LEGO City Undercover – Recensione
Dopo più di quattro anni dal lancio su Nintendo WiiU, LEGO City Undercover vede la luce anche su PlayStation 4, PC, Xbox One e Switch. Tutto ciò ha permesso a moltissimi giocatori di mettere finalmente mano a uno dei giochi LEGO più belli e curati mai fatti, con un open-world divertente e variegato unito a una storia quasi senza precedenti nei titoli legati ai famosi mattoncini colorati.
Abbiamo testato con cura la versione PlayStation 4 per osservare da vicino come LEGO City può ancora oggi dire la sua, e magari anche per rivalutare TT Fusion dopo il mezzo passo falso di LEGO Worlds. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: LEGO City Undercover è (di nuovo) un grande successo.
Un burrascoso ritorno in città
Un drammatico evento riporta l’agente di polizia Chase McCain a LEGO City: il terribile super criminale Rex Fury, arrestato due anni prima proprio dallo stesso Chase, è evaso dalla prigione e su tutta la colorata città incombe quindi un importante pericolo. Il ritorno e l’euforia di Chase si scontra però con l’ispettore Dunby, suo vecchio partner nelle indagini, il quale si è ingiustamente preso tutti i meriti della cattura di Rex.
La missione del simpatico e furbo poliziotto sarà quella di infiltrarsi nei covi del criminale, per scoprirne la posizione e procedere così all’arresto. Nella nostra avventura incontreremo interessanti personaggi, tutti molto ben caratterizzati e mai noiosi da ascoltare e da seguire nelle varie missioni. La storia si dipana in 15 capitoli e risulta essere divertente per tutta la sua (breve) durata con solo qualche piccolo momento di stallo, che non incide però troppo sulla storyline finale e sul nostro giudizio, che vi anticipiamo essere molto positivo.
Non il solito gioco Lego
Chiaramente LEGO City Undercover raccoglie tutte le meccaniche base dei giochi dedicati ai mattoncini, con la possibilità di distruggere ciò che ci circonda, raccogliere monete, costruire alcuni oggetti chiave per le missioni e così via. La bellezza del gameplay si concretizza nella perfetta armonia che si ottiene fra i vari personaggi che Chase può interpretare, passando dal poliziotto, al furfante, all’astronauta e persino al pompiere.
Quello che accade durante le missioni è quindi un quasi continuo switch fra i personaggi, rendendo un gameplay in realtà abbastanza ripetitivo parecchio divertente, senza pesare eccessivamente sull’utente. Là dove Undercover riesce ancora a convincere è nella costruzione dei livelli, tutti ben congegnati e con divertenti sezioni di platforming condite da semplici – a volte anche eccessivamente banali – enigmi.
Il sistema di combattimento di Chase è piuttosto elementare e si basa sull’utilizzo di un tasto per il contrattacco, uno per l’attacco e la possibilità di agguantare un avversario e lanciarlo verso un altro. Sarebbe stato molto divertente avere degli attacchi speciali per ogni personaggio, in modo da rendere ancora più variegato il titolo con il proseguo del’avventura.
La guida dei veicoli è tutt’altro che simulativa, e il continuo spostarsi da un punto all’altro della mappa (esiste un trasporto rapido tramite la ferrovia, ma non è molto ben congegnato) può annoiare il giocatore, vista anche la velocità dei veicoli.
Grand Theft Lego
Non dimentichiamo che LEGO City Undercover è un open-world a tutti gli effetti, e che in qualche momento vuole quasi essere una parodia di titoli di ben altro genere come ad esempio la serie di GTA. Ma non preoccupatevi: nessun pedone resterà schiacciato dalla vostra spericolata guida e la polizia non ingaggerà mai degli inseguimenti col seguito di carri armati e SWAT. Il tutto è in pieno stile LEGO, con una città ben variegata, molto popolata e dalle dimensioni tutto sommato importanti.
Ogni angolo di LEGO City nasconde qualcosa, e una volta sbloccati tutti i personaggi inizia l’avventura “open” vera e propria, alla ricerca dei collezionabili e di altre simpatiche sfide. C’è da dire però che la brevità della storia principale, circa 11-12 ore, potrebbe scontrarsi con i gusti di quei utenti che della raccolta dei collezionabili se ne lavano le mani, portandole così all’abbandono prematuro del titolo dei TT Fusion.
Tecnicamente LEGO City Undercover si porta dietro quasi tutte le problematiche tipiche dei giochi a mattoncini: una telecamera molto rigida, popup-in di oggetti ed edifici nemmeno troppo distanti, alcune texture in imbarazzante low-quality e qualche calo di frame-rate (per fortuna molto pochi). Quello che fa storcere un po’ il naso riguarda le cut-scenes: in qualche occasione sono state rifinite dalla versione WiiU, ma capita non di rado di osservare qualche filmato con un evidente abbassamento di risoluzione, causato forse da un porting non eccellente. Nel complesso comunque Undercover è tecnicamente un bel passo in avanti per i giochi LEGO, considerando la grandezza dell’ambiente e il numero di mattoncini a schermo in qualsivoglia ambientazione.
Portare LEGO City Undercover oltre Nintendo WiiU è stato un enorme regalo per gli appassionati dei titoli a mattoncini. Ci troviamo di fronte a uno dei giochi LEGO più ben strutturati, con un’identità propria ma senza chiaramente evitare citazioni e parodie di film e videogiochi di ogni genere. Una storia surreale, mai noiosa e con personaggi fuori dagli schemi, condita da esilaranti cut-scenes e dialoghi divertenti. LEGO City e l’agente Chase aspettano solamente voi, per iniziare l’avventura più bella fra i mattoncini più famosi del pianeta.
Pro
- Una storia surreale ed esilarante
- Open-world curato
- Moltissime attività e sfide secondarie
Contro
- Problemi tecnici tipici dei giochi LEGO
- Storia principale di breve durata