Life Is Strange – Chaos Theory
Continuano le avventure di Max e Chloe in questo terzo episodio. Nei primi due episodi sono numerose le domande in cerca di risposte ad Arcadia Bay. Cosa sono le visioni di Max Caulfield? Come sono collegati Nathan Prescott e Frank? Dove è finita Rachel Amber? Cosa nasconde davvero il Vortex Club? In questo nuovo capitolo ci addentreremo in alcuni dei segreti che nasconde la cittadina dell’Oregon che fa da sfondo all’intera avventura. Scopritelo in questa recensione.
Da crisalide a farfalla
Questo terzo episodio si concentra sul rapporto tra Max e Chloe, Rachel, Frank e aggiunge ulteriori interrogativi agli enigmi di Life Is Strange – Chrysalis e di Life Is Strange – Out Of Time. Gli ambienti di gioco e la storia si fanno più cupi in questo nuovo capitolo e non solo perchè grande parte di Chaos Theory si svolge di notte. Max e Chloe decidono di cercare prove nell’ufficio del preside della Blackwell Academy, in quello che è a tutti gli effetti un’intrusione illegale notturna, che le porterà a dovere scappare dalle guardie di sicurezza in quello che è la più importante scena stealth di tutta la vicenda. Ovviamente con il potere di Max di riavvolgere il tempo non ci saranno problemi a scappare e le ragazze si ritroveranno a passare le notte insieme dopo tanto tempo ritrovando quella complicità tra amiche che si era persa negli anni in cui Max aveva lasciato la cittadina.
Le ricerche delle due amiche si concentreranno anche su Frank, lo spacciatore con cui Chloe ha un debito e che si scoprirà avere un giro di affari con Nathan Prescott, colui che sembra essere il principale indiziato della scomparsa di Rachel Amber. Le due ragazze dovranno perquisire il camper di Frank e quando scopriranno che la stessa ragazza e Frank erano amici di letto il quadro inizia a farsi ancora più complesso e nuove domande si inizieranno ad aggiungere alla lista di quesiti dei primi due episodi. Nel corso della vicenda verremo inoltre a conoscenza di alcuni eventi che hanno afflitto Arcadia Bay, come la moria dei pesci e degli uccelli, che sembrano essere collegati alla visione del tornado.
La teoria del caos avvolge tutte la vicenda, generando una serie di variabili imprevedibili in base alle scelte che compieremo, il cosiddetto effetto farfalla. Una sorta di terzo principio della dinamica “A ogni azione corrisponde una reazione pari o contraria”. Quando infatti Max scopre che il potere di fare tornare indietro il tempo non è solo quello che ci aveva abituati nei primi due capitoli, riavvolgendo gli ultimi minuti, il corso degli eventi cambia radicalmente. Guardando una foto infatti riesce a tornare indietro di anni, quando lei e Chloe erano bambine, e a cambiare un evento del passato, e come sappiamo alterare il corso degli eventi altera anche il presente, questo è quello che capirà Max nel finale di Chaos Theory. In quello che è assolutamente uno dei finali più controversi nella storia dei videogiochi.
Il nuovo episodio continua a stupire a livello di narrazione e a livello di sonoro, con musiche sempre azzeccate e scelte mai banali, in questo senso questo terzo capitolo sembra essere il vero punto di svolta della storia.
Il gameplay su cui si poggia l’intero videogioco rimane inalterato e Dontnod cerca di rafforzarlo con scelte sempre più difficili. Il comparto tecnico resta eccelso, graficamente ineccepibile, narrativamente perfetto e qualche leggero calo di frame non scompensa quanto di buono ha fatto Dontnod. Ancora una volta possiamo dire che Life Is Strange si dimostra la migliore avventura grafica mai realizzata. Qualora non aveste avuto modo di giocarlo il nostro consiglio è di acquistarlo subito.