Marvel’s Midnight Suns – Recensione
Quando Firaxis Games chiama, gli appassionati di titoli strategici rispondono. È una tradizione che si protrae da più di un decennio, consolidata ormai dal 2016 con l’eccellente XCOM 2. Un titolo tattico a tema Marvel ha dunque fin da subito solleticato la mia immaginazione, anche se devo ammettere di aver storto il naso riguardo gli elementi di deckbuilding.
Da un tattico cerco solidità, preponderanti elementi strategici e tutto ciò che ruota attorno all’RNG spegne il mio entusiasmo. Naturalmente un pizzico di casualità è sempre necessaria a dare pepe agli scontri e rendere ogni battaglia unica. Dopo numerose battaglie vissute nei panni degli eroi Marvel posso garantirvi che il sistema di combattimento di Marvel’s Midnight Suns riesce a divertire, senza avere la pretesa di entrare a far parte dell’olimpo degli strategici.
La storia mi ha catapultato immediatamente e senza nessun preambolo all’interno di un fumetto Marvel degli anni ’90 (infatti il titolo Firaxis è ispirato a Rise of the Midnight Sons, del 1992) e il feeling è quello di aprire un fumetto a caso, senza aver letto gli albi precedenti, dove si da tutto per scontato e dovremo orientarci un pochino alla volta per comprendere bene i punti cardinali dell’esperienza.
In men che non si dica dovremo creare tramite un editor il nostro alter ego virtuale, un “Hunter”, riportato in vita ancora una volta per sconfiggere sua madre, Lilith. A questo punto della storia, temevo di star giocando un sequel e di essermi perso il primo capitolo. Tutti i personaggi fanno riferimento a una battaglia avvenuta 300 anni prima in cui l’Hunter ha compiuto il sacrificio per salvare la Terra, ma io (il giocatore) non avendone preso parte, mi sono sentito davvero poco a mio agio.
In men che non si dica iniziano ad apparire tantissimi personaggi Marvel, dai più noti ai semi sconosciuti (perdonami Nico Minoru, recupererò le tue uscite editoriali il prima possibile) e la camera si sposta in terza persona. E qui entriamo, per citare la storia recente, nel multiverso della follia di Fireaxis. Laddove i modelli 3D sarebbero stati perfetti in una inquadratura a visuale dall’alto, in assonometria o in un top down classico da strategico, una regia che ci vuole regalare dei primi piani è semplicemente indecorosa.
Marvel’s Midnight Suns era stato rimandato a suo tempo, ma lo stato dell’arte a un paio di settimane dalla sua uscita è decisamente infelice. Texture glitchate e una mancanza di omogeneità tra i modelli mettono in risalto dei gravissimi problemi di sviluppo che si sono protratti ben oltre la finestra d’uscita. Questo il primo grande neo della produzione di Firaxis, che salta immediatamente all’occhio del giocatore.
La terza persona ci permette dunque di esplorare liberamente l’Hub di gioco: l’abbazia. Qui potremo dialogare con i nostri compagni d’avventura, avviare attività speciali al fine di approfondire le relazioni e così via. Non mancano naturalmente le classiche stazioni di ricerca, gestite da Iron Man e dal Dottor Strange, al fine di evolvere e ampliare le possibilità strategiche.
Gli elementi a non funzionare in questo frangente sono molteplici, a partire dalla sezione ruolistica totalmente incentrata sul compiacere tutti per rafforzare il legame e sbloccare abilità utili in battaglia, ma perdendo inevitabilmente opzioni di dialogo più in linea con il nostro stile di gioco. La palestra gestita da Blade interviene nella ruotine quotidiana per aumentare le affinità e potenziare le carte, il tutto condito da dialoghi prolissi e spesso del tutto superflui e ridondanti.
Avrei di gran lunga preferito più attenzione e più screen time dedicato alle battaglie, da sempre il centro nevralgico delle operazioni strategiche. La premessa è doverosa: più che di battaglie stiamo parlando di scaramucce in arene dallo spazio decisamente contenuto. Tra la dozzina di personaggi disponibili al lancio (con nuovi iconici combattenti pronti a unirsi al roster sotto forma di DLC post lancio) saremo chiamati a schierarne solamente 3 in battaglia, formando un mazzo di carte unico dal quale andremo a pescare di turno in turno.
Potremo giocare 3 carte prima di dover passare la mano, ma le abilità e le sinergie per poter performare più azioni sono molteplici: ad esempio se elimineremo un nemico tramite un attacco generato da una carta “rapidità” lo slot azione verrà completamente rimborsato. L’identità dei personaggi è perfettamente rispecchiata dalle azioni disponibili, motivo di grande plauso per i ragazzi di Firaxis games, così come le abilità dei nemici e dei potenti boss risultano sfaccettate e divertenti da affrontare.
Alcune carte più potenti richiedono di aver immagazzinato dei livelli di “Coraggio” per essere giocate, con effetti semplicemente devastanti. Il divertimento è garantito, ma la parte strategica relativa a coperture o asset di difesa è completamente assente, così come i range di gittata e movimento non esistono. Marvel’s Midnight Suns è completamente sbilanciato sull’offensiva, perfino i colpi dei nemici andranno sempre a segno, facendoci dimenticare dei cari vecchi valori percentuali.
Quello che ne emerge è un feeling prettamente arcade, che nella sessantina di ore di gioco proposte ci catapulta tra sessioni di gioco di ruolo nell”abbazia e scaramucce in minuscole arene dove i nostri beniamini prenderanno a calci i perfidi scherani di Lilith e le sfortunate truppe dell’Hydra. La sensazione generale che mi ha lasciato Midnight Suns è quella di aver messo troppa carne al fuoco e che i ragazzi di Firaxis abbiamo fatto un pochino di confusione nel gestire tutti questi elementi.
Marvel’s Midnight Suns è un titolo che mi ha lasciato decisamente perplesso. Sembra di avere a che fare con una build molto arretrata rispetto a quello che è doveroso aspettarsi da un prodotto in finestra di lancio. Se da una parte Firaxis Games non ha quasi mai deluso con gli strategici, in questo caso siamo di fronte a un divertentissimo arcade/deck building che va a sua volta ad ibridarsi con elementi RPG verbosi e poco ispirati. Credo che le basi per un progetto futuro più solido e concreto ci siano tutte, a patto di selezionare con più cura la propria identità.
Un gioco dalle ottime basi, ma che non ha ben chiara la propria identità.
Pro
- Battaglie arcade divertenti
- Eroi Marvel ben rappresentati in battaglia
Contro
- Modelli e texture non all'altezza
- Bug e Glitch a non finire
- Verboso
- Game Design dispersivo e ridondante