Kingdom Hearts: Melody of Memory – Recensione
Dopo un primo first-look dedicato a Kingdom Hearts: Melody of Memory, è giunto il momento di analizzare l’opera completa. Kingdom Hearts: Melody of Memory cerca di stravolgere la formula del rhythm Game inserendo meccaniche di gioco dinamiche, piccoli cambiamenti alla formula di gioco che portano questo nuovo titolo a riscrivere il concetto vero e proprio del genere. Come anticipato nella nostra anteprima in questo nuovo capitolo dedicato alla saga di Kingdom Hearts, il giocatore si ritrova a vivere l’intero arco narrativo dal principio: un viaggio che porta il giocatore a vivere una sorta di riepilogo delle vicende accadute fino ad arrivare all’ultimo capitolo e portare cosi avanti la trama conclusa con Kingdom Hearts III.
Melody of Memory infatti non si ferma a ricomporre le vicende di Sora, Kairi e Riku in chiave musicale ma inserisce lungo il percorso piccole aggiunte alla trama che vanno a colmare alcune mancanze e conduce il giocatore a comprendere meglio quegli aspetti confusionari presenti nell’ultima opera.
I ricordi di Kairi
Rispetto i precedenti capitoli della saga Kingdom Hearts, in questo Melody of Memory il giocatore vive l’avventura delle Isole del Destino grazie ai ricordi di Kairi ma durante la precedente prova ci era stato impossibile testare con mano il “World Tour” nonché la componente single player del titolo. In questo Tour Mondiale il giocatore – grazie ai ricordi di Kairi – vive un’avventura di circa dodici ore a bordo della Gummiship, mentre naviga di mondo in mondo per i luoghi visti nei capitoli precedenti. Ogni mondo di gioco offre, a parte rare eccezioni, due sfide che possono far parte dello stesso capitolo o di due capitoli differenti.
Ogni sfida porta il giocatore a vivere una melodia e a sua volta ogni melodia presenta alcuni obiettivi, come l’ottenimento di una determinata percentuale di hits o non perdere un determinato numero di HP.
Lo sblocco dei livelli successivi del World Tour è legato a un numero preciso di stelle che si ottengono completando i brani e con il raggiungimento degli obiettivi presenti nei livelli di gioco. Questa struttura permette un alto tasso di rigiocabilità sia perché il giocatore a deve raggiungere un buon grado di dimestichezza con i comandi di gioco sia perchè per completare al 100% il titolo ci vuole tempo: le ore di gioco possono quindi tranquillamente raddoppiare se si punta al top e di conseguenza il fattore longevità di Kingdom Hearts: Melody of Memory è tutto legato alla vostra dimestichezza con i rhythm game.
L’Evoluzione di un genere
Il completamento dei vari livelli del World Tour non è fine a se stesso: portare a termine un mondo spinge il giocatore a conquistare diversi oggetti che possono essere utilizzati all’interno del Moguri Shop. Questo particolare negozio, immancabile nella saga di Kingdom Hearts, permette al giocatore di acquistare oggetti consumabili in grado di ripristinare gli HP durante i livelli ed evitarne il prematuro Game Over; allo stesso tempo permette lo sblocco di particolari brani musicali come “Beauty and Beast” dell’omonimo classico del 91′ che possono essere giocati nella modalità secondaria “Raccolta Brani”.
È apprezzabile vedere come Kingdom Hearts Melody of Memory si presenti al giocatore come un prodotto che trasuda qualità, nonostante in alcuni mondi si possa notare una mancanza di libertà creativa da parte del team. Alcuni livelli infatti catapultano il giocatore all’interno del brano musicale con il vestiario di Kingdom Hearts I, stonando pienamente con il mondo di gioco selezionato anche se va detto che questa stonatura viene evidenziata per lo più dai fan della saga mentre potrebbe passare inosservata a chi si approccia alla serie per la prima volta.
Sotto l’aspetto tecnico, Kingdom Hearts Melody of Memory è un prodotto contrastante. Da un lato mostra una cura melodica e ritmica davvero indiscutibile: all’interno di questa produzione troviamo ben 150 brani indimenticabili che danno sfondo all’intera saga di Kingdom Hearts; dall’altra recupera il comparto estetico del primo capitolo della saga e appare – al giorno d’oggi – un tantino superato, soprattutto se viene paragonato a quanto visto in Kingdom Hearts III. Durante le nostre sessioni su PlayStation 4 Pro, Kingdom Hearts: Melody of Memory ha mostrato un frame rate stabile privo di tentennamenti.
World Tour? Non solo!
La campagna single player di Kingdom Hearts: Melody of Memory è maestosa e come ben chiaro è il fulcro principale dell’esperienza di gioco. Troviamo però giusto precisare che il titolo non offre solo questa esperienza di gioco, anzi, riesce diversificare e intrattenere il giocatore con diverse modalità pensate per essere fruite in cooperativa o in single player. Completando il World Tour i giocatori possono affrontare nuove sfide all’interno della “Raccolta Brani“, modalità che racchiude tutti i brani ascoltati durante il World Tour e quelli sbloccati dal Moguri Shop.
Oltre alla modalità Raccolta Brani il giocatore può cimentarsi nelle Battaglie VS, scontri che possono essere affrontati contro la CPU o altri giocatori. Il matchmaking si è dimostrato davvero solido e in grado di abbinarci con avversari del nostro stesso livello rendendo l’esperienza di gioco davvero gradevole. Infine trova spazio la modalità Cooperativa che permette a due giocatori in locale di affrontare uno stage assieme e il Museo che include tutti collezionabili raccolti durante l’avventura, come melodie, filmati e carte.
Sotto l’aspetto del gameplay, Kingdom Hearts: Melody of Memory è in grado di dare quella ventata di novità e freschezza al genere. In questo rhythm game innanzitutto il giocatore controlla tre personaggi invece di uno solo e questo implica avere tre binari da percorrere con l’aggiunta di dover affrontare anche gli heartless che possono arrivare in coppia o in trio, cosi da costringere il giocatore a una maggiore attenzione allo stage di gioco.
Ben strutturate le “Boss Battle” che portano il nostro trio all’interno di un’arena circolare, con i tre personaggi intenti a girare intorno al boss mentre il giocatore dovrà prestare attenzione alle note da colpire e alle schivate da eseguire. Le Boss Battle così come sono state sviluppate riescono spezzare l’evolversi standard del gameplay e danno quel tocco di spettacolarità.
Kingdom Hearts: Melody of Memory è il nuovo punto di riferimento per tutti i futuri rhythm game: il titolo infatti, grazie alla sua componente action, è in grado di stravolgere quella formula di gioco ormai stantia. Melody of Memory si lascia tranquillamente apprezzare e sicuramente è un ottimo titolo indirizzato non solo a tutti i fan della saga ma anche a coloro che vogliono approfondire le vicende di Sora, Kairi e Riku. Kingdom Hearts Melody of Memory è il ponte che porta il giocatore al prossimo quarto capitolo offrendo una visione della trama più rifinita. Kingdom Hearts: Melody of Memory dispone di una soundtrack da dieci e lode, risultando un titolo divertente e coinvolgente sia per coloro che cercano un’esperienza solitaria o in compagnia.
Pro
- Soundtrack eccezionale
- Ottima rigiocabilità
- Permette una visione più rifinita della trama di gioco
- Numerosi bonus e extra da sbloccare
- Espande la trama della saga
Contro
- Aspetto grafico discutibile