Loading Human: Chapter 1 – Recensione

Recensito su PlayStation 4

La realtà virtuale è entrata nelle case dei giocatori solo da pochi giorni, ma tante software house lavorano da anni con e per questo nuovo modo di vivere i videogiochi. È il caso di Untold Games, casa sviluppatrice fondata nel 2013 dall’italo-francese Flavio Parenti, attore, regista, appassionato di scacchi e videogiochi d’avventura. La storia di Loading Human e di conseguenza la Untold Games nascono come sogno, concretizzato in progetto grazie al supporto di chi ha creduto fino alla fine, supportandolo con un ambizioso Kickstarter e con la passione degli sviluppatori.

Loading Human

Loading… Goals

Lo scopo di Loading Human è stato fin da subito quello di presentarsi sul mercato come avventura grafica pensata per le periferiche di realtà virtuale: l’intera programmazione è cresciuta intorno a essa e con essa si è evoluta nel corso dei tre anni di sviluppo. L’interesse del publisher Maximum Games ha donato nuova energia – non solo morale – al progetto, rendendolo ancora più temerario.

Ma cosa vuole essere Loading Human? Parenti e Untold Games hanno puntato alla creazione di un’esperienza unica nel suo genere, pioniera di un nuovo sistema d’intrattenimento videoludico, in grado di combinare l’immersività concessa dalle moderne tecnologie di realtà virtuale a una narrazione coinvolgente. Se il risultato è stato raggiunto, solo il tempo potrà dirlo: Loading Human è infatti un titolo pensato per il rilascio episodico e al momento è disponibile solo il primo capitolo di tre. La scelta è stata studiata a tavolino per permettere al gioco sia di perfezionarsi tecnicamente col tempo che di separare gli archi narrativi e dare a ciascuno il giusto peso e spazio.

Loading Human

Loading…

Se della trama è prematuro pensare di trarre giudizi definitivi, la “giustificazione tecnica” per questo metodo di rilascio scaglionato potrebbe creare già adesso perplessità negli acquirenti: il “volersi migliorare” capitolo dopo capitolo è un nobile intento ma, malizie sui secondi fini a parte, potrebbe condannare il gioco a vedere la propria conclusione troppo avanti nel tempo, con inevitabile perdita d’interesse da parte della maggioranza dei giocatori.

Basti pensare, dati alla mano, che meno del 20% dei possessori di un’avventura grafica Telltale arriva a vedere i titoli di coda, nonostante si tratti di giochi più “di massa” rispetto alla creatura di Untold Games, sia per l’immediatezza del sistema di controllo che per la cadenza di rilascio dei vari episodi.

Loading Human

Mitologia sci-fi

La trama di Loading Human ruota intorno a tre figure principali: Prometheus, personaggio controllato dal giocatore, il padre Dorian e Alice, assistente di Dorian e amante del protagonista. Prometheus è un astronauta, figlio di un geniale ricercatore ormai costretto all’interno di un inquietante macchinario, il Lazzarus, per mantenersi in vita; Dorian affiderà al giovane il difficile compito di recuperare la Quintessenza, una potente fonte energetica molto difficile da reperire e sua unica speranza di sopravvivenza.

Tuttavia, Alice e il suo rapporto con Prometheus porteranno la situazione a complicarsi ancor di più e alla creazione di un non troppo implicito “triangolo amoroso” fra i personaggi. Il nome del protagonista non è stato scelto a caso: tradire Dorian, suo padre e “Dio”, o abbandonare Alice, incarnazione dell’umanità tanto amata dal ladro del fuoco? E con quali conseguenze?

Loading Human

Loading… *burp*

In quanto software concepito per la realtà virtuale, Loading Human va giocato necessariamente tramite un visore – sia esso l’Oculus Rift o il Playstation VR di casa Sony – e un controller, per quanto l’uso di due Playstation Move al posto del classico gamepad trasmetta un feeling totalmente diverso e molto più immersivo. Ciò che invece danneggia la godibilità del titolo è il sistema di gestione della visuale: i movimenti del protagonista sullo stesso asse avverranno senza intoppi, mentre le rotazioni del punto di vista saranno un vero e proprio cambio di inquadratura, con tanto di microdissolvenza a schermo.

Il secondo problema è il motion sickness, un disturbo che varia moltissimo da soggetto a soggetto e che potrebbe risultare del tutto assente in un giocatore, come causare nausea e vertigini per ore e ore dopo una partita di mezz’ora… Con riferimenti a fatti e persone realmente esistenti – e giocanti – puramente casuale. Ad aggravare il disturbo è l’obbligatoria posizione eretta durante la sessione di gioco, che potrebbe aggiungere la perdita di equilibrio alla lista dei sintomi; va però ribadito che il “malessere da realtà virtuale” è estremamente soggettivo e che quindi non può, né deve essere considerato come un vero e proprio difetto del software.

Loading Human

Un alter-ego ribelle

Subito dopo il primo avvio, Loading Human chiede di indicare la propria altezza e assicurarsi di giocare in un ambiente sufficientemente libero da ostacoli e alla giusta distanza dallo schermo: la richiesta non va presa sottogamba per la fretta di cominciare a giocare, poiché quel dato sarà indispensabile, così come una previa calibrazione del visore e del controller. Sempre che non si voglia sperimentare una costante, frustrante sensazione di impotenza nel subire la libertà d’espressione dei propri arti virtuali, la cui volontà non sarà quasi mai congruente a quella del giocatore.

Per fortuna, una volta regolato il tutto il sistema di controllo funziona bene e reagisce con precisione agli input, pur rimanendo approssimativo nella gestione dello spazio percorso e delle rotazioni di inquadratura e costringendo quindi il giocatore ad “aggiustare” più volte la propria direzione nel caso si punti a raggiungere un punto esatto o un particolare oggetto.

Loading Human

Loading Human, su PlayStation 4 e PlayStation VR, offre un’interessante interazione con gli ambienti virtuali grazie a una fisica realistica e a comandi – previa calibratura – molto precisi. Per la sua stessa natura, si tratta ovviamente di un titolo poco longevo, lineare e al momento incompleto nella trama, ma che mostra con orgoglio come un titolo e una passione possano prender forma davanti ai nostri occhi, con un pizzico di talento e fortuna, dando lustro alla realtà videoludica italiana, talentuosa ma ancora piccola e acerba.

7.7

Pro

  • Un primo passo nell'interazione con lo spazio virtuale
  • Contesto galattico ma trama "intima"
  • Ottimo doppiaggio italiano
  • Ambientazioni realizzate con cura

Contro

  • Motion sickness...
  • Tanto motion sickness, e sistema di controllo legnoso
  • Il prezzo d'acquisto comprende solo il primo capitolo di tre
  • Design dei personaggi poco ispirato
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