spagnole da sconfiggere in coop tra i due giocatori prima di poter continuare la propria missione di distruzione. Queste sezioni cooperative contro i boss spezzano la monotonia della battaglia per far collaborare i due antagonisti, i quali in ogni caso si ritroveranno anche in questa situazione a competere tra loro per ottenere un bonus all’ampiezza delle esplosioni relativo al numero di danni inflitti all’ospite indesiderato.
Sia chiaro, in ogni caso, che il titolo in single player rischierà di annoiare dopo ben pochi minuti. Mayan Death Robots è concepito per essere un gioco multiplayer, e difatti l’esperienza di battaglia tra l’utente e un amico sarà senz’altro molto più soddisfacente.
Oh, amico lontano, ti ospito a casa.
Come appena detto, Mayan Death Robots fonda l’essenza stessa della propria esistenza su un comparto multigiocatore che può essere parecchio divertente per le prime ore di gioco. Tuttavia, l’enorme falla del titolo è dovuta all’assenza totale di un comparto online, che costringe quindi il giocatore a dividere la propria esperienza solo con un amico in locale, come accadeva ormai ben più di quindici anni or sono. Di questi tempi, soprattutto per un titolo simile, una tale mancanza è davvero imperdonabile. Di base, comunque, tra campagna e partite sporadiche, Mayan Death Robots sarà capace di strapparvi almeno una decina di ore di divertimento.
Graficamente è ben fatto, offrendo uno stile particolare che mischia l’epico con il carino e coccoloso, mentre le musiche lasciano un po’ a desiderare, non essendo qualcosa che rimane in mente una volta chiusa l’applicazione.
[signoff]Mayan Death Robots è un gioco pensato e creato per essere giocato tra 2 persone, tuttavia con l’assenza dell’online si torna ai bei tempi di tanti insulti in locale. Il titolo ha molto stile e umorismo, e nonostante alcune falle fa il suo lavoro. Tuttavia difficilmente resterete ancorati al titolo più di una decina d’ore.[/signoff]