La Mulana 1 & 2 – Recensione

Scrivere di una produzione quale La-Mulana risulta essere impresa improba, oggi come quindici anni fa. E il fatto che questa recensione sia figlia della ripubblicazione su current gen di uno dei binomi piattaformici più osannati, assaporati e sviscerati dagli hardcore gamer, fa sì che la sfida si configuri come quasi proibitiva. Ma andiamo con ordine.

La-Mulana, per coloro i quali non conoscessero la genesi di questa produzione binaria, è un adventure-platform game pubblicato inizialmente solo per PC da GR3 Project nell’oramai lontano 2005. Constatando l’interesse maturato attorno ad una creatura freeware qual era il primissimo La-Mulana, lo sviluppatore ha successivamente ben pensato di iniziare a convertire e rimasterizzare l’opera originale, pubblicandola a pagamento su tutta una serie di console differenti. Sino ad oggi, con Nigoro e l’arrivo su Nintendo Switch, PlayStation 4 e Xbox One di una compilation in grado di dare la possibilità ai possessori delle attuali console di poter lordare le proprie mani, sfregandole contro i luridi ingranaggi che definiscono le ingannevoli trappole di cui i due capitoli de La-Mulana sono contrassegnati.

E sporcarsi le estremità degli arti superiori in questo universo fantastico non è mai stato così piacevole. Popolato da immonde creature e NPC davvero improbabili, il mondo de La-Mulana 1 & 2 è spettacolare e minuziosamente dettagliato. Che si voglia iniziare dalla prima tappa della storia, impersonando così l’archeologo nippo-americano Lemeza Kosugi, o che si intenda saltare a pié pari gli intrugli narrativi del primissimo La-Mulana per dedicarsi completamente alle perizie descritte dalla figlia di Lemeza, Lumisa Kosugi, nella seconda frazione dell’opera, ogni aspetto costitutivo della creazione è pieno di stile e raffinatezza.

Sappiate che La-Mulana 1 & 2 è difficile. Molto. Tra un gesto apotropaico e l’altro, l’homo ludens procede comunque senza sosta, qualsiasi sia il punto di partenza selezionato. Due metroidvania dal tipico sapore retrò, con tantissime variabili da tenere in considerazione durante l’esplorazione delle rovine, dannatamente ardui da fronteggiare ma con ostacoli e nemici importanti (almeno) tanto quanto la soddisfazione provata nel loro superamento. Se si volesse andare a cercare il classico pelo nell’uovo, l’unico aspetto sul quale si potrebbe puntare il dito andrebbe proprio ricercato nella impietosa difficoltà di alcuni frammenti giocosi, che potrebbe scoraggiare i meno pazienti.

Mappe davvero estese garantiranno ore e ore di gioco nel mezzo delle quali rivolgere tantissimi improperi al proprio destinatario preferito, gioendo persino per il più piccolo dei traguardi raggiunti. Tra un salto della fede e un tesoro guadagnato col sudore, La-Mulana 1 & 2 non finisce mai di coccolare il videogiocatore, fornendogli tutti gli stimoli affinché possa proseguire a testa bassa e senza indugio nel lungo percorso che lo condurrà alla scoperta di ogni minimo segreto. La freschezza del gameplay è garantita dall’attitudine di questi due giochi a riplasmare costantemente il proprio canovaccio ludico, affinché qualcosa di nuovo possa essere proposto in ogni anfratto binario.

Un sistema di controllo praticamente perfetto non lascia spazio alle, solite, sterili polemiche che il videogiocatore in evidente stato neurodegenerativo da bestemmia lancia di solito nei confronti degli sviluppatori di produzioni particolarmente hard, adducendo le cause dei propri insuccessi ai comandi poco precisi o responsive.

Graficamente, entrambi i titoli confermano essere veramente ben confezionati: sprite dettagliati quanto basta si stagliano su fondali pixellosi ma argutamente decorati, abbelliti sovente da effetti speciali davvero prelibati. Applausi a scena aperta per il comparto sonoro, decisamente evocativo nelle musiche chiptuned riprodotte nel corso dell’avventura.

La riproposizione de La-Mulana 1 & 2 sulle console current gen rappresenta un’ottima opportunità per tutti coloro i quali avessero già avuto modo di avventurarsi nelle profondità dell’universo della produzione Nigoro. Per tutti gli altri, invece, la pubblicazione de La Mulana 1 & 2 costituisce la classica offerta che non si può proprio rifiutare. Portatevi a casa questi due pilastri del videogioco bidimensionale quanto prima, alla svelta.