Legend of Legaia – Recensione Legend of Legaia
Un piccolo gioello
Pochi al mondo si sarebbero aspettati un successo di tali proporzioni dal prodotto di un gruppo pressoché sconosciuto. Uscito in Europa nell’inverno 2000, Legaia ha graziato il genere dei giochi di ruolo con battaglie ridondanti di attacchi ed incantesimi a catena, diventati successivamente il loro marchio di fabbrica, ed unendo a loro arti marziali ad armi esagerate dai nomi leggendari. Grazie a tutto ciò si è meritato una menzione nell’albo dei ricordi.
Note deboli
Forse l’aspetto più negativo di Legaia è la colonna sonora non troppo incisiva: passi che alcuni brani sono davvero rilevanti, come ad esempio i themes dei boss e della mappa che mescolano timbri tribali a melodie di flauto, ma, per un progetto di questo calibro, si sarebbe dovuto pretendere molto di più. Degli altri rpg leggendari almeno uno dei brani riesce sempre a vibrare nelle nostre teste ma di Legaia personalmente non riesco a individuarne alcuno di questa sorta. Insoddisfacente.
Nebbia
In principio Dio ha generato la terra , il cielo e i mari e, per preservare le sue opere, ha popolato quei luoghi di umani rispecchianti la sua immagine. Queste creature, tuttavia, risultavano più deboli ed innocenti rispetto alle bestie sparse nel mondo, e per questo rischiavano l’estinzione. Per rimediare a ciò, però, Dio decise di affiancare loro una razza che li avrebbe curati e sostenuti: i Seru, mistiche creature partorite da una sostanza che in apparenza riecheggia la lucentezza dei gioielli. Gli umani a contatto con questi ultimi si fusero nel corpo e nello spirito aumentando a dismisura le loro doti e guadagnando straordinari poteri. Per ringraziare i Seru e Dio di quel gesto, gli umani fondarono città civilizzate, dove avrebbero vissuto in armonia nei secoli avvenire. Ma una bella storia non dura all’infinito. Infatti, un giorno, una misteriosa nebbia avvolse le terre abitate mutando gli angelici Seru in creature folli ancora più pericolose delle bestie già presenti. L’umanità era al declino e soltanto pochi fortunati erano rimasti in vita. Tra questi vi è Vahn, un giovane abitante di Rim Elm, il suo paese ed i suoi abitanti hanno perdurato grazie alla protezione di un poderoso muro in grado di respingere la nebbia. Protagonista di questo racconto, egli viene chiamato in causa quando un essere di nome Zeto distrugge il muro del paese avviando di conseguenza una catastrofe. Non scoraggiandosi, si diresse nel luogo dove un morente albero della genesi e i Ra-Seru ( creature che si possono associare videoludicamente alle più comuni summon ) resistevano al male. Meta, uno dei Ra-Seru, si unì con lui e, utilizzando le preghiere degli abitanti, ripristinarono le forze assopite dell’albero che, successivamente, allontanò la nebbia da Rim Elm. In un breve momento di quiete dopo la tempesta ha così inizio l’avventura di Vahan, pronto alla partenza di una spedizione posta al debellamento del male, con la speranza di risanare un pianeta avvelenato nel cuore.
Tornado Flame!
Tornando alla questione del marchio di fabbrica, Legend of Legaia si avvale un sistema di combattimento che già all’epoca aveva fatto gridare gli appassionati al miracolo. Staccandosi dai comuni attacchi abbelliti da finisher o colpi speciali comunque già impostati, ci troviamo dinnanzi ad un "Tactical Arts System" dove ad ogni tasto direzionale possiamo applicare a nostro piacimento un determinato colpo, partendo dalle azioni basilari dei primi livelli per poi sfociare in un oceano di combo sbloccabili tramite la giusta sequenza dei suddetti tasti: tra questi vi è anche il tasto associato ai Ra-Seru e ai loro incantesimi, ognuno di elemento diverso. In principio questa barra d’attacco è limitata e le combo disponibili davvero povere ma, smanacciando un po a caso (per coloro che non vogliono rovinarsi la sorpresa guardandosi le liste nelle soluzioni), con un po di fortuna incapperete in assalti benvoluti, ognuno dei quali sciuperà un determinato valore di AP. Più i turni passeranno e più la potenza offensiva del gruppo mancherà di vigore, perciò dovrete saper dosare adeguatamente i vostri attacchi anche se, a porre rimedio a questo problema, ci pensa l’opzione Spirit che, al costo di un turno, incrementa temporaneamente il numero di colpi a disposizione del personaggio scelto ed aumenta per un turno le statistiche di attacco e difesa. Oltre ad essere utile in momenti critici lo spirit è l’unico modo con coi potrete imparare in fretta combo complicate dacché ripristinerà gli AP perduti fino ad un massimale di 100. Allenare i Ra-Seru potrebbe diventare noioso a questo punto visto che per imparare i loro incantesimi in breve tempo dovrete usarli almeno due volte per combattimento: pazientate e persistete ed andrete orgogliosi di voi stessi una volta imparato tutto ciò che vi è da imparare!
Conclusione
Giunti alla conclusione non si può evitare di dare dello stolto al giocatore che in tutti questi anni trascorsi dalla sua uscita non avesse avuto ancora il privilegio di acquistare un titolo madre nel suo genere. Pochissime sono le pecche, riscontrabili soltanto nel doppiaggio in alcuni casi annoiante e nella ripetitività frustrante dei duelli casuali che di sicuro non farà piacere ai più frettolosi di voi. Personalmente non considero un fattore negativo una dose di battaglie sopra la media, anche se l’utilizzo di queste combo offensive ruba più tempo del dovuto perfino in un semplice scontro contro avversari deboli. Ciò che vi posso dire è di considerare tutto questo come un allenamento per il futuro, dacché se avete intenzione di giocare a Legaia non potrete fare altrimenti che giocare di conseguenza anche al secondo dei titoli: Legaia Duel Saga. Imparate ad essere saggi maestri di arti marziali e vedrete che terminare questo seguito sarà un gioco da ragazzi!