Marvel’s Spider-Man Remastered – Recensione
Spesso quando si parte per un viaggio la prima cosa che si pensa una volta tornati a casa è “lo rifarei“. Certo, la nostra voglia di tornare dipende anche dalle esperienze vissute ma supponiamo che sia stata molto positiva, d’altronde come potrebbe non divertirvi lanciare ragnatele per i grattacieli di New York, lasciandovi cullare dall’aria frizzantina per poi camminare sulle enormi finestre su cui riflette la Grande Mela? Senza dimenticare di prendere a cazzotti i malintenzionati, ovviamente.
Ebbene sì, dopo circa due anni abbiamo ripercorso il viaggio nella New York di Insomniac Games, grazie all’arrivo della Marvel’s Spider-Man Remastered vestendo di nuovo i panni di Peter Parker, anche se stavolta qualcosa è cambiato: mentre mamma Sony ha compiuto il salto generazionale, con l’arrivo di PlayStation 5, il nostro ragazzo del Queens sembra invece essere ringiovanito!
New New York
Probabilmente chi avrà già spolpato il titolo originale su PlayStation 4 non avrà come priorità il ritorno di Peter su next-gen (diventata ormai current-gen, praticamente) ma l’arrivo di questa remastered è un’occasione ghiotta per chi ancora deve recuperare uno dei migliori titoli dell’annata passata, una delle esclusive Sony che vi abbiamo caldamente consigliato già ai tempi, a prescindere dal fatto che siate fan del Ragno o meno. Narrativamente parlando non ci sono state novità ovviamente, l’avventura d’esordio del Peter di Insomniac Games è rimasta così come la conosciamo.
Peter Parker e Spider-Man sono due facce della stessa medaglia o, meglio ancora, sono perfettamente fusi insieme perché Spider-Man è proprio come Peter nella vita reale e viceversa. Insomniac riesce a riportare benissimo il core del personaggio originale, senza snaturarlo, ma riproponendo lui e tutti gli altri comprimari in una nuova versione di sé stessi, senza però tradirsi. Nel momento in cui si afferra il pad e si avvia la Marvel’s Spider-Man Remastered, si parte 8 anni dopo il fatidico morso del ragno radioattivo che ha cambiato radicalmente la vita di Peter.
Quest’ultimo quindi è abituato da tempo a vestire il suo costume e pattugliare Manhattan dondolandosi per i suoi imponenti grattacieli e importanti edifici. La prova a cui viene sottoposto però è più grande di quanto in realtà appaia: la catena di eventi a cui l’arresto di Kingpin dà il via porta il titolo a venire letteralmente giocato quasi tutto d’un fiato.
Vi saranno ovviamente dei momenti non proprio al cardiopalma, come le sezioni in cui si prende il controllo di Mary Jane, l’immancabile storica fiamma rossa di Peter: queste porzioni di gioco, sebbene utili ai fini della comprensione globale della trama, spezzano forse un po’ troppo il ritmo molto più vispo a cui viaggia la narrazione quando siamo nei panni di Spider-Man. Ciò comunque non toglie che l’impianto narrativo sia comunque molto valido, alla pari di uno story arc del Tessiragnatele originale: pieno di colpi di scena, azione e, perché no, c’è anche spazio per l’amore!
Here we go, back again!
Parlando invece di giocabilità, anche qui la Marvel’s Spider-Man Remastered non porta con sé sostanziali novità rispetto al titolo originale (giustamente, aggiungiamo, trattandosi di una remastered). Gustosa novità però sono i tre nuovi costumi, che saranno disponibili in futuro anche per la versione PlayStation 4. Parliamo di Arachnid Rider, Armored Advanced Suit e un terzo costume che riprende le fattezze di quello che vestiva Andrew Garfield in The Amazing Spider-Man.
Il primo dei tre è visibilmente ispirato a Kamen Rider, facile intuirlo già dal nome ma anche dall’aspetto. Il secondo invece somiglia più a un misto fra l’armatura di Iron Man, la Mark 38, e il costume che Spidey veste quando viene adottato dalla Fondazione Futuro. Per il terzo non pensiamo ci sia bisogno di presentazioni. Come è logico che sia, ognuno di essi donerà a Peter una capacità speciale, peculiare del costume.
Come i più già sanno, il sistema di combattimento di Marvel’s Spider-Man si basa su quello, ormai stracollaudato, della serie Batman Arkham. Insomniac è riuscita ad adattare le basi del combat system del Cavaliere Oscuro rendendole fluide anche per il Tessiragnatele, sebbene questo si muova più agilmente di Batman. L’unica pecca sta nel fatto che la telecamera accusi il colpo negli spazi stretti, rendendo complicato cercare di gestire i movimenti di Spider-Man con criterio. Gli scontri saranno comunque molto vari, sia durante le missioni principali che le secondarie, grazie sia alle diverse tipologie di nemici che ai numerosi gadget di cui Peter si è armato. Nulla da eccepire invece per il sistema di swinging, ossia il volteggio fra i grattacieli di NY: girare per la città, fra acrobazie e paesaggi mozzafiato, è uno dei pezzi forti di questo titolo. Volteggiare fra gli edifici di Manhattan, ricostruita da Insomniac, non è mai stato così bello.
Per quanto riguarda la crescita e lo sviluppo delle abilità non aspettatevi una valanga di personalizzazioni in stile Assassin’s Creed Valhalla: in termini di numerosità ci troviamo più su una quantità di abilità più bassa ma non per questo insoddisfacente. Le abilità sono divise su tre rami diversi, ognuno con delle proprie peculiarità, e a queste vanno aggiunti i perk derivati dai costumi. Queste due fonti garantiscono di per sé una buona varietà di personalizzazione e di adattamento al nostro stile di gioco.
Spider-Man Re-Mastered vs Enemies Re-turn
Veniamo ora al punto centrale di questa recensione, ovvero come gira Marvel’s Spider-Man Remastered su PS5. Graficamente parlando, Insomniac Games ha applicato tutte le novità introdotte già Spider-Man Miles Morales. Da una parte possiamo godere del tanto discusso Ray Tracing a una risoluzione di 4K e 30 FPS, dall’altra possiamo ammirare il divertentissimo gameplay del gioco a una fluidità di 60 FPS. Consigliamo nettamente quest’ultima, anche perchè sicuramente graficamente il ray tracing ha un bell’impatto visivo, ma manca della cura estetica e artistica che New York ha ricevuto nell’avventura di Miles Morales.
Anche qui, il DualSense di PS5 verrà in parte sfruttato per ritornare al giocatore dei feedback aptici durante le sessioni di esplorazione con le ragnatele o durante gli scazzottamenti con i vari brutti ceffi che si incontreranno nel gioco. Nulla di trascendentale, ma in alcuni momenti può dare piacere e un maggiore senso di immedesimazione.
https://www.youtube.com/watch?v=gHzuHo80U2M
Marvel’s Spider-Man Remastered è indiscutibilmente un titolo consigliato a chi deve approcciarsi alla serie per la prima volta, ergo acquistando la Deluxe Edition di Miles Morales, si troverà il perfetto Starter Pack per prepararsi poi all’arrivo di Spider-Man 2. Per tutti gli altri, potrebbe essere la scusa per completarlo al 100% se ancora non lo avevate fatto, altrimenti consigliamo di passare direttamente a Miles Morales, per godere delle feature derivate di PS5, anche perchè la città di New York è sempre quella e il sistema di combattimento pure, sarebbe un po’ ridondante. Questo non significa che la qualità intrinseca della remaster non ci sia, anzi, ma parliamo pur sempre di un titolo di appena due anni fa e il cui acquisto è, incomprensibilmente, legato all’edizione Deluxe di Miles Morales, altri modi per ottenerlo non esistono.
Pro
- 4K e Ray Tracing
- I 60 FPS sono una manna
- Il nuovo volto di Peter ci piace...
Contro
- ... ma può non piacere
- Solo ottenibile con la Deluxe Edition
- Pochi incentivi per rigiocare un titolo del 2018