Magic: Duels of the Planeswalkers 2014 – Magic 2014: Duels of Planeswalkers
Recensione a cura di Giuseppe Di Rienzo
Duels of che?
I Duelli dei Viandanti 2014. E non parliamo dell’ultima versione di chissà quale popolare picchiaduro tra clochard, ma del più recente sforzo della software house indipendente Stainless Games commissionato dalla Wizards of the Coast, nome non del tutto nuovo alle orecchie di molti abituali del web. Dungeon & Dragons, Pokémon Trading Card Game e soprattutto Magic: the Gathering i più celebri prodotti associabili ai Maghi della Costa, i quali, dopo le fortunate esperienze degli scorsi anni, provano nuovamente a dare dimensione videoludica al più venduto gioco di carte collezionabili del mondo.
Viandanti che se le danno di santa ragione
I Planeswalker, che in italiano diventano Viandanti poiché Viaggiatori di Piani è troppo lungo per farcelo stare su una carta da 6 cm e suona anche male, sono dei tizi che viaggiano tra piani, accumulano conoscenza, si incontrano e spesso fanno a botte. Lo scontro di quest’anno è quello tra Chandra, sexy Planeswalker dagli umori bollenti, e Ramaz, irsuto cattivone che ha manipolato la nostra bella facendole rubare un certo manufatto. Chandra chiede a gran voce vendetta (e sangue) e per accontentarla saremo costretti ad attraversare 6 diversi piani del Multiverso (Innistrad, Zendikar, Shandalar, Alara, Ravnica e Kaldheim) e affrontare gli inevitabili pericoli che ne conseguiranno. Durante il percorso avremo modo di affrontare altri Viandanti che, non appena battuti, saranno felici di unirsi alla nostra causa facendoci dono dei loro mazzi di carte.
Quello che può sembrare uno sbrigativo riassunto di una trama promettente racchiude in realtà l’intera narrazione di Duels of Planeswalker 2014, fornendo addirittura uno sguardo colorito su ciò che nel videogioco appare piatto e meccanico. Magic è prima di tutto un gioco di carte e la sua trasposizione videoludica ce lo ricorda in un baleno.
Giochiamo a carte
Come qualcuno di voi già saprà, la saga Duels of Planeswalker non rappresenta il primo tentativo da parte della Wizards of the Coast di portare il suo prodotto di punta sullo schermo di un dispositivo elettronico. Fatti salvi alcuni precoci sforzi risalenti alla fine degli anni Novanta, il tentativo più efficace è stato realizzato nel 2002, quando è uscito in commercio Magic Online. Il software doveva rappresentare una protesi digitale del gioco cartaceo, per permettere alla WotC di allargare il proprio business, e fu un successo. Ad oggi il titolo porta nelle casse della società il 50% dei proventi derivanti da Magic e ha generato un ecosistema virtuale che è del tutto analogo a quello reale: i prezzi delle carte elettroniche sono quasi identici ed i tornei offrono gli stessi premi.
Da questi presupposti si capisce che gli obiettivi che la società si è fissata con la più recente saga di videogioco sono completamente diversi dall’offrire diletto ai clienti abituali. Duels of Planeswalker nasce fondamentalmente con l’intento di far avvicinare nuovi giocatori al mondo di Magic e lo dimostra il tentativo di dare un tocco di colore al videogame attraverso le vicende della bella Chandra. Non fraintendete però: creare un titolo il cui scopo si fosse esaurito in un lunghissimo tutorial virtuale sarebbe stato controproducente per la Wizards e noioso per i consumatori; da qui la necessità di pensare ad una soluzione che potesse risultare allo stesso tempo user friendly per i neofiti e stuzzicante per i giocatori di vecchia data. La formula fu testata nel 2009, quando uscì il primo capitolo della serie, e i risultati di vendita ne dimostrarono l’efficacia.
Tra tradizione…
Duels of Planeswalker 2014 presenta una struttura simile a quella dei suoi predecessori, senza però rinunciare a qualche interessante novità. Dopo un breve tutorial opzionale potrete gettarvi immediatamente nella Campagna, traducibile in una serie di duelli contro avversari più o meno impegnativi: gregari che giocheranno ogni partita compiendo esattamente le stesse mosse e che vi prepareranno al boss di ogni piano, il quale vi terrà impegnati in una sfida ben più imprevedibile. Prima di ogni duello potrete scegliere il mazzo di carte da utilizzare: all’inizio della vostra avventura avrete a disposizione solo il grimorio di Chandra, ma battendo gli avversari più forti e sfidando gli altri Planeswalker potrete presto fare affidamento sulle loro risorse.
Cambiare mazzo o perseverare: sarà questa la scelta che dovrete affrontare di volta in volta. La prima soluzione vi permetterà di provare nuove carte e sinergie, la seconda vi aiuterà ad affinare una solida strategia e vi consentirà di migliorare il mazzo prescelto. Ciascun deck, infatti, presenta fino a 30 carte sbloccabili, che saranno a vostra disposizione solo affrontando e vincendo altrettanti duelli con quel determinato mazzo.
Dopo la Campagna, che potrà sembrarvi troppo breve se avrete modo di migliorare rapidamente le vostre capacità di gioco, sbloccherete la modalità Vendetta, già presente in Duels of Planeswalker 2013, attraverso la quale potrete riaffrontare i boss precedentemente incontrati, i quali a loro volta avranno imparato la lezione e potranno contare su mazzi più forti. Chiudiamo la finestra sulle modalità di gioco già viste nei capitoli precedenti della saga con altre tre scelte: Multiplayer, Two-Headed Giant e Sfide. La prima, chiaramente, offrirà la possibilità di provare il proprio mazzo contro avversari in carne ed ossa. La modalità “Gigante a due teste” vi darà modo di provare le insidie di un duello 2 contro 2, in cui le strategie da attuare cambieranno sensibilmente. Infine la modalità Sfide è quella che vi consentirà maggiormente di migliorare la vostra capacità di analizzare le scelte di gioco ottimali, mettendovi davanti a situazioni in cui sarete costretti a vincere nel giro di un solo turno, sfruttando le risorse a disposizione.
… e novità: il formato Sealed Play
Come anticipatovi, anche quest’anno la Wizards of the Coast ha deciso di inserire un elemento del tutto inedito rispetto ai precedenti capitoli della saga. La novità in Duels of Planeswalker 2014 è rappresentata dalla modalità Sealed Play: prima di cominciare a giocare aprirete 6 pacchetti “sigillati” da 15 carte ciascuno e con tale collezione dovrete creare il miglior mazzo possibile da 40 figurine, con cui sfiderete temibili avversari per ottenere altre bustine. Come per la controparte cartacea di Magic, il formato Sealed rappresenta un’ottima alternativa di gioco, consentendo di utilizzare carte normalmente snobbate e mettendo in luce tutta l’abilità del giocatore di creare da zero un mazzo che presenti sinergie e strategie efficaci.
In conclusione
Anche Duels of Planeswalker 2014, come i suoi predecessori, presenta punti di forza e debolezze. La trama insignificante viene perdonata a fronte di un’interfaccia di gioco user friendly. L’estrema semplificazione e la scarsa varietà di carte a disposizione, se favorevoli ad un pubblico che si avvicina per la prima volta al gioco, possono scontentare quella parte di giocatori di vecchia data che non vogliono scendere a compromessi. Quest’anno, però, anche quest’ultimi potranno trovare qualche stimolo attraverso la modalità Sealed Play, che porta il videogame a un livello di difficoltà più elevato. Se è vero che rispetto alla passata edizione si è già fatto qualche passo in avanti, per il capitolo 2015 la Wizards of the Coast dovrà sicuramente lavorare sulla varietà di avversari con cui confrontarsi: una Campagna ben poco duratura e una modalità Vendetta che consente sostanzialmente di affrontare i medesimi nemici non ci permettono ancora di giudicare eccellente il titolo dal punto di vista della longevità.
Se però alla Campagna aggiungiamo le altre modalità di gioco e teniamo sempre presente che il costo di lancio del titolo è pari ad appena 10 euro, per altro parzialmente ripagato dalla carta promozionale che viene offerta presentando il codice di gioco in un negozio attrezzato, ci sentiamo in conclusione di consigliare Magic: Duels of Planeswalker 2014, se non altro per avere un’idea del perché Magic: the Gathering sia il gioco di carte più venduto al mondo.