LEGO Marvel Super Heroes 2 – Recensione
I videogiochi targati LEGO da dieci anni ormai sono una realtà stabile ed affermata che intrattiene appassionati e non di tutte le età. I ragazzi di Traveller’s Tales e TT Games hanno portato sulle console di molte persone la loro versione in mattoncini di molte saghe iconiche del grande schermo: Il Signore degli Anelli, Harry Potter, ecc. Da qualche tempo però, il legame LEGO e MARVEL sembra essersi rafforzato e a quattro anni di distanza dal primo capitolo ecco che debutta sul mercato LEGO Marvel Super Heroes 2.
Dopo una buona quantità di ore passate tra i supereroi in versione mattoncini, eccoci pronti a darvi le nostre impressioni.
BENVENUTI A CHRONOPOLIS
LEGO Marvel Super Heroes 2 inizia “in medias res“: catapulta il giocatore nel mondo MARVEL alla stessa velocità con cui Iron Man spicca il volo, facendogli capire che non solo si vuole conservare lo stile classico del franchise LEGO ma che si vuole provare a creare un’ibrido totale, attingendo a piè pari dal paniere dell’Universo Cinematico MARVEL. In questo contesto, si intrecciano le trame narrative del gioco: tra avvenimenti dei film e vicende inedite, i protagonisti affronteranno diversi ostacoli pronti come sempre a salvare l’universo. L’incipit è comunque divertente ed intrigante, Kang malvagio conquistatore di mondi, dopo un funambolico scontro coi Guardiani della Galassia minaccia la Terra, ma i supereroi Marvel saranno pronti ad affrontarlo in ogni mondo ed epoca. I poteri di Kang dunque, permettono l’introduzione nel mondo di gioco di Chronopolis vero e proprio luogo open world dove poter svolgere attività secondarie e/o girovagare con il proprio eroe LEGO preferito.
Questa feature obiettivamente riduce di molto il senso di routine che in giochi di questo genere spesso subentra dopo solo qualche ora di gioco. Ciò non è comunque sufficiente ad aumentare il senso di mondo esplorabile che probabilmente era alla base dell’introduzione di Chronopolis. Oltre alla città, il fulcro delle attività rimangono le missioni principali della storia che inoltre restano anche l’esperienza più conservativa di tutto il gioco.
PICCHIA, RACCOGLI E RISOLVI
In queste tre parole si può riunire il concetto di gameplay del titolo. Come dicevamo sopra le missioni principali, fulcro dell’esperienza di gioco, conservano lo stile che ogni titolo del franchise LEGO ha offerto ai giocatori. Questo che può essere visto come un punto negativo, rimane comunque una scelta condivisibile, in quanto per supportare le innovazioni di contorno il gioco necessitava di un pilastro consolidato su cui appoggiarsi.
Per quanto riguarda l’interazione e l’integrazione degli eroi con la struttura ludica del titolo, ci sentiamo di dire che la varietà proposta dal gioco e la meticolosità con cui i personaggi sono stati riprodotti, è davvero lodevole. Non solo gli eroi più celebri, ma anche i meno conosciuti sono stati curati nei minimi dettagli. Ognuno di essi permette la costruzione di team completi, capaci di sopperire ognuno alle carenze dell’altro: formando così una squadra complementare ed efficace in ogni situazione. La difficoltà del gioco non estremamente elevata in generale ci è sembrata una scelta volta al target giovanissimo che usufruisce del titolo in maggiore quantità. Insomma raccogliere monetine, risolvere enigmi e riempire di botte i nemici vi donerà le stesse sensazioni di sempre.
Quello che invece oltre alla sopracitata Chronopolis, costituisce il contorno alle missioni principali è la possibilità, una volta terminata una missione, di rigiocarla in modo libero, senza vincoli di personaggi per permetterci di ottenere ogni tipo di collezionabile e segreto presente negli ambienti di gioco. In ogni missione infatti, determinati puzzles secondari (salvare Stan Lee?chi ha detto salvare Stan Lee?) potranno essere risolti da specifici eroi, che spesso non faranno parte del team principale con cui affronterete la missione la prima volta. Da non dimenticare anche la possibilità nella stanza delle battaglie del rifugio degli Avengers, di affrontare scontri con altri giocatori in locale o contro la CPU; ciò offre la possibilità di conoscere meglio ogni personaggio e di padroneggiarne i poteri.
IRON MAN O CAPITAN AMERICA? ENTRAMBI
In una discussione sui supereroi MARVEL, si giunge rapidamente ed inevitabilmente alla classica domanda: “preferisci Iron Man o Capitan America?” bene LEGO Marvel Super Heores 2 a questa domanda risponde con un fatto: quasi 200 personaggi giocabili! Insomma chi si preoccupa di Capitan America e Iron Man quando puoi giocare come Groot (baby e aduto), Shocker, Deadpool o Presenza?
La grande quantità di personaggi e le diverse versioni degli stessi sono certamente un grande punto a favore del gioco, ma feature ancora più gradita è la possibilità di creare fino a 10 personaggi personalizzati. Questi personaggi non solo saranno customizzabili esteticamente in ogni ambito, ma si potranno scegliere poteri, armi e caratteristiche del personaggio. Questo sistema ci è sembrato davvero ottimo e anche più profondo di quello che ci si potesse aspettare. Per quanto riguarda il lato tecnico, è chiaro che il gioco non ne faccia un punto di forza ma restano comunque molto piacevoli sia i modelli poligonali dei personaggi che gli ambienti, questa volta più caratterizzati e vicini a quelli visti nei film MARVEL.
“All in all you’re just another brick in the wall”, ossia “sei solo un altro mattoncino nel muro”; cosi cantavano i Pink Floyd eppure la LEGO è riuscita sempre ad evitare questa sensazione di già visto, di essere proprio un ennesimo mattoncino LEGO. Così come le versioni fisiche dei giocattoli, anche questo videogioco ha evitato di essere catalogato come un’ennesimo prodotto della saga: tra missioni principali ed attività a Chronopolis i giocatori potranno comunque tenersi impegnati per un po’ di tempo. Probabilmente non siamo davanti al miglior titolo del franchise, ma sicuramente LEGO Marvel Super Heroes 2 si conquista il suo spazio in un mercato capace di spedire nel buco nero della mediocrità una grande quantità di titoli.
Pro
- Gameplay solido...
- Chronopolis aumenta la varietà di contenuti
- Roster sconfinato
Contro
- ...alla lunga ancora troppo ripetitivo
- Graficamente non eccelso