Little Nightmares: Secrets of the Maw: Le Profondità – Recensione
La nostra esperienza con Little Nighmares era stata breve ma intensa: con una longevità ben al di sotto delle aspettative, l’avventura di Tarsier Studios si era salvata da un giudizio troppo negativo soltanto grazie a un character design d’eccezione, in cui la grottesca rappresentazione dei peggiori vizi dell’uomo stridevano a confronto con la piccola Six, in un perfetto connubio tra Limbo, Little Big Planet e Bioshock. Già a suo tempo – stiamo parlando soltanto di aprile, ma l’avevamo dichiarato fin da subito – ne volevamo ancora: abbiamo quindi atteso con trepidazione l’annuncio e l’arrivo del DLC Secrets of the Maw, smaniosi di rituffarci negli oscuri meandri delle Fauci.
Le Profondità
Come già sappiamo dalle numerose gabbie presenti nel secondo capitolo di Little Nightmares, Six non è la sola piccola creatura imprigionata nelle Fauci, il misterioso albergo galleggiante nell’oceano i cui ospiti incarnano i più lugubri e peccaminosi vizi della società moderna. Ecco che allora in Le Profondità, il primo dei tre DLC previsti da Tarsier Studios, vivremo una vicenda parallela a quella della protagonista nei panni di uno degli altri piccoli fuggiaschi che condividono – forse sarebbe meglio dire dovrebbero condividere – il suo stesso triste destino.
Non ci è ancora dato sapere, alla conclusione di questo primo episodio, se anche il nuovo personaggio subirà la trasformazione di Six che, come abbiamo già visto nell’avventura originale, da esserino indifeso segue un percorso di emancipazione che la porta a sconfiggere i suoi nemici in una maniera che mai ci si sarebbe potuti aspettare. Avrete capito che in parte restiamo nel vago per non rovinare la sorpresa a chi non ha ancora avuto modo di giocare a Little Nightmares, ma anche potendoci esporre maggiormente non avremmo molto da dire, dal momento che Le Profondità è un capitolo incompleto, che si conclude sì con una battaglia contro il boss del livello, ma che allo stesso tempo ci proietta verso quello che sarà il secondo DLC, già annunciato, intitolato Il Nascondiglio.
Corso di nuoto obbligatorio
Le Profondità a cui fa riferimento il titolo del DLC non si riferiscono soltanto ai livelli più remoti delle Fauci, ma anche all’oceano vero e proprio, che ha inondato i locali delle caldaie e allagato la maggior parte delle stanze che il giocatore sarà chiamato ad attraversare. Confessiamo di non aver trattenuto la delusione delle prime fasi di gioco in cui, per ricollegarsi alle vicende di Six, abbiamo visto il nostro personaggio attraversare in direzione opposta alcune delle aree già visitate nell’avventura principale: con il terribile sospetto che gli sviluppatori avessero optato per la facile strada del riciclo delle ambientazioni ci siamo preparati al peggio, per poi fortunatamente scoprire una deviazione dal percorso che ci ha portato nella nuova area delle Fauci.
L’intera area, lo abbiamo già accennato, è quasi completamente allagata. La progressione non spicca certo per varietà: nei panni del nuovo piccolo protagonista il giocatore è chiamato ad arrampicarsi, saltare, risolvere alcuni semplicissimi enigmi ambientali e nuotare. Attenzione a non restare troppo nell’acqua però: la Nonnina, terrificante essere anfibio dalle lunghe braccia, sarà sempre pronta a ghermirvi e trascinarvi nell’abisso, provocando un immediato game over. La varietà quindi non è poi così varia, e non sa certo di novità: se anche Six nuotava, in questo caso nuoto ed esplorazione hanno più o meno lo stesso spazio e alla lunga il primo stanca, costringendo il giocatore a una serie di ripetizioni che portano alla scelta del percorso corretto con un semplice sistema di trial and error non certo molto gratificante.
Una flebile luce
Uno degli elementi più caratterizzanti di Little Nightmares era la debole fiamma dell’accendino di Six, emblema della fragilità della protagonista, almeno nelle prime fasi del gioco. In Secrets of the Maw: Le Profondità, il protagonista potrà contare su una vera e propria torcia. Almeno in questo primo livello non sarà necessario utilizzarla più di tanto, se non per farsi strada nelle zone più buie: già in questi brevi frangenti, comunque, l’Unreal Engine 4 si comporta bene e crea quei giochi di luci e ombre che rendono terrificante l’incedere di un piccolo bambino tra le putride acque abitate dalla Nonnina.
Allo stesso modo le animazioni, i tetri ambienti e gli script sono gli stessi già visti in Little Nightmares, anche se a nostro avviso meno impressionanti. Si tratta comunque del primo episodio e, date le premesse, è lecito aspettarsi un climax anche a livello visivo: così come la Nonnina si mostra nella sua deformità soltanto alla fine del capitolo, contiamo che gli sviluppatori abbiano sfruttato a dovere le potenzialità del comparto tecnico per stupirci.
Così come Six non si vedeva mai direttamente in volto anche il fuggiasco, nuovo protagonista, ha sempre lo sguardo rivolto verso il basso e i capelli arruffati a coprirgli i lineamenti. È semplicemente un’anonima maglietta azzurra a distinguerlo da Six: questo abbigliamento è assai meno d’impatto se confrontato con lo stridore del giallo impermeabile di Six a confronto con il grigio delle Fauci, ma anche in questo caso aspettiamo di vedere se con il proseguo della trama sarà possibile affezionarsi al personaggio, sicuramente a livello visivo meno accattivante. La torcia di profondità (che si chiama così neanche a farlo appposta), per contro, apre a possibilità che stuzzicano la nostra fantasia horror: scovare terrificanti mostri nel buio più totale o risolvere enigmi basati sulla luce sono soltanto alcuni degli elementi che ci aspettiamo di trovare nel prossimo episodio, e che l’Unreal Engine 4 saprebbe gestire egregiamente.
Nell’ora circa necessaria a completare Le Profondità non abbiamo trovato novità degne di nota, quanto piuttosto la conferma di quanto di già buono c’era in Little Nightmares: l’oscurità, l’ambientazione paurosamente malata e disturbante, la sensazione di solitudine di un protagonista apparentemente indifeso che cerca con tutte le proprie forze di sfuggire all’inevitabile. La ripetitività del gameplay e la semplicità degli enigmi ci costringono a sperare che i successivi due capitoli, già previsti, contengano più materiale e si sviluppino con una varietà tale da caratterizzare anche il nuovo personaggio, che sicuramente dovrà vedersela con nuovi villain. Sarà anche interessante vedere se e come Tarsier Studios deciderà di far incontrare i due protagonisti, in modo da dare una degna conclusione a quel piccolo incubo che sì, seppur breve, ci sentiamo ancora di consigliare a chiunque voglia provare un brivido da ricordare.
Pro
- Stessa atmosfera grottesca del gioco principale
- Nuovo villain malato e terrificante
- Mostra poco ma promette bene...
Contro
- ... punta molta sul prossimo episodio
- Nessuna novità rispetto all'avventura principale