Maniac Mansion: Day of the Tentacle – Recensione Maniac Mansion: Day of the Tentacle
Liberate la razza umana dalla schiavitù dei tentacoli capeggiati dal perfido Viola
Da un’idea di Dave Grossman e Tim Schafer, sviluppato e pubblicato dalla LucasArts nel 1993, Day of the tentacle è un’avventura grafica per PC, e rappresenta il sequel spirituale di Maniac Mansion (1987). Un gioco che annovera tra le sue credenziali migliori la demenzialità, il sarcasmo e l’intelligenza. Vi ritroverete a viaggiare in tre epoche diverse: passato, presente e futuro, ed avrete l’onore di interagire con personaggi del calibro di George Washington e Benjamin Franklin. Sarete abbastanza scaltri da evitare che in un prossimo futuro la razza umana venga completamente schiavizzata dai tentacoli? Giocare per credere.
Questa immagine dice tutto…
A spasso nel tempo
Tentacolo Viola, uno degli esperimenti dell’invasato Dottor Fred, entra in contatto con alcuni rifiuti tossici. Da quel momento gli cresceranno le braccia ed assumerà piena consapevolezza di sé, diventando un essere estremamente malvagio col solo obiettivo di schiavizzare la razza umana. Tutto questo accade cinque anni dopo gli avvenimenti di Maniac Mansion. Per evitare la tragedia assumerete il controllo di tre personaggi alquanto singolari nel loro modo di essere: il nerd Bernard (già protagonista del primo episodio); il ciccione rockettaro Hoagin; l’aggraziata studentessa di medicina Laverne dotata di "una bellezza sfolgorante". Il piano del Dr. Fred consiste nello spedire i nostri tre eroi indietro nel tempo tramite una delle sue più geniali ed inquietanti invenzioni, il cronobinetto, e impedire così la diffusione dei rifiuti tossici che hanno trasformato Viola in un pazzo assetato di potere. Il cronobinetto può essere attivato solo tramite un diamante, ma la spilorceria del dottore farà sì che venga messo in funzione da un diamante di pessima qualità. Ciò genererà risultati del tutto imprevisti: Hoagie viene spedito nell’America ai tempi di George Washington e precisamente nel 1776, Laverne si ritroverà nel 2176 in un mondo ormai interamente colonizzato dai tentacoli, Bernard invece rimarrà nel presente e dovrà dedicarsi alla ricerca di un vero diamante per far tornare i propri amici. Che l’avventura abbia inizio.
Il viaggio temporale…
E’ possibile spedire oggetti tra le diverse epoche? Certo che sì, basta pigiare lo sciacquone!
Trattandosi di un’avventura grafica, troveremo in DOTT tutte le caratteristiche proprie di questo genere. Il vostro compito sarà quello di dialogare con tutti i personaggi, esplorare nei minimi dettagli ogni locazione, raccogliere oggetti, combinarli e spedirli tramite il cronobinetto ai vostri compagni dispersi. Vi troverete ad affrontare diversi enigmi, tutti estremamente demenziali, ma altrettanto intelligenti, dato che molti di questi si basano su avvenimenti storici realmente successi e su alcune leggende. Il principio su cui ruota questo gioco è la consequenzialità: ogni azione compiuta nel passato si rifletterà sul futuro. Sarà possibile controllare un solo personaggio alla volta, ma deciderete voi quando controllarlo. Ricordatevi di esplorare ogni ambiente e provare ogni azione possibile; non vi saranno mai conseguenza negative, in questo gioco la morte non è contemplata, perciò date adito a tutta la vostra fantasia per procedere nell’avventura. L’interfaccia del gioco è molto semplice: in basso a sinistra troverete l’elenco delle azioni che potrete compiere (ultimo gioco a possedere questa interfaccia).
Ecco l’interfaccia del gioco…
Anche l’occhio vuole la sua parte
Innanzitutto occorre precisare che stiamo parlando di un gioco del 1993, quindi il nostro giudizio sarà estremamente obiettivo per l’epoca in cui è stato pubblicato. Day of the tentacle utilizza il motore grafico SCUMM, le locazioni in stile fumetto sono estremamente curate, colorate e ricche di dettagli; un salto avanti notevolissimo se pensiamo a quelle di Maniac Mansion. Il gioco è stato rilasciato sia su floppy disk che su CD-ROM; in quest’ultima versione troviamo i dialoghi ottimamente doppiati. I movimenti dei personaggi appaiono molto rapidi e fluidi, e, dettaglio non trascurabile, possiamo apprezzare in alcuni momenti del gioco persino la mimica facciale dei personaggi. Le musiche sono ben integrate con motivetti incredibilmente ipnotici. La longevità di questo titolo è abbastanza buona, specie perché alcuni enigmi sono davvero complessi; c’è da dire che vorremmo che giochi del genere superassero le dieci ore, ma l’ottima e originalissima trama del gioco non vi farà rimpiangere la relativa breve durata.
Tanti dettagli per noi…
Gioco cult
Simbolo di una generazione di videogiocatori, sposalizio perfetto tra divertimento, giocabilità e trama. Un gioco che a distanza di tempo non vede scalfito in alcuna maniera il suo fascino. Ci rivolgiamo alle generazioni che in quegli anni non hanno avuto la possibilità di giocare i prodotti della LucasArts, consigliandogli di intraprendere un viaggio ludico attraverso gli antenati degli odierni punta e clicca. Capirete quanto questi videogame abbiano fatto scuola e quanto siano inimitabili. Day of the tentacle è un ottimo primo gioco per affezionarsi al genere delle avventure grafiche, perciò piccoli o adulti non importa, quello che conta è che voi vi uniate alla missione di Bernard e compagni, non vorreste mica ritrovarvi a lavorare per un tentacolo no?