Lego Star Wars: Il Risveglio della Forza – Recensione

La Lego ha da molto tempo diversi videogiochi ad essa dedicati. Il fascino dei mattoncini colorati in fondo colpisce chiunque e sono pochi coloro che da bambini non si dilettavano nelle più disparate costruzioni con questi geniali balocchi. Fatto sta che se nel 1997 i mattoncini arrivarono su PC con Lego Island, nel 2001 iniziarono una serie di titoli con licenze provenienti da film, dal mondo dei fumetti e molto altro. Abbiamo visto Lego Harry Potter, Lego Lord of the Rings, Lego Batman, Lego Indiana Jones, Lego Marvel, Lego Pirati dei Caraibi e addirittura Lego Rock Band. Ma non poteva mancare Lego Star Wars che è arrivato su console da prima con le due trilogie e poi con un titolo che racchiudeva la saga completa. Ora che però è uscito al cinema il settimo capitolo della saga era impossibile che non uscisse anche una versione Lego, ed ecco quindi Lego Star Wars: Il Risveglio della Forza.

Lego Star Wars: Il Risveglio della Forza

Kylo Ren rages at everything

La storia di Lego Star Wars: Il Risveglio della Forza ricalca perfettamente gli eventi della versione cinematografica, mettendo qualche filler qua e là. Il prologo ci mette nei panni di Han Solo e Luke Skywalker alle prese con la loro missione di distruggere la seconda morte nera e uccidere l’imperatore Palpatine. Una volta rivissuta la parte finale del capitolo 6 dunque, inizia a tutti gli effetti la storia di “Il Risveglio della Forza”, dove interpretando il ruolo di Poe assisteremo all’attacco del Primo Ordine facendo la conoscenza di Finn e poi di Rey.

Non siamo qui ovviamente per raccontare la trama del film (se lo avete già visto la conoscete fin troppo bene, se non lo avete visto non è il caso di spoilerare), ma come al solito la versione Lego di questa storia è pienissima di battute, ironia e umorismo spesso demenziale. So già a cosa state pensando e la risposta è sì: Kylo Ren qui ha ancora più problemi di rabbia.

Lego Star Wars: Il Risveglio della Forza

Tempo di cambiamenti

Inutile fare giri di parole: i giochi Lego stavano diventando monotoni e tutti uguali. A poco serviva migliorare la grafica o aggiungere un doppiaggio, ormai erano ridondanti e per tutta la durata dei titoli si facevano sempre le stesse cose: collezionare monete, trovare i collectibles sfruttando le abilità di ogni personaggio, e risolvere enigmi principalmente usando le costruzioni Lego. Era giunta veramente l’ora di una rinfrescata, e con Lego Star Wars: Il Risveglio della Forza sembra che la Traveller’s Tales abbia finalmente esaudito le richieste dei giocatori. Ecco quindi che il nuovo capitolo presenta svariate novità che rendono tutto molto più interessante, divertente e accattivante: la parola d’ordine è varietà.

Lego Star Wars: Il Risveglio della Forza ripropone di base il solito gameplay, ma la prima novità è quella delle multi-costruzioni Lego. Ogni qualvolta troveremo dei pezzi Lego per terra pronti per essere uniti, potremo decidere cosa effettivamente costruire con tali pezzi: spesso e volentieri ci sono due o tre opzioni diverse che portano non solo alla possibilità di scoprire collectibles diversi, ma portano anche alla risoluzione di enigmi su più livelli che possono essere risolti solamente costruendo gli attrezzi giusti e nel giusto ordine. Già questo ha portato sicuramente una prima ventata di novità anche se si limitava a un utilizzo diverso del solito gameplay, fortunatamente le cose non si fermano qui.

Durante la nostra avventura saranno presenti una quantità enorme di piccoli mini-giochi, sezioni sparatutto e air shooting. Sulle prime il titolo si trasformerà in una sorta di Gears of War dove armati del nostro fido Blaster potremo metterci al riparo dietro a ostacoli di vario genere per poi esporci premendo un pulsante e cercando di sparare ai nemici da mirare con lo stick destro. In un secondo tempo verremo invece messi al comando delle più disparate navette dell’universo di Star Wars, dal semplice Ala-X al Millennium Falcon, per intense sessioni di guida spaziale con shooting annesso per distruggere navi avversari o interi incrociatori.

Potrebbe sembrare poco ma in realtà sono sezioni di gameplay veramente fatte a regola d’arte e bastano per rompere nel migliore dei modi la noia che si era venuta a creare da giochi che ormai presentavano la stessa immutabile formula per ore e ore di gioco.

Lego Star Wars: Il Risveglio della Forza

Meglio dei mattoncini veri

Almeno nella versione testata, quella per Playstation 4, c’è da dire che dal lato tecnico si sono fatti passi da gigante. Avevamo già notato l’incredibile miglioramento grafico in Lego Marvel Avengers 2, ma in Lego Star Wars: Il Risveglio della Forza modelli dei personaggi, animazioni e ambienti sono creati tutti con la massima cura e con un lato tecnico davvero notevole. Anche le musiche, le originali del film, ci regalano grandi emozioni e rafforzano l’atmosfera in ogni scena, peccato per il doppiaggio italiano che ha alcuni alti e molti bassi.

Menzione speciale va alla longevità che ci regalerà parecchie ore spensierate grazie non solo a mini-giochi, collectible da raccogliere (e quindi replay dei livelli) e varietà nel gameplay, ma anche a livelli molto lunghi che potrebbero essere considerati come semplici aggiunte ma che invece, a nostro parere, danno uno sguardo più ampio a tutto il mondo del film approfondendo anche alcuni aspetti degli scenari.

Lego Star Wars: Il Risveglio della Forza

In conclusione

Lego Star Wars: Il Risveglio della Forza ci ha lasciato un’impressione nettamente positiva. Traveller’s Tales ha compreso che la precedente formula era diventata stantia, e quindi ha deciso di evolverla, regalandoci non solo un boost tecnico ma anche un gameplay pieno di mini-giochi e con parecchia varietà nelle azioni, quasi ad unire più generi in uno solo. Dopo tanto tempo ci sentiamo finalmente di consigliare a tutti di tornare a mettere mano ai mattoncini Lego digitali, convinti che il titolo piacerà a tutti. Dedicato comunque, ovviamente, a chi ha gradito il film.

7.8

Pro

  • Ottimo comparto tecnico
  • Interessanti soluzioni per le multicostruzioni
  • Umorismo demenziale
  • Varietà di gameplay

Contro

  • Doppiaggio italiano da dimenticare
  • Tempi di attesa per iniziare a giocare non saltabili
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