Little Big Adventure Twinsen’s Quest Recensione

Recensito su PlayStation 5

Little Big Adventure Twinsen's Quest Recensione

L’ultima volta in cui Little Big Adventure si era fatto vivo era quel 1997 che dava i natali al secondo capitolo. Chiaramente dopo così tanti anni nessuno si sarebbe aspettato di vedere questa IP, mai realmente uscita dalla sua nicchia, arricchirsi di un nuovo gioco.

Dal primo annuncio del 2021 ad oggi di acqua sotto i ponti ne è passata tanta, così tanta da aver rischiato più volte di far naufragare il progetto. Eppure, l’intervento salvifico di Microids ha fatto in modo che Little Big Adventure infine tornasse sul serio.

Little Big Adventure Twinsen’s Quest Recensione

Le vicende si svolgono su un piccolo pianeta che galleggia in equilibrio gravitazionale fra due soli posizionati ai poli. Da qui il suo nome Twinsun: soli gemelli. Su Twinsun vivono in pace quattro diverse razze di esseri senzienti: i Quetch, i Lapinoidi, i Grobo ed i Bobolli.

Peccato che un brutto giorno, un Quetch di nome Dottor FunFrock riuscì ad imporre il proprio dominio grazie al suo esercito di cloni ed alla possibilità di teletrasportarli da una parte all’altra del pianeta.

Nel frattempo un altro Quetch chiamato Twinsen (che significa figlio di Twinsun) assiste impotente al sequestro di sua sorella Luna da parte di un gruppo di cloni.

Twinsen inizierà a sentire una voce che lo chiama, quella delle dee Sendell che vivono al centro del pianeta, pronte ad avvertirlo che FunFrock non è solo una minaccia alla libertà, ma anche alla sopravvivenza stessa del pianeta.

Non c’è più tempo, bisogna entrare in azione.

Twinsen è l’eletto e dovrà recuperare la potente sfera magica e gli artefatti lasciati dai propri avi in preparazione di questo momento di pericolo, così da salvare Luna e Twinsun tutta.

Little Big Adventure | Un classico, trent’anni dopo

L’intero remake ripropone con meticolosità e precisione l’esperienza del gioco del 1994. Tuttavia le intenzioni del team di non fermarsi a questo capitolo appaiono evidenti in quelle che sono le differenze con l’originale, tutte improntate alla maggiore coerenza con Little Big Adventure 2 che differiva dal capostipite in più di qualche elemento.

La prima e maggiore novità la troviamo sul fronte narrativo dove il testimone di “donzella in pericolo” viene passato dalla fidanzata Zoe alla piccola Luna, e se la prima ha ottenuto un ruolo molto più attivo nella storia, possiamo speculare sul fatto che l’introduzione della seconda creerà nel prossimo gioco un dualismo con il fratello quando le vicende si sposteranno fra le stelle (Twinsun – Twinsen, Emerald Moon – Luna?).

Per il resto, tanti piccoli e sfiziosi indizi sul futuro della serie sono stati inseriti in una sceneggiatura altrimenti inalterata.

 

Si va in scena

Per quanto riguarda la messa in scena, la novità maggiore di questo nuovo Little Big Adventure la troviamo proprio in apertura del gioco. La solenne cutscene dell’originale in cui si vedeva Sendell avvertire Twinsen del pericolo è stata sostituita con una colorata e frivola presentazione delle vicende tenuta da Luna. L’obiettivo di questo cambio è chiaramente quello di presentare l’esordiente bambina, ma anche smorzare i toni rispetto all’aura di solennità che pervadeva l’originale.

Molto gradita l’aggiunta di una breve parte iniziale di gameplay nel quale è possibile vivere una Twinsun ancora non in mano al tiranno, che contrasta apertamente con il resto del gioco evidenziando il decadimento causato dalla dittatura.

Per il resto, la stragrande maggioranza dell’avventura è stata riproposta tale e quale con qualche piccola aggiunta ed una manciata di spiacevoli tagli, e dobbiamo dire che il tutto funziona ancora molto bene… ad eccezione del finale.

La stessa opera di rinnovamento operata ai primi minuti di gioco sarebbe infatti stata necessaria anche per la sua conclusione. Lo scontro con il boss finale e tutto l’epilogo rimangono infatti la parte peggio invecchiata dell’intera opera, apparendo oggi troppo sbrigativi, superficiali, e quindi purtroppo insoddisfacenti.

Altra grande occasione sprecata è la quasi totale assenza di mini game.

La sequenza scriptata dello snowboard si sarebbe facilmente prestata ad un rifacimento interattivo, magari corredato da punteggi ed achievements. Allo stesso tempo il Boingball, sport introdotto in questo remake, risulta essere poco più di un tutorial per imparare ad usare la sfera magica. Un vero peccato.

Tutto deludente quindi? Assolutamente no. Il gameplay di Little Big Adventure ha retto incredibilmente bene la prova del tempo. La visuale isometrica funziona ancora alla perfezione ed un necessario svecchiamento ai controlli è stato portato a termine con successo, a meno che ovviamente non siate cultori del comandi tank!

Ora è ovviamente la levetta analogica sinistra a farla da padrone e se questa funziona piuttosto bene, talvolta non consente di affrontare alcune sparute sezioni platform con la necessaria precisione, portando a diversi fallimenti e a tirare giù qualche Sendell dal paradiso.

Il lancio dell’arma principale del gioco, la sfera magica, è demandato al grilletto R2, mentre il dorsale L1 permette di variare l’angolo di tiro. In questo frangente, il remake introduce un graditissimo lock grazie al quale sarà possibile anche capire se la traiettoria di tiro permetterà alla sfera di centrare il bersaglio.

Ma la maggiore aggiunta al gameplay è rappresentata dalla schivata, anch’essa figlia del secondo Little Big Adventure e qui proposta in versione migliorata e corretta.

Pessime notizie invece per quanto riguarda l’intelligenza artificiale. È chiaro che l’obiettivo del team sia riproporre un’esperienza quanto più simile all’originale, ma avversari e companion sono completamente incapaci di aggirare gli ostacoli che si frappongono fra noi e loro e capiterà di vederli correre con la faccia al muro mentre tentano inutilmente di raggiungerci. A questo si aggiungono occasionali glitch e compenetrazioni, fino alla presenza, seppure sporadica, di bug che necessitano di ricaricare il salvataggio. Questa grave problematica viene solo in parte rattoppata dall’autosave e dalla possibilità di salvare in qualsiasi momento. Tuttavia ci auguriamo che queste sbavature possano venire sistemate il prima possibile.

Una gioia per gli occhi e le orecchie

Ciò su cui invece non si possono muovere critiche è lo stile artistico con il quale è stata realizzata tutta la parte visiva del gioco. L’art director Paulo Torinno è riuscito ad imprimere la sua peculiare impronta stilistica a tutta l’opera, rendendo il nuovo Little Big Adventure visivamente simile ad un colorato collage.

Lo stesso character design ha incredibilmente beneficiato dello stile di Torinno sostituendo l’ormai improponibile originale e dotando di grande personalità buona parte dei personaggi, Twinsen e FunFrock sopra a tutti.

Notevole anche il lavoro fatto sulla colonna sonora, indubbio fiore all’occhiello dei due Little Big Adventure dell’epoca. Il compositore originale Philippe Vachey è tornato all’opera riarrangiando l’imponente soundtrack del tempo, così da rendere le tracce più malleabili ed in grado di accompagnare egregiamente l’ispirata componente visiva.

Little Big Adventure: Twinsen’s Quest è il graditissimo ritorno di un franchise che si dava per dimenticato. Il team, composto da figure chiave dello sviluppo dell’originale, ripropone questo vecchio titolo con un rinnovato ed azzeccato impianto artistico, un sistema di controllo completamente nuovo ed alcune modifiche finalizzate ad una maggiore coerenza con il secondo capitolo.

Nonostante il titolo si presenti ancora piacevole e divertente, in alcuni frangenti avrebbe meritato un rifacimento più profondo. I mini game rappresentano un’enorme occasione sprecata ed il finale avrebbe necessitato di un importante arricchimento. Chiudono questa disamina un’intelligenza artificiale non pervenuta ed alcuni sporadici bug, tutte cose che speriamo possano venire corrette con il tempo.

7.9
Un'ottima occasione per riscoprire una piccola perla

Pro

  • Splendido stile artistico
  • Gameplay piacevole e divertente

Contro

  • Finale invecchiato male
  • Intelligenza artificiale pessima
  • Presenza di bug a volte gravi
Vai alla scheda di Little Big Adventure
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