Layton’s Mystery Journey: Katrielle e il Complotto dei Milionari – Recensione
Level-5 ha fatto sognare grandi e piccini da molti anni, sin da quando, su Nintendo DS, fece uscire il primo capitolo della fortunata saga di Professor Layton. L’atmosfera del gioco e i suoi enigmi avevano conquistato tutti, facendogli meritare un gran numero di sequel che ha trovato un epilogo nel sesto capitolo, chiamato L’Eredità degli Aslant. Nonostante il sofferto addio al professore, siamo stati in grado di vederlo un’ultima volta grazie al bellissimo crossover Professor Layton VS Phoenix Wright, che abbiamo apprezzato e promosso qui sulle nostre pagine.
Tuttavia a quanto pare la serie di Layton ha fruttato tanto da rendere difficile lasciarla sparire per gli sviluppatori, ed ecco quindi apparire il settimo capitolo chiamato Layton’s Mystery Journey: Katrielle e il Complotto dei Milionari, già rilasciato il 20 luglio addirittura su iOS e Android e solamente ora su Nintendo Nintendo 3ds.
Papà Gambalunga Layton
Questa volta non seguiremo le avventure del nostro professore preferito, ma di sua figlia Katrielle. Il giorno dell’inaugurazione del suo ufficio da investigatrice privata, Katrielle sogna la figura del padre Hershel, scomparso chissà dove. Determinata a trovarlo, ovunque egli sia, Katrielle apre la sua agenzia assieme al suo assistente Ben, un vero e proprio zerbino della ragazza a causa dei suoi sentimenti verso essa. Il primo cliente non tarda ad arrivare, ma contrariamente ad ogni aspettativa si tratta di un cane parlante, le cui parole sono per qualche motivo comprese solamente da Kat e Ben.
Il cane ha un’amnesia e non ricorda nulla di sé, ne tantomeno il motivo per cui riesce a parlare. Battezzato Sherl (da Sherlock Holmes) dalla giovane investigatrice, il quattro zampe inizia a seguire il duo nella speranza che Katrielle possa svelare il mistero sulla sua identità. La ragazza accetta, tuttavia per tutta la durata del gioco farà tutt’altro. Speriamo di scoprire l’identità del cagnolone in uno dei prossimi sequel, dato che questo capitolo si rivela essere una mera presentazione dei personaggi priva di una vera e propria storia principale, con una divisione in 12 diversi capitoli ognuno dei quali è un piccolo caso a sé stante da risolvere.
Tra abiti e dolci
Il cuore del gioco non si discosta minimamente dai capitoli precedenti: potremo viaggiare tra diverse locazioni nelle quali, tramite l’uso del pennino, investigare oggetti e parlare con i personaggi ivi presenti, così da ottenere indizi che possano portarci avanti nella trama principale. Tra un indizio e l’altro verremo catapultati spesso (e abbastanza a caso) a risolvere i più svariati enigmi, che possono andare dagli indovinelli matematici a fastidiosi trabocchetti, guadagnando a seconda della nostra bravura un certo numero di Picarati, che determinano il nostro punteggio. In caso di esitazione potremo utilizzare le Monete Aiuto che ci daranno indizi più o meno utili sullo svolgimento dell’enigma, e possono essere trovare in anfratti nascosti delle varie location.
L’unica effettiva novità del gioco rispetto alle vecchie iterazioni è il fatto che la nostra protagonista è ora di sesso femminile: quindi perchè non sfruttare il suo amore per gli abiti per inserire un minigioco a tema fashion? Cercando punti segreti durante l’esplorazione dei luoghi, potremo infatti sbloccare una grande quantità di oggetti con cui arredare il nostro ufficio e abiti con cui personalizzare Katrielle, la quale va matta per lo shopping e per i dolci. Al contrario del padre, lei va dove la porta la curiosità e la gola, a prescindere dall’importanza del caso attuale.
More of the same
Il comparto tecnico del gioco rimane allo stesso livello dei predecessori, con luoghi statici, personaggi con buoni modelli poligonali e animazioni, e un fiore all’occhiello donato dai magnifici filmati in stile anime, nei quali si fa notare anche il doppiaggio italiano nel quale la bravissima Emanuela Pacotto fa mostra di sé nel ruolo della protagonista. La nuova direzione presa dalla serie avrebbe fatto sperare in un salto di qualità, tuttavia la decisione di far uscire il gioco anche per smartphone ha probabilmente tirato il freno a mano, lasciando a Level-5 la spiacevole – ma comodissima – decisione di non cambiare nulla a ciò che già conosciamo a menadito.
Le tracce della colonna sonora sono simpatiche e ben integrate con ogni luogo e situazione, gestite in maniera che donino in ogni istante le stesse sensazioni e atmosfera della saga principale. Anche la longevità non si discosta dai capitoli precedenti, anche se una storia con 12 piccoli capitoli tutti bene o male slegati tra di loro potrebbe portare a noia o quantomeno in una totale assenza di interesse.
Layton’s Mystery Journey: Katrielle e il Complotto dei Milionari è il tentativo di Level-5 di riprendere mano a una serie che, nonostante fosse ormai conclusa da tempo, era troppo famosa e remunerativa per non continuare. Il fatto stesso che sia uscito per Smartphone ancor prima che su Nintendo 3DS mostra la volontà degli sviluppatori di allargare ancor più l’utenza di questa serie, che ormai conta un nutrito numero di fan grazie a enigmi simpatici e divertenti e a un’atmosfera molto sherlockiana. Se nei capitoli precedenti avevamo però una storia intrigante e misteri legati l’uno con l’altro, stavolta vivremo solo 12 piccoli casi totalmente fini a sé stessi che hanno l’unico scopo di farci conoscere i personaggi, gettando una base per i capitoli futuri. Ciò non solo non dà all’utente nessun tipo di interesse per il proseguimento della storia, ma mette anche cattiva luce sul titolo stesso, che diventa automaticamente una mera spugna per sfruttare il brand.
Pro
- La serie di Layton non si può non adorare
- I nuovi personaggi sono simpatici e convincenti
- Ottimi doppiaggio italiano e scene animate
Contro
- Enigmi sotto la media dei predecessori
- Storia fine a sè stessa e che non genera interesse
- Nessun miglioramento tecnico
- Palese manovra commerciale per avere altri sequel