Marvel’s Guardians of the Galaxy – Recensione
Square Enix sta cercando di instaurare un profondo rapporto con Marvel Studio, sfruttando a pieno le potenzialità dell’universo fumettistico e sfornando titoli basati sul mondo creato da Kirby, Lee e Co. Nel corso degli ultimi anni abbiamo assistito ad una crescita pazzesca dei personaggi che hanno avuto origine sulle pagine a colori dei comics, divenendo sempre più cross-mediali grazie al loro successo. In mezzo alla miriade di personaggi Marvel, particolare attenzione va ai Guardians of the Galaxy, che grazie anche ai due film di James Gunn, hanno conquistato il cuore di molti. Telltale Games gli aveva già dedicato in passato un’intera stagione delle sue storie a capitoli: i Guardiani adesso sono tornati, con uno stile rinnovato, fra le mani di Eidos Montréal, a cui è toccato il compito di regalare ai giocatori una nuova avventura nei panni di Star-Lord, coadiuvato da Rocket, Drax, Gamora e Groot.
Odissea nello spazio
Sono gli anni ’80: lo stile è unico, i tempi non sono complicati e la musica spacca. Siete seduti sul letto della vostra cameretta, con le cuffie inforcate ed ascoltate a tutto volume il vostro gruppo preferito: cosa potrebbe andare mai storto? Una visitina aliena? Ma quando mai! Giusto, no? Giusto? (Sì, leggetelo con la stessa intonazione con cui leggete puntualmente le frasi sul meme di Anakin e Padme). È proprio grazie agli alieni, o meglio ad un rapimento alieno, che l’adolescenza di Peter Jason Quill viene sconvolta in un tranquillo pomeriggio trascorso con la madre e da lì inizierà il percorso che lo porterà a divenire Star-Lord, temuto (forse no) e sarcastico (decisamente sì) pirata Ravagers ed in seguito, leader dei Guardiani della Galassia.
Sarà proprio nei panni di Peter che avrà inizio la nostra avventura sebbene nell’ultimo periodo le scorrerie dei Guardiani non sono risultate però così fruttuose, sebbene non siano prive di divertimento, se così vogliamo chiamarlo.
La ricerca di fama e soprattutto di grana, porterà il gruppo a cercare una strana e unica creatura, il cui aspetto è un mistero anche per gli stessi Guardiani, nella Zona di Quarantena della galassia di Andromeda. Proprio lì, nella zona monitorata 24 ore su 24 dai Nova Corps, inizierà una nuova epopea che porterà il gruppo a una cascata di eventi che li porterà a fronteggiare paure, traumi e ostacoli, mettendo alla prova sia la loro integrità come squadra che come famiglia. La trama intrecciata da Eidos ha il merito di essere, riguardo personaggi ed eventi, molto più fedele a quella dei Guardiani fumettistici, rispetto alla loro trasposizione cinematografica, ma non per questo è da additare come non originale, anzi.
L’intreccio narrativo lancia il giocatore in una sequela di momenti tosti, lotte caotiche e battute sagaci che sono il marchio di fabbrica dei Guardiani e che danno indubbiamente valore a Marvel’s Guardians of the Galaxy: il viaggio di Star-Lord, Gamora, Drax, Rocket e Groot è un percorso sul sentiero dell’amicizia e dell’avventura, di cui ogni buon amante dei videogiochi (e dei fumetti, aggiungeremmo) non si stanca mai, soprattutto se ben studiato ed architettato, con particolare attenzione ai dialoghi, molto ispirati. In molti di questi dovremo esser noi a prendere delle decisioni, influenzando il team e i rapporti fra i componenti. Se siete amanti dell’universo Marvel, tra l’altro, in questa incarnazione di Marvel’s Guardians of the Galaxy vi sarà anche spazio qualche chicca, neanche troppo celata.
La forza del gruppo
Pad alla mano, Marvel’s Guardians of the Galaxy si rivela un titolo tanto semplice nel gameplay quanto frenetico e divertente. Via gli open world, via i complessi sistemi di crescita dei personaggi, spazio alla semplicità e alla frenesia negli scontri. Nei combattimenti, così come durante le fasi di esplorazione, il giocatore potrà controllare solo Star-Lord ed impartire ai compagni soltanto l’uso di abilità all’apparenza molto semplici.
Diventerà però fondamentale saper usare le abilità dei proprio compagni di battaglia al momento giusto, soprattutto nei combattimenti più concitati e con gli avversari più tosti. Anche Peter avrà a disposizione degli assi nella manica, oltre alle abilità, come le munizioni elementali: col progredire della trama verranno sbloccati un totale di quattro colpi elementali che dovranno essere usati con criterio per abbattere i nemici, spesso deboli all’uno o all’altro tipo di proiettile.
Le battaglie spesso si faranno caotiche e frenetiche, richiedendo di tenere sott’occhio i vari alleati, dandogli supporto quando necessario visto che ognuno di essi avrà una speciale funzione in combattimento: Drax è specializzato nello stordire i nemici, Gamora nell’infliggere danni ad un singolo obiettivo, Groot ad avvinghiarli fra le sue radici e Rocket nel dar fondo al suo arsenale causando danni ad area. Talvolta accade però che la frenesia si trasformi in caos, rendendo facile perdere il polso della situazione, e facendo cadere lo scontro in un continuo muoversi fra i nemici, sperando di far fuori al più presto qualcuno di loro per recuperare piccole quantità di energia vitale e provare a recuperare un po’ il terreno, rendendo lo scontro meno gradevole del solito.
Da queste situazioni però si può uscire anche grazie all’uso dell’Impeto: caricando l’apposita barra, Star-Lord potrà chiamare a raccolta i suoi e, se useremo le frasi giuste in base alle situazioni, donare alla sua squadra nuova linfa vitale, la quale si concretizzerà in succosi buff e sezioni di combattimento uniche per il giocatore: combattere e sparare con Holding Out for a Hero vi assicuriamo che ha il suo perché.
Marvel’s Guardians of the Galaxy però non è tutto legnate e botte da orbi, vi sono anche i momenti dedicati all’esplorazione che, per quanto gli ambienti non siano poi troppo articolati, è resa in modo molto piacevole fra puzzle da risolvere tramite l’uso dei proiettili elementali e del visore incorporato nell’elmetto di Quill. Disseminati per le varie location del titolo vi saranno sia i costumi dei Guardiani, con cui potremo personalizzare l’estetica dei personaggi, che risorse con cui Rocket potrà potenziare la ferraglia di Peter e facilitare sia l’esplorazione che gli scontri.
In diversi punti dovremo prendere anche il controllo della Milano, il vero tesoro dei Guardiani della Galassia, ed immergerci nelle profondità dello spazio, fra astronavi nemiche e meteoriti: questi inframezzi, per quanto rari, sono semplici ma piacevoli da giocare, fornendo al titolo un pizzico di varietà in più.
La magia degli anni ’80
Alzi la mano chi non ama la musica anni ’80. Avete alzato le mani? Andate in punizione, nell’angolino. Uno dei punti forti di Marvel’s Guardians of the Galaxy è proprio la colonna sonora che, sebbene non sia interamente originale, vi fionda in un altro mondo, fatto di stelle, luci e blaster. L’atmosfera che è capace di creare la musica, associata ai personaggi, ai momenti e all’infinità dello spazio di concezione marvelliana è unica. Menzione speciale per le tracce create appositamente per il titolo dalla ban fittizia “Star-Lord” (a cui Peter si ispira, nel titolo di Eidos, per il suo nome da spaceman) i cui brani sono molto orecchiabili e molto probabilmente finiranno nelle vostre playlist, soprattutto se amate il genere.
Unica pecca del sonoro sono state le (poche) volte in cui i dialoghi dei personaggi si freezavano durante la lettura delle olonote disseminate per il titolo. Qualche incertezza e bug sbuca fuori anche riguardo alle animazioni, alcune volte un po’ incerte o rese in modo leggermente approssimativo. Ciò non intacca però la godibilità di Marvel’s Guardians of the Galaxy, che resta comunque con un comparto grafico di tutto rispetto, sebbene sia cross-gen.
Se vi siete avvicinati ai Marvel’s Guardians of the Galaxy grazie ai fumetti o ai film, poco importa: avendo fra le mani il titolo di Square Enix e Eidos Montréal vi assicuriamo che vi divertirete, in barba ai difetti. Nella sua semplicità è un titolo che diverte, a prescindere dal genere: i dialoghi in pieno stile Marvel, i personaggi sapientemente scritti e ben sfruttati, il gameplay frenetico ma pregno di fasi esplorative vi cattureranno, regalandovi un’esperienza molto piacevole. Se invece non conoscete la squadra di Star-Lord vi consigliamo comunque di provare a tuffarvi in quest’avventura, magari vi perderete qualche riferimento particolare o qualche chicca nascosta, ma questo non precluderà affatto l’esperienza di gioco che si rivelerà comunque degna di essere vissuta.
Pro
- Personaggi ben caratterizzati
- Colonna sonora perfetta
Contro
- Qualche bug di troppo
- Momenti concitati un po' confusionari